Emicrania, aura, mal di testa

Emicrania

L’emicrania è un tipo di cefalea primaria, ovvero un dolore alla testa che non è causato da una patologia sottostante. Si tratta di una condizione neurologica complessa e spesso invalidante, caratterizzata da episodi ricorrenti di forti mal di testa unilaterali (che coinvolgono generalmente un solo lato della testa) e associati a sintomi specifici.

In questo articolo scopriremo le cause probabili che possono scatenare un attacco emicranico, analizzeremo i sintomi distintivi e approfondiremo le opzioni di trattamento disponibili per coloro che devono affrontare questa condizione.

 

Quanto è frequente l’emicrania? Epidemiologia

L’emicrania è una delle condizioni neurologiche più comuni a livello globale. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 10-15% della popolazione mondiale soffre di attacchi emicranici.

Colpisce persone di tutte le età ma tende a essere più comune negli adulti giovani e nelle donne, probabilmente a causa dell’influenza degli ormoni sessuali femminili.

L’intensità e la frequenza degli attacchi possono variare notevolmente da individuo a individuo:

  • alcune persone possono sperimentare attacchi occasionali, magari solo una o due volte all’anno.
  • Altre possono soffrire di attacchi più frequenti, anche più volte al mese.

 

Quali sono le cause dell’emicrania? Eziologia

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Le cause esatte non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che coinvolgano una combinazione di fattori genetici, neurologici, ormonali ed ambientali.

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Alcuni dei principali fattori che possono contribuire allo sviluppo di un attacco emicranico includono:

  • Predisposizione genetica: esiste una chiara tendenza familiare all’emicrania, suggerendo un ruolo dei geni nella suscettibilità a questa condizione. Se uno o entrambi i genitori soffrono di questa patologia, è probabile che il rischio sia maggiore nei loro figli.
  • Attività cerebrale anormale: durante un attacco di emicrania alcune aree del cervello sembrano essere iperattive, innescando una serie di reazioni che portano al dolore e ad altri sintomi caratteristici.
  • Cambiamenti ormonali: le fluttuazioni ormonali possono influenzare il verificarsi degli attacchi emicranici, motivo per cui spesso le donne riferiscono una maggiore incidenza di emicrania durante il ciclo mestruale o in associazione ai contraccettivi ormonali.
  • Fattori scatenanti: diverse circostanze possono agire come scatenanti di questa patologia come lo stress, la mancanza di sonno, l’assunzione di alcuni alimenti (formaggio stagionato, cioccolato, caffè), bevande alcoliche, cambiamenti meteorologici, odori forti, luce intensa, eccessiva esposizione ai video o schermi di computer.
  • Alterazioni dei vasi sanguigni: si crede che i cambiamenti nella dilatazione e nella contrazione dei vasi sanguigni cranici possano giocare un ruolo nel causare l’emicrania, ma gli specifici meccanismi coinvolti non sono ancora del tutto chiari.
  • Neurotrasmettitori: alterazioni dei neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina, sono state associate all’emicrania. Questi composti chimici possono influenzare la sensibilità del dolore e la regolazione delle vie nervose coinvolte negli attacchi emicranici.

 

Quali sono i sintomi dell’emicrania? Sintomatologia

Ogni persona può sperimentare un insieme di sintomi differenti durante un attacco di emicrania.

Tra i più comuni:

  • Dolore alla testa: il dolore è spesso descritto come pulsante o lancinante e si manifesta di solito su un solo lato della testa, anche se in alcuni casi può coinvolgere entrambi i lati.
  • Sensibilità alla luce (fotofobia): molte persone diventano estremamente sensibili alla luce durante un attacco. Anche una luce tenue può risultare fastidiosa e intensificare il dolore.
  • Sensibilità al suono (fonofobia): durante un attacco emicranico, i suoni forti o persistenti possono causare fastidio e peggiorare i sintomi.
  • Nausea e vomito: molte persone affette da questa patologia possono sperimentare nausea e talvolta vomito durante un attacco.
  • Aura: alcune persone possono sperimentare ciò che viene chiamato “aura”. Questa è una serie di disturbi sensoriali e visivi temporanei, come punti luminosi, linee ondulate o altre distorsioni visive che di solito dura da 15 a 30 minuti e può precedere direttamente il mal di testa.
  • Formicolio e debolezza: alcune persone possono sperimentare formicolio o debolezza in una parte del corpo, spesso come parte dell’aura.
  • Difficoltà di concentrazione: durante un attacco emicranico molte persone possono avere difficoltà a concentrarsi o a pensare chiaramente.
  • Stanchezza e affaticamento: dopo un attacco molte persone si sentono stanche e debilitate.
  • Aumento dell’appetito o desiderio di cibi specifici: alcune persone possono sperimentare un aumento dell’appetito o un desiderio di cibi particolari durante o dopo un attacco.
  • Irritabilità: durante un attacco emicranico molte persone possono essere particolarmente irritabili o sensibili agli stimoli esterni.

 

Diagnosi di emicrania

Non esiste un esame diagnostico specifico per questa patologia ma il medico può effettuare una valutazione completa, escludere altre possibili cause di cefalea e identificare i sintomi tipici dell’emicrania.

In alcuni casi il medico può richiedere esami di imaging, come una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata, per escludere altre patologie. Una diagnosi accurata è essenziale per avviare un trattamento appropriato e migliorare la qualità di vita del paziente.

 

Anamnesi

Durante l’anamnesi per l’emicrania il medico potrebbe porre domande riguardo a:

  • la frequenza e la durata degli attacchi di mal di testa;
  • la localizzazione del dolore (se è unilaterale o coinvolge entrambi i lati della testa);
  • la descrizione del dolore (pulsante, lancinante, costante, ecc.);
  • la presenza di sintomi associati, come nausea, vomito, fotofobia o fonofobia;
  • eventuali fattori scatenanti degli attacchi (stress, alimenti specifici, ormoni, ecc.);
  • la presenza di eventuali sintomi aurali (disturbi visivi o sensoriali);
  • la storia familiare di emicrania o altre condizioni mediche;
  • la risposta a trattamenti precedenti o farmaci assunti.

Le risposte fornite dal paziente durante l’anamnesi aiutano il medico a formulare una diagnosi accurata e a pianificare un trattamento appropriato.

 

Esame obiettivo