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La TAC – Tomografia Assiale Computerizzata – o TC, è un esame diagnostico per immagini che sfrutta i raggi X per ottenere immagini dettagliate e tridimensionali di porzioni del corpo.
Proprio perché sfrutta i raggi X, è considerata una tecnica radiografica. Per approfondire questa tecnica diagnostica e scoprire cosa sono i raggi X, vi rimandiamo a questo articolo.
Come si esegue la TAC
Come per la radiografia, anche la TAC si basa sul principio per cui i raggi X, attraversando il corpo, subiscono un’attenuazione a seconda del mezzo che attraversano. Quanto più il mezzo è denso, tanto più il fascio di raggi X verrà attenuato trafiggendolo, il ché significa che verrà assorbito da quella zona.
L’apparecchiatura necessaria per eseguire l’esame è composta da un lettino su cui far sdraiare il paziente, da una sorgente radioattiva, detta gantry, che ha forma circolare, e da tutte le strumentazioni che servono per elaborare e visualizzare i risultati.
L’apparecchio per eseguire la TAC capta i raggi X in uscita dal corpo in ogni direzione, grazie a dei dispositivi chiamati detettori. Al termine dell’esame i dati raccolti vengono utilizzati per elaborare un’immagine tridimensionale della zona interessata.
Quali accorgimenti deve tenere il paziente quando si sottopone ad una TAC?
Il paziente dovrà presentarsi a digiuno da almeno 8 ore, senza gioielli o oggetti in metallo addosso che potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’apparecchiatura. Se la zona interessata comprende il torace, il paziente sarà invitato a trattenere il respiro per non muovere la gabbia toracica.
Una volta iniziato l’esame, il paziente dovrà cercare di rimanere il più fermo possibile affinché le immagini prodotte risultino nitide.
Iipi particolari di Tomografia Assiale Computerizzata
La tomografia computerizzata assume diversi nomi a seconda delle parti del corpo che vengono esaminate. Perciò ci saranno la TAC addome, la TC del torace, la TAC dell’arto superiore, eccetera.
Una tipologia particolare è la TAC Total Body, che permette di indagare in una sola volta su organi e vasi sanguigni toracici, pelvici ed addominali.
La TAC con mezzo di contrasto fa uso di preparati da somministrare al paziente, i quali contengono a loro volta delle sostanze che amplificano e rendono più netto il risultato della TAC. Permettono in buona sostanza di vedere più nitidamente distretti come i vasi sanguigni. Uno degli elementi spesso presenti in queste sostanze iniettate e utile allo scopo è lo iodio.
Differenze tra radiografia e TAC
La differenza sostanziale tra le due tecniche è che se nella radiografia tradizionale l’immagine ottenuta è di tipo bidimensionale, nella TAC i dati vengono elaborati e trasformati digitalmente, il che permette di osservare il distretto analizzato in tre dimensioni.
In quali casi si utilizza la TAC
La TAC si rivela molto utile per l’individuazione di masse o strutture alterate in termini anatomici.
Per questo motivo è molto efficace nell‘evidenziare tumori e delle eventuali metastasi. Inoltre, aiuta a individuare stati infiammatori, ingrossamenti dei linfonodi, malattie e malformazioni vascolari e dell’apparato muscolo scheletrico. Si rivela utile anche in presenza di infezioni o di emorragie.
Un suo utilizzo può fungere da supporto nelle biopsie, nella pianificazione della radioterapia e di interventi chirurgici e nel monitoraggio di malattie o dell’esito di interventi chirurgici, che riguardano ad esempio i tumori.