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Il basalioma, noto anche come carcinoma basocellulare, è un tumore cutaneo maligno che si sviluppa a partire dalle cellule basali della pelle ed è solitamente causato dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti del sole.
È considerato un tumore a crescita lenta e ha un tasso di mortalità relativamente basso: nella maggior parte dei casi infatti può essere trattato, ma se non viene riconosciuto tempestivamente può crescere e causare danni anche irreversibili.
In questo articolo vediamo insieme cos’è un basalioma, quali sono i fattori di rischio più comuni e quali le terapie disponibili.
Quanto è frequente il basalioma? Epidemiologia
Il basalioma è il tumore cutaneo maligno più comune, rappresenta circa l’80% di tutti i tumori cutanei maligni negli Stati Uniti. Colpisce principalmente le persone di età superiore ai 50 anni, anche se può verificarsi in persone più giovani.
L’incidenza varia a seconda della regione geografica e dell’etnia. Ad esempio, le persone che vivono in regioni con maggiori livelli di esposizione ai raggi UV, come l’Australia e il Sud Africa, hanno un rischio maggiore di sviluppare il basalioma rispetto alle persone che vivono in regioni con livelli di esposizione minori. Inoltre le persone con la pelle chiara hanno un rischio maggiore di sviluppare il basalioma rispetto alle persone con la pelle scura.
L’incidenza del basalioma è in aumento negli Stati Uniti e in molti altri paesi, probabilmente a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dell’esposizione ai raggi UV.
Quali sono le cause del basalioma? Eziologia
Il basalioma si sviluppa dalle cellule basali della pelle: queste sono responsabili della produzione di cheratina, una proteina che costituisce la maggior parte della pelle.
L’esposizione al sole è il fattore di rischio più comune: i raggi UV del sole possono danneggiare il DNA delle cellule della pelle, causando mutazioni che possono portare allo sviluppo del tumore. Inoltre l’esposizione al sole può anche indebolire il sistema immunitario della pelle, il che aumenta il rischio di sviluppare la patologia.
Altri fattori di rischio includono:
- la pelle chiara,
- l’età avanzata,
- la storia familiare di tumori cutanei,
- l’esposizione a sostanze chimiche come l’arsenico,
- eventuali sedute di radioterapia passate,
- malattie genetiche come la sindrome di Gorlin.
Quali sono i sintomi del basalioma? Sintomatologia
Si presenta solitamente come una protuberanza sulla pelle, spesso con un aspetto ceroso o lucido, che può essere:
- rosa,
- rossa,
- marrone,
e può avere vasi sanguigni evidenti o un aspetto ulcerato.
In alcuni casi può apparire come una macchia rosa o rossa sulla pelle, che può essere confusa con una lesione benigna come un eczema o dermatite. Di solito si sviluppa sulle parti del corpo esposte al sole, come il viso, il collo, le braccia e le gambe, ma può anche verificarsi in altre parti del corpo, come il torace e il dorso delle mani.
In genere non causa alcun dolore o prurito ma in alcuni casi, soprattutto se si sviluppa in prossimità di un nervo o di un’articolazione, potrebbe procurarli.
Se non trattato può crescere e invadere i tessuti circostanti, causando danni ai nervi e ai muscoli. Può anche provocare danni alla vista e all’udito se si sviluppa in prossimità degli organi sensoriali. Tuttavia di solito cresce molto lentamente e raramente si diffonde ad altre parti del corpo.
Diagnosi di basalioma
La diagnosi di basalioma viene solitamente posta da uno specialista in dermatologia, durante una visita dermatologica.
Per giungere ad una diagnosi solitamente si procede tramite un’anamnesi, un esame obiettivo e degli esami di laboratorio specifici per la conferma della patologia e che escludano malattie simili.
Anamnesi
L’anamnesi per il basalioma è una raccolta di informazioni sulla storia clinica del paziente e dei suoi sintomi e può includere diverse fasi:
- Anamnesi familiare: Il basalioma può essere associato a una predisposizione ereditaria. Pertanto il medico chiederà se ci siano stati casi di tumori cutanei maligni nella famiglia del paziente, come basalioma, melanoma o carcinoma a cellule squamose. Se è così, potrebbe esserci un rischio maggiore di sviluppare la patologia e il medico potrebbe raccomandare una sorveglianza regolare della pelle e altri metodi di prevenzione.
- Anamnesi personale: Il medico può chiedere al paziente se ha avuto lesioni cutanee in passato o se ha subito interventi chirurgici per rimuoverle. Il paziente potrebbe anche essere invitato a descrivere i sintomi della lesione, come:
- il colore,
- la forma,
- le dimensioni,
- l’aspetto,
- la presenza di sanguinamento o croste.
- Anamnesi ambientale: Lo specialista potrebbe chiedere se il paziente si è esposto al sole per periodi prolungati o se ha utilizzato lampade abbronzanti in passato: questi sono fattori di rischio noti per lo sviluppo del basalioma. Inoltre può chiedere se ha avuto esposizione a sostanze chimiche come l’arsenico o il catrame, che sono stati associati allo sviluppo di tumori cutanei.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo si basa su un’analisi approfondita della lesione cutanea sospetta al fine di confermare la diagnosi. Durante l’esame il medico valuta le caratteristiche della lesione cutanea e prende in considerazione:
- Dimensioni: misura la lesione cutanea e prende nota delle sue dimensioni, poiché il basalioma di solito cresce lentamente e le dimensioni possono aiutare a distinguerlo da altre lesioni cutanee.
- Forma: valuta la forma, poiché il basalioma di solito ha una forma arrotondata o di perla.
- Colore: valuta il colore della lesione cutanea.
- Superficie: esamina la superficie della lesione.
- Sanguinamento: controlla se la lesione cutanea sanguina facilmente, poiché il basalioma può essere suscettibile di sanguinamento.
- Dolore o prurito: valuta se la lesione provoca dolore o prurito, poiché il basalioma di solito non causa alcun dolore o prurito.
Se il medico sospetta che possa trattarsi di basalioma, può eseguire una biopsia per confermare la diagnosi e determinarne il tipo. Durante la biopsia il medico preleverà un campione di tessuto dalla lesione cutanea e lo invierà al laboratorio per l’analisi istologica al microscopio.
Esami di laboratorio
Potrebbero essere necessari alcuni esami di laboratorio per confermare la diagnosi e valutare l’estensione e i trattamenti più adatti.
Tra questi:
- Esame istologico: è un esame di laboratorio che viene eseguito sul campione di tessuto prelevato dalla lesione cutanea sospetta durante la biopsia: il tessuto viene colorato e osservato al microscopio per valutare le caratteristiche della lesione e determinare di cosa si tratti.
- Esame immunochimico: può essere utilizzato per valutare l’espressione di proteine specifiche nel tessuto del basalioma e può aiutare a determinarne il tipo e a scegliere il trattamento più adatto.
- Biopsia del linfonodo sentinella: viene eseguito su un campione di tessuto prelevato dal primo linfonodo più vicino alla lesione, nel quale si diffonde per prima l’eventuale metastasi: può essere utilizzata per valutare se il tumore si è diffuso ai linfonodi vicini.
- Esame del sangue: può essere utilizzato per valutare la funzione epatica e renale del paziente. Ciò può aiutare a determinare se il paziente è idoneo a determinati tipi di trattamento.
- Esame genetico: può essere utilizzato per identificare mutazioni genetiche che possono aumentare il rischio di sviluppare il basalioma. Può essere utile per la diagnosi precoce e la prevenzione della malattia.
Esami strumentali
Gli esami strumentali sono utilizzati per valutare l’estensione della malattia e determinare se si è diffusa ad altre parti del corpo.
Alcuni degli esami strumentali più utilizzati sono:
- Dermatoscopia: è una tecnica di imaging non invasiva che consente di valutare la superficie della pelle con un microscopio speciale. Può essere utilizzata per valutare la lesione cutanea sospetta e determinare se si tratta di basalioma e distinguerlo da altre lesioni cutanee.
- Ecografia: utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini del tessuto corporeo e può essere utilizzata per valutare la profondità del tumore e determinare se si è diffuso ai tessuti sottostanti.
- Tomografia computerizzata: è un esame radiologico che utilizza raggi X per produrre immagini del corpo in sezioni trasversali. Può essere utilizzata per valutare l’estensione della lesione e determinare se si è diffusa ad altre parti del corpo.
- Risonanza magnetica: utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini del corpo e può essere utilizzata per valutare l’estensione della patologia e determinare se si è diffusa ad altre parti del corpo.
- Scintigrafia ossea: utilizza una piccola quantità di sostanza radioattiva per creare immagini del tessuto osseo. Può essere utilizzata per valutare se la patologia si è diffusa alle ossa.
Diagnosi differenziale del basalioma
Ci sono diverse patologie cutanee che possono essere simili al basalioma ed è dunque importante eseguire una diagnosi differenziale accurata per garantire un trattamento adeguato: questa consente infatti di distinguere questa patologia da altre malattie cutanee simili.
Alcune delle patologie cutanee più comuni di cui tener conto:
- Carcinoma a cellule squamose: una patologia cutanea che può presentarsi con lesioni squamose, crostose o ulcerate, e può apparire come una lesione solida e sollevata sulla pelle.
- Cheratosi seborroica: è una patologia cutanea benigna le cui lesioni sono spesso squamose e sollevate, hanno una superficie liscia e sono di solito di colore marrone chiaro o nero.
- Melanoma: è un tumore maligno spesso caratterizzato da una lesione cutanea scura, irregolare e asimmetrica, che può cambiare di forma e dimensione nel tempo.
- Lesioni cutanee infiammatorie: come l’eczema o la psoriasi, sono di solito caratterizzate da un’infiammazione evidente e prurito.
- Infezioni della pelle: come l’herpes simplex o la tigna, di solito sono caratterizzate da sintomi come prurito, bruciore e vesciche.
Trattamento del basalioma
Ci sono diverse terapie disponibili e la scelta dipende dalle caratteristiche della lesione, dalla sua localizzazione, dall’estensione e dallo stadio della malattia.
Vediamone insieme alcune.
Chirurgia per il basalioma
La chirurgia è una delle opzioni di trattamento più comuni. Durante l’intervento chirurgico il medico rimuove la lesione cutanea e una piccola quantità di tessuto circostante per assicurarsi di asportare completamente il tumore.
Esistono diverse tecniche chirurgiche che possono essere utilizzate, tra le più comuni:
- Escissione chirurgica: Questa tecnica prevede la rimozione della lesione cutanea e di una piccola quantità di tessuto circostante. Il bordo della ferita viene poi suturato o chiuso con un lembo di pelle sano.
- Chirurgia micrografica di Mohs: Prevede la rimozione del tessuto tumorale a strati sottili che viene poi analizzato al microscopio per valutare se tutte le cellule tumorali siano state rimosse. Questo tipo di intervento è spesso utilizzato per il basalioma sul viso o in altre aree delicate.
- Curettage ed elettrodissezione: Questa tecnica prevede la rimozione del tessuto tumorale con una piccola lama a forma di cucchiaio (curette). Il bordo della ferita viene poi cauterizzato con un elettrodo per fermare eventuali sanguinamenti.
- Chirurgia a lembi: Prevede la rimozione del tessuto tumorale e la copertura della ferita con un lembo di pelle sano prelevato da un’altra parte del corpo.
Dopo l’intervento il paziente potrebbe dover seguire alcune istruzioni per la cura della ferita, come applicare una medicazione o evitare l’esposizione al sole. Inoltre il chirurgo potrebbe prescrivere farmaci per il dolore o gli antibiotici per prevenire eventuali infezioni.
Crioterapia
La crioterapia è una tecnica di trattamento che utilizza il freddo per distruggere le cellule tumorali del basalioma. Durante il trattamento il medico applica azoto liquido sulla lesione cutanea per congelarla e poi rimuoverla.
È spesso utilizzata per trattare il basalioma superficiale o a basso rischio, specialmente sul viso: il trattamento è generalmente ben tollerato e non richiede anestesia. Tuttavia il paziente può avvertire un leggero dolore o bruciore e si può verificare la presenza di un’ulcera sulla pelle nell’area trattata.
Questa terapia può essere eseguita in ambulatorio o in regime di ricovero, a seconda delle dimensioni e della localizzazione della lesione cutanea. Dopo il trattamento il paziente può dover seguire alcune istruzioni per la cura della ferita, come applicare una medicazione o evitare l’esposizione al sole.
La crioterapia ha un tasso di successo elevato ma potrebbe non essere efficace per lesioni cutanee più grandi o profonde. Inoltre può causare cicatrici o ipopigmentazione (la perdita di pigmentazione della pelle) nell’area trattata.
Terapia fotodinamica
La terapia fotodinamica utilizza una combinazione di una sostanza fotosensibilizzante e una luce speciale per distruggere le cellule tumorali. Durante il trattamento la sostanza fotosensibilizzante viene applicata sulla lesione cutanea e poi attivata con la luce.
