Il ribes nero, Ribes nigrum L., è una pianta originaria dell’Europa centro-orientale e della Siberia, che cresce in climi temperati e freschi. I primi utilizzi documentati a scopo medicinale di questa pianta risalgono al 1.700. Dopo un secolo di oblio, all’inizio del Novecento ha riacquistato popolarità, grazie alle sue spiccate proprietà antinfiammatorie.
Come si presenta il ribes nero
È un arbusto di 1,5-2 m di altezza, le cui foglie hanno un colore verde intenso e una nota aromatica. Le gemme danno origine a fiori campanulati dal colore verde-rosso o verde-bianco, e i deliziosi frutti raggiungono la maturazione durante il periodo estivo.
Parti della pianta utili per scopi medicinali
Una caratteristica interessante di questa pianta è che ognuno dei suoi organi costituisce una droga: i frutti, le foglie, le gemme e i semi.
Principi attivi contenuti nel ribes nero
Le varie parti della pianta del ribes nero contengono sostanze attive comuni più alcune peculiari, tuttavia il fitocomplesso che deriva da ciascun organo ha come denominatore comune le proprietà antinfiammatorie.
I frutti hanno un buon contenuto di vitamina C, antocianine, flavonoidi, sali minerali e mucillagini.
Anche le gemme contengono flavonoidi e vitamina C, oltre a procianidine e amminoacidi, ma in maggiore concentrazione rispetto ai frutti.
Le foglie contengono glicosidi di quercetina e kaempferolo, catechine e procianidine.
L’olio dei semi è ricco di acidi grassi essenziali, tra cui acido alfa linolenico (omega-3) e gamma linolenico (omega-6), presenti in rapporto 1/3-1/4, cioè in concentrazioni ottimali secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Proprietà medicinali e terapeutiche del ribes nero
Il ribes nero possiede notevoli proprietà antinfiammatorie e contrasta la formazione di radicali liberi all’interno del nostro organismo. Tuttavia le evidenze scientifiche sono ancora limitate e sono necessari studi clinici più approfonditi. Scopriamoli nel dettaglio.
Frutti
Secondo diversi studi i frutti del ribes nero possono essere utilizzati per il trattamento di diverse patologie.
Studi clinici preliminari hanno evidenziato come il ribes nero sembrerebbe ridurre la pressione intraoculare, aumentare l’apporto di sangue al nervo ottico e migliorare il campo visivo in un campione di pazienti con glaucoma ad angolo aperto. Il glaucoma infatti è una patologia che presenta una forte componente infiammatoria.
Un altro studio ha riportato come l’integrazione nella dieta di succo di ribes nero e di arancia abbia ridotto i livelli di alcuni marker d’infiammazione in pazienti con arteriopatia periferica. Un altro studio pilota ha dimostrato come l’estratto di ribes nero è potenzialmente in grado di ridurre i livelli di colesterolo totale e LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).
Alcuni componenti polifenolici contenuti nel ribes nero sembrano in grado di modulare l’attività di alcuni enzimi coinvolti nella digestione degli amidi, facendo del ribes nero un potenziale coadiuvante nella terapia di controllo della glicemia in pazienti che soffrono di diabete.
Grazie alle fibre contenute nel frutto, il ribes nero presenta dei benefici anche per l’apparato digerente e per il processo digestivo.
Altri studi recenti stanno indagando potenziali effetti a livello cognitivo. In particolare in soggetti adulti sani, il ribes nero sembrerebbe aumentare i livelli di attenzione in alcuni test, mentre in soggetti sani di età compresa tra i 50-70 anni, sembrerebbe migliorare alcune prestazioni mnemoniche.
In ultimo l’estratto dei frutti di ribes nero possiede proprietà antimicrobiche e antinfluenzali, probabilmente dovute alla componente polifenolica. Alcuni attivi specifici hanno proprietà antiadesive e antimicrobiche, in particolare nei confronti dei batteri Gram positivi. Le antocianine in vitro bloccano l’attività e prevengono la diffusione dei virus dell’influenza A e B.
Foglie
Anche le foglie di ribes nero contengono buona parte dei principi attivi che si trovano negli altri organi della pianta.
Per questo motivo vengono tradizionalmente utilizzate per la loro azione diuretica e per alleviare il dolore correlato a reumatismi, gotta e artriti.
Promuovono inoltre la digestione, danno sollievo nei casi di dolore addominale e aiutano a bloccare la diarrea grazie all’effetto astringente.
Gemme
Il ribes nero viene considerato la “perla della gemmoterapia”. Il gemmoderivato di ribes nero, o macerato glicerinato, viene prodotto a partire da gemme e foglie giovani fresche della pianta e rappresenta una ricca fonte di composti polifenolici antiossidanti e antinfiammatori. Per questo motivo presenta proprietà antibatteriche, antivirali e antiallergiche, utili in caso di iper-attivazione del sistema immunitario (dermatiti, allergie, infiammazioni delle vie respiratorie) e per combattere i malanni di stagione.
L’olio essenziale che si ricava dalle gemme di ribes nigrum presenta spiccate proprietà antimicrobiche.
Olio di semi
In uno studio clinico viene riportato come l’assunzione di olio di semi di ribes nero da parte di donne in stato di gravidanza a partire dai primi mesi fino al termine dell’allattamento ha ridotto l’incidenza di dermatite atopica nei bambini all’età di un anno.
Inoltre l’assunzione di olio di semi di ribes nero sembra migliorare il livello di idratazione della pelle in generale in adulti sani.
Come si prepara e assume il ribes nero
Sono diverse le modalità che possono essere utilizzate per preparare e assumere il ribes nero, vediamole insieme nel dettaglio.
In forma di frutto fresco o frutto
In commercio è possibile trovare i frutti freschi, il succo e il succo concentrato. Non ci sono vere e proprie indicazioni sui dosaggi giornalieri per ottenere un beneficio. Un consumo eccessivo però può portare a disturbi gastrointestinali.
In forma di foglie e gemme
Per la preparazione si procede come segue:
- In forma di infuso a base di foglie: portare a ebollizione una tazza d’acqua e aggiungere un cucchiaino di foglie secche (2-4 g), lasciando in infusione 10 minuti. Filtrare e bere. Assumere 2-3 tazze di infuso al giorno.
- In forma di gemmoderivato (macerato glicerinato): per gli integratori alimentari presenti in commercio è sufficiente seguire le indicazioni del produttore; generalmente queste prevedono di assumere dalle 100 alle 200 gocce di macerato glicerinato al giorno, diluite in poca acqua, in 2-4 somministrazioni. Per preparare invece il gemmoderivato occorre:
- lasciare la droga fresca (gemme) in una soluzione costituita da parti uguali di glicerina e alcool (rapporto in peso tra droga e soluzione di 1:10).
- Lasciare macerare a temperatura ambiente per 40 giorni, al riparo dalla luce.
- Al termine del periodo filtrare la soluzione concentrata (souche).
- Diluire la soluzione concentrata in un solvente costituito da glicerina, acqua e alcol (5:3:2) o glicerina e acqua (1:1), in rapporto 1:9 tra soluzione concentrata e solvente.
- Assumere 10 gocce per chilogrammo di peso corporeo, suddivise in 3 assunzioni giornaliere.
È importante considerare che il fitocomplesso del ribes nero e le sue proprietà medicinali variano molto in funzione della cultivar e del periodo dell’anno in cui viene raccolta la materia prima.
In forma di olio di semi
Può essere integrato nell’alimentazione assumendo 1-2 cucchiaini al giorno ai pasti, oppure si trova in commercio in forma di perle: in questo caso basta seguire le indicazioni del produttore.
È possibile utilizzare l’olio di semi di ribes nero anche per via topica per trattare dermatite atopica, eczemi e pelle secca.
In forma di estratto secco
In commercio esistono diversi prodotti a base di estratto secco di foglie e frutti di ribes nero. Per i dosaggi si consiglia di seguire le indicazioni del produttore.
Avvertenze e controindicazioni del ribes nero
Il ribes nero può causare un incremento della pressione sanguigna. Inoltre può interferire col processo di coagulazione, con la funzionalità cardiaca e renale. Pertanto in caso di ipertensione, disturbi della coagulazione e funzionalità renale alterata, è bene consultare un medico prima dell’assunzione. Si consiglia inoltre di interrompere l’assunzione di ribes nero almeno due settimane prima di un intervento chirurgico.
In alcuni casi l’assunzione di ribes nero può portare a manifestazioni allergiche o di ipersensibilità.
In assenza di dati sufficienti riguardo la sicurezza d’uso durante gravidanza e allattamento, se ne sconsiglia l’utilizzo.
Nonostante il gemmoderivato venga ampiamente impiegato anche in bambini e adolescenti, non sono presenti dati sufficienti in letteratura scientifica per supportarne l’uso.
Interazioni con altri farmaci
Il ribes nero può interagire con alcune classi di farmaci, in particolare con anticoagulanti e psicofarmaci. Si consiglia di evitare l’assunzione oppure consultare un medico se si è in terapia con queste classi di farmaci.
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