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L’acqua idrogenata potrebbe essere considerata un efficace trattamento aggiuntivo per i pazienti affetti da reflusso gastroesofageo, scopriamolo insieme in questo studio.
Reflusso gastroesofageo e stress ossidativo: il possibile ruolo dell'acqua idrogenata
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è una patologia caratterizzata dal reflusso del contenuto gastroduodenale nell’esofago, con una serie di sintomi variabili, dal bruciore di stomaco al dolore toracico.
Il trattamento di questa patologia consiste nell’utilizzo di farmaci specifici, tra i quali vi sono gli inibitori di pompa protonica. Questi farmaci agiscono sulle pompe protoniche, poste sulla membrana cellulare delle cellule della mucosa gastrica, bloccandole. Di conseguenza il loro blocco determina la riduzione della secrezione acida gastrica e dei sintomi associati a questa patologia.
Lo stress ossidativo invece è una condizione cellulare che deriva dallo squilibrio tra le specie tossiche reattive dell’ossigeno (ROS) e i sistemi antiossidanti, come la superossido dismutasi. Molte specie radicaliche dell’ossigeno vengono generate da reazioni biologiche nei mitocondri, in particolare dalla catena di trasporto degli elettroni, che rappresenta l’ultima fase della respirazione ossidativa.
A tal proposito l’idrogeno molecolare è stato indicato come sostanza antiossidante da alcuni studi in vitro e su modelli animali, con un’ottima distribuzione che gli consente di penetrare rapidamente nelle membrane biologiche e raggiungere i compartimenti intracellulari, dove può neutralizzare i radicali dell’ossigeno.
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Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico.
- Luogo: Italia.
- Tipo di pazienti: 84 pazienti dell’Ospedale di Chieti “Sant.ma Annunziata” con diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo.
Scopo dello studio: quali sono gli effetti dell'acqua idrogenata su pazienti affetti da reflusso gastroesofageo?
Gli autori di questo studio hanno voluto analizzare gli effetti dell’assunzione di acqua ricca di idrogeno sulla deposizione di grasso epatico, sulla composizione corporea e sui profili chimici di laboratorio in pazienti in sovrappeso.
Progettazione
Lo studio ha preso in esame 84 pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo, suddivisi in due gruppi:
- il primo gruppo è stato sottoposto a trattamento sperimentale con inibitori di pompa protonica e acqua idrogenata;
- il secondo gruppo, di controllo, ha ricevuto un trattamento con inibitori di pompa protonica e acqua di rubinetto.
Per valutare i risultati i pazienti sono stati sottoposti al questionario GERD-Health Related Quality of Life [1] ed altri test necessari alla valutazione dello stato ossidativo del paziente [2].
È stato infine utilizzato il coefficiente di correlazione di Spearman per valutare la corrispondenza tra punteggi e parametri di laboratorio.
Risultati
- È stato possibile ripristinare un equilibrio ossidativo ottimale, nonché ridurre i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo tramite l’integrazione dell’acqua ricca di idrogeno nella terapia dei pazienti.
- Gli autori hanno dimostrato un notevole cambiamento nella qualità di vita dei pazienti.
Conclusioni
Gli autori sono concordi nel ritenere che l’acqua ricca di idrogeno possa essere considerata un trattamento adiuvante per la malattia da reflusso gastroesofageo, associata al trattamento con inibitori di pompa protonica (IPP).
Il trattamento è considerato innovativo anche in termini di prospettive future, per cui si potrebbe valutare di orientare la terapia, nei pazienti che rispondono alla cura della patologia con IPP, verso l’implementazione di acqua idrogenata.
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Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Franceschelli S, Gatta DMP, Pesce M, Ferrone A, Di Martino G, Di Nicola M, De Lutiis MA, Vitacolonna E, Patruno A, Grilli A, Felaco M, Speranza L. Modulation of the oxidative plasmatic state in gastroesophageal reflux disease with the addition of rich water molecular hydrogen: A new biological vision. J Cell Mol Med. 2018 May;22(5):2750-2759.
[1] Questo questionario comprende una scala di valori da assegnare ai sintomi correlati a malattia da reflusso gastroesofageo come disfagia, bruciore di stomaco, l’effetto dei farmaci e le condizioni di salute del paziente.
[2] Test dei metaboliti reattivi dell’ossigeno derivati (d-ROM), test del potenziale antiossidante biologico (BAP), test sull’anione superossido, all’ossido nitrico e alla malondialdeide.