È spesso utilizzata per il basalioma superficiale o a basso rischio. Il paziente può avvertire un leggero dolore o bruciore durante il trattamento e prurito o bruciore nella zona trattata per alcune ore dopo il trattamento.
La terapia fotodinamica può essere eseguita in ambulatorio o in regime di ricovero, a seconda delle dimensioni e della localizzazione della lesione cutanea. Anche in questo caso dopo il trattamento il paziente potrebbe dover seguire alcune istruzioni per la cura della ferita.
Ha un tasso di successo elevato ma potrebbe non essere efficace per lesioni cutanee più grandi o profonde. Inoltre può causare irritazione o infiammazione della pelle nell’area trattata e potrebbe essere necessario un follow-up per valutare l’efficacia del trattamento.
Radioterapia per il basalioma
La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali del basalioma. Può essere somministrata in diverse modalità, a seconda delle caratteristiche della lesione cutanea e del paziente, ad esempio come:
- radiazione esterna (con una macchina esterna che invia raggi di radiazione sulla zona interessata),
- radiazione interna (con l’inserimento di una sorgente radioattiva nella zona interessata).
Questa terapia può essere eseguita in regime di ricovero o in ambulatorio, a seconda delle modalità di somministrazione della radiazione e della gravità del caso.
Il trattamento è generalmente ben tollerato, ma può causare effetti collaterali come:
- stanchezza,
- irritazione della pelle,
- perdita di capelli nella zona trattata,
- problemi di digestione.
La radioterapia può essere efficace per il basalioma a basso rischio o che non può essere rimosso con la chirurgia. Tuttavia può causare effetti collaterali a lungo termine, come un aumentato rischio di sviluppare altri tumori cutanei o di avere problemi di pelle cronici nella zona trattata.
Terapia topica
La terapia topica prevede l’applicazione di una sostanza sulla lesione cutanea per distruggere le cellule tumorali.
Ci sono diverse sostanze utilizzate per la terapia topica del basalioma, tra le quali:
- Il 5-FU (5-fluorouracile), che agisce impedendo alle cellule del tumore di riprodursi.
- L’imiquimod, che stimola il sistema immunitario del corpo ad attaccare le cellule tumorali.
- Il diclofenac, un farmaco antinfiammatorio che può aiutare a ridurre l’infiammazione associata al basalioma.
Queste possono essere applicate direttamente sulla lesione cutanea una o più volte al giorno per alcune settimane o mesi.
La terapia topica è generalmente ben tollerata, tuttavia il paziente può avvertire un leggero dolore o bruciore durante l’applicazione. Può essere eseguita in ambulatorio o a casa del paziente. Come per le altre terapie, dopo il trattamento il paziente potrebbe dover seguire alcune istruzioni per la cura della ferita.
Anche queste terapie possono essere efficaci per il basalioma superficiale o a basso rischio. Possono causare irritazione o infiammazione della pelle nell’area trattata.
Prevenzione per il basalioma
La prevenzione può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questo tipo di cancro della pelle e può avvenire attraverso:
- l’utilizzo di protezione solare,
- evitare l’esposizione al sole nelle ore di punta,
- eseguire un regolare autoesame della pelle,
- se sono presenti fattori di rischio, effettuare regolari visite mediche,
- evitare il contatto con sostanze chimiche dannose,
- evitare l’utilizzo di lampade solari.
L’autoesame è particolarmente importante per individuare eventuali cambiamenti o lesioni anomale, poiché la diagnosi precoce è essenziale per un trattamento efficace.
Conclusioni
Il basalioma, noto anche come carcinoma basocellulare, è dunque un tumore cutaneo maligno che si sviluppa dalle cellule basali della pelle. Si manifesta come una protuberanza rosa, rossa o marrone e può avere vasi sanguigni evidenti o un aspetto ulcerato.
È uno dei tumori cutanei maligni più comuni al mondo ed è correlato soprattutto all’esposizione ai raggi UV, dati dal sole o dalle lampade solari. Tuttavia è un tumore a crescita lenta e il tasso di mortalità è relativamente basso: infatti esistono diversi approcci terapeutici da poter utilizzare per contrastarlo, soprattutto se diagnosticato nelle prime fasi.
È quindi importante seguire alcune semplici regole di prevenzione e cercare subito parere medico in caso di lesioni cutanee sospette.