Distanza cure oncologiche

La distanza tra abitazione e ospedale può influire sulle cure oncologiche?

Indice

L’isolamento geografico che comporta una notevole distanza tra abitazione e ospedale può influire sulla qualità delle cure oncologiche? Vediamolo in questo studio.

Cure oncologiche: il ruolo della distanza geografica

I pazienti affetti da neoplasie maligne, per fronteggiare in modo accurato la malattia, ricevono spesso la somministrazione di farmaci chemioterapici, in associazione a interventi chirurgici o ad altre procedure come la radioterapia.

La chemioterapia prevede che il paziente debba seguire fino a sei-otto cicli di trattamento nell’arco di qualche mese e questo implica, nella maggior parte dei casi, che il paziente debba spostarsi in ospedale per ricevere le cure. [1]

Allo stesso modo, poiché molti grandi ospedali “assorbono” la possibilità di praticare interventi chirurgici oncologici dai piccoli ospedali, i pazienti sono spesso costretti ad affrontare un viaggio non breve per sottoporsi all’intervento. [2]

Sulla base di queste considerazioni, ci si chiede dunque se gli spostamenti domicilio-ospedale, soprattutto nei pazienti “rurali”, vadano ad inficiare la qualità di vita dei pazienti stessi, e delle famiglie o dei caregivers che li accompagnano.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio di coorte retrospettivo.
  • Luogo: Australia.
  • Tipo di pazienti: Pazienti affetti da neoplasie maligne in stadio avanzato.

Scopo dello studio: la distanza geografica influisce sulla qualità delle cure oncologiche?

Gli autori dello studio si sono chiesti se l’isolamento geografico dei pazienti oncologici possa in qualche modo influire sulla loro qualità di vita e sul tasso di sopravvivenza.

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Risultati

Il presente studio ha esaminato 173 pazienti provenienti dall’area metropolitana di Sidney, tutti affetti da neoplasie maligne di organi solidi in stadio avanzato.

In questi pazienti si è provveduto ad analizzare:

  • il tasso di sopravvivenza globale;
  • il tasso di sopravvivenza libera da progressione neoplastica;
  • i tassi di tossicità.

L’analisi dei pazienti inclusi nello studio ha indicato che:

  • Il 27% vive a meno di 10 km dall’ospedale centro di cura.
  • Il 29% vive tra 10 km e 50 km dall’ospedale centro di cura.
  • Il restante 44% vive oltre i 50 km dall’ospedale centro di cura.

Conclusioni

Purtroppo sulla base dei pochi pazienti coinvolti nello studio e per la scarsità di studi simili, non si è potuto stabilire con precisione se la distanza geografica possa influire sulla sopravvivenza dei pazienti stessi.

Tuttavia è sempre bene continuare a investire nel miglioramento della qualità di cura dei pazienti con tumore maligno, soprattutto per coloro che risiedono in centri rurali distanti dal sito principale di cura.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Lim J, Akbar Ali S, Prawira A et al. Impact of travel distance on outcomes for clinical trial patients: the Kinghorn Cancer Centre experience. Intern Med J, 53: 242-249. 2023.

[1] Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Chemioterapia. 2020

[2] Herb JN, Dunham LN, Mody G et al.  Lung Cancer Surgical Regionalization Disproportionately Worsens Travel Distance for Rural Patients. The Journal of Rural Health, 36: 496-505. 2020