Acufene: sintomi, cause, trattamento
L’acufene o tinnito è un sintomo piuttosto comune e quasi tutti lo provano almeno una volta nella vita, magari dopo aver assistito a un concerto rock. In alcuni casi però, quando è persistente e dura a lungo, può dipendere da altre cause e diventare debilitante per chi ne è affetto.
Cos’è l’acufene o tinnito
Derivato dal verbo tinnire (suonare), il termine tinnito descrive la percezione cosciente di una sensazione uditiva in assenza di uno stimolo esterno corrispondente. Significa che il suono proviene dal nostro corpo, dall’orecchio o dalla testa.
Quando non è udibile da altri si definisce acufene soggettivo. Meno comunemente, l’acufene è “oggettivo”, quando un osservatore esterno è in grado di percepirlo egli stesso.
Pare che il disturbo fosse conosciuto e trattato già nell’antico Egitto; in particolare il “trattamento per l’orecchio stregato”, descritto nel Papiro di Ebers, una sorta di manuale di medicina risalente circa al 1550 A.C.
Quanto è frequente il ronzio all’orecchio? Epidemiologia dell’acufene
E’ un disturbo davvero molto comune. Uno studio del National Study of Hearing (2) in Inghilterra, ha identificato la prevalenza del disturbo nel 10% degli adulti e descritto da molti come:
- Moderatamente fastidioso – 2,8 %
- Gravemente fastidioso – 1,6 %
- Invalidante – 0,5 %
Sintomi dell’acufene
Spesso viene descritto come un ronzio o un fischio nelle orecchie, ma i toni dell’acufene possono essere di vario tipo:
- Alta frequenza – sibili, fischi o squilli
- Bassa frequenza – ronzio, ruggito o brontolio
- Misto e variabile in tono, o diverse combinazioni di suoni
Anche l’intensità può essere variabile: da molto debole a molto forte.
L’acufene a volte può presentarsi come un suono ritmico o pulsante. In questo caso prende il nome di Tinnito pulsatile, che può avere diverse cause, per esempio:
- Quando è sincrono con il battito cardiaco può essere riconducibile a un’origine vascolare
- Se asincrono sono probabili mioclonie (1) dei muscoli dell’orecchio medio o del palato
Il disturbo può presentarsi in maniera differente nelle diverse persone: può essere costante o intermittente e molti pazienti avvertono più di un suono. Può essere localizzato a una o entrambe le orecchie, o centralmente all’interno della testa, sebbene alcuni pazienti descrivano un punto di origine esterno.
Alcune persone hanno difficoltà a definirne la posizione, ma risulta più frequente nell’orecchio sinistro; la ragione della preponderanza è tuttavia sconosciuta.
Cause del fischio all’orecchio: eziologia
Le cause del disturbo possono essere varie:
- Trauma acustico ripetuto: è causa più comune di acufene soggettivo. Ad esempio, un dipendente che lavora in un’industria rumorosa perde l’udito al tono di 4000 Hz. Di conseguenza, il dipendente potrebbe sentire un suono simile al tono di 4000 Hz.
- Perdita dell’udito: le cellule ciliate minuscole e delicate nell’orecchio interno (coclea) si muovono quando l’orecchio riceve onde sonore. Questo movimento attiva segnali elettrici lungo il nervo dall’orecchio al cervello (nervo uditivo). Il cervello può interpretare questi segnali come suoni e quindi riprodurre un fischio continuo.
- Infezione all’orecchio o ostruzione del condotto uditivo: i canali uditivi possono ostruirsi a causa di un accumulo di liquido per infezione all’orecchio, cerume, sporco o altri materiali estranei. L’ostruzione può modificare la pressione nell’orecchio, causando l’acufene.
- Lesioni alla testa o al collo: i traumi alla testa o al collo possono influenzare l’orecchio interno, i nervi dell’udito o le funzioni cerebrali legate all’udito. Tali lesioni di solito causano il disturbo in un solo orecchio.
- Farmaci: un certo numero di farmaci può causare o peggiorare l’acufene. Generalmente, maggiore è la dose, peggiore diventa l’acufene. Spesso il rumore indesiderato scompare con la sospensione di questi farmaci. I farmaci noti per causare tinnito includono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e alcuni antibiotici, farmaci antitumorali, diuretici, farmaci antimalarici e antidepressivi.
Altre cause possibili
Cause meno comuni di acufene includono altri problemi all’orecchio, condizioni di salute croniche e lesioni o condizioni che colpiscono i nervi dell’orecchio o il centro dell’udito nel cervello.
- La malattia di Ménière – L’acufene può essere un indicatore precoce della malattia di Ménière, un disturbo dell’orecchio interno che può avere origine da una pressione anormale del fluido dell’orecchio interno.
- Disfunzione della tromba di Eustachio – In questa condizione, il “tubo” nell’orecchio che collega l’orecchio medio alla parte superiore della gola rