esofago di Barrett e p53, carenza di p53

La carenza di p53 è correlata all’evoluzione dell’esofago di Barrett?

Indice

Una carenza della proteina p53 sembrerebbe essere correlata ad una trasformazione dell’esofago di Barrett in carcinoma.

Esofago di Barrett e proteina p53

L’esofago di Barrett è una lesione precancerosa dell’adenocarcinoma esofageo, la tipologia di carcinoma esofageo più diffusa e con prognosi sfavorevole.

In questa patologia la lesione consiste in un cambiamento patologico in cui l’epitelio squamoso dell’esofago è sostituito dall’epitelio colonnare. Questo prende il nome di metaplasia e le modalità con cui la metaplasia progredisce verso l’adenocarcinoma non sono state ancora del tutto definite. L’esofago di Barrett di solito insorge come risposta ad un reflusso gastrico cronico.

Approfondimento: Esofago di Barrett

Per “esofago di Barrett” si intende una specifica condizione che interessa l’esofago, il condotto che collega la bocca allo stomaco. L’alterazione consiste in una modifica del tessuto che riveste la parte più bassa dell’esofago (chiamato epitelio squamoso), sostituito con un tipo differente di tessuto simile a quello presente nell’intestino (epitelio colonnare).

La proteina P53 sembrerebbe svolgere un ruolo fondamentale nella progressione dell’esofago di Barrett.

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Essa è un soppressore tumorale che deriva dalla traduzione [1] dell’omonimo gene p53. Il ruolo di un soppressore tumorale è quello di impedire la trasformazione di cellule sane in cellule neoplastiche.

Nel caso specifico di p53, quest’ultima è coinvolta in svariati processi biologici, dalla metastatizzazione ed invasione tumorale alla riparazione del DNA. Se l’intera proteina o una delle sue subunità risultano essere mutate, il ruolo di oncosoppressore e di controllo dei vari processi biologici viene meno. Questo potrebbe comportare quindi una trasformazione neoplastica.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: studio sperimentale in vitro con cellule acquistate dall’American Tissue Culture Collection (ATCC) (Bethesda, MD, USA) [2]
  • Luogo: Cina.

Scopo dello studio: la carenza della proteina p53 ha un ruolo nella trasformazione dell'esofago di Barrett in carcinoma?

Gli autori hanno cercato di analizzare il ruolo di p53 nella trasformazione in carcinoma dell’esofago di Barrett, su cellule trattate con sali biliari acidi.

Risultati: carenza o anomalia di p53 correlano con aumento del rischio di cancro all'esofago

In questo studio è stato simulato il reflusso gastroesofageo tramite sale biliare acido, per determinare quale sia l’effetto di P53 nella trasformazione dell’esofago di Barrett.

Sono emersi diversi aspetti importanti:

  • la diminuzione del livello di espressione di P53 o la presenza di anomalie di p53 correlano con un aumento del rischio di progressione delle lesioni precancerose da esofago di Barrett verso l’adenocarcinoma.
  • La carenza della forma normale di p53 inibisce l’adesione cellulare, in quanto c’è una correlazione positiva tra p53 e le proteine di adesione [3] (ad esempio ICAM1).
  • L’assenza di p53 è correlata ad una maggiore proliferazione cellulare e anche quest’aspetto è correlato ad una maggiore probabilità di rischio tumorale.
  • È stato scoperto infine che l’esposizione al sale biliare acido limita l’espressione di P53 e quindi promuove la proliferazione cellulare.

Conclusioni

Questo studio ha rilevato che effettivamente la carenza di p53 facilita la proliferazione cellulare e l’adattamento delle cellule all’effetto tossico dovuto agli acidi biliari.

Inoltre l’assenza della forma costitutiva di questa proteina favorisce la trasformazione metaplastica dell’epitelio intestinale.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Qiu Q, Guo G, Guo X, Hu X, Yu T, Liu G, Zhang H, Chen Y, She J. P53 Deficiency Accelerate Esophageal Epithelium Intestinal Metaplasia Malignancy. Biomedicines. 2023 Mar 13;11(3):882. PMID: 36979860; PMCID: PMC10046085.

[1] La traduzione è il processo biologico che consente di decodificare l’mRNA in proteina tramite una sequenza di fasi che coinvolgono una decina di enzimi diversi.

[2] Nell’articolo integrale si fa riferimento prima a cellule e successivamente a pazienti non meglio identificati; l’articolo non è inoltre inserito in nessuna categoria relativa agli studi scientifici su Pubmed, ma si può facilmente rilevare tramite l’associazione delle keywords “Barrett’s esophagus”; “P53”; “acidic bile salts.”

[3] Le proteine di adesione sono proteine, molto spesso integrali di membrana, che consentono il riconoscimento e l’adesione tra cellule, fornendo un sistema di ancoraggio meccanico tra cellule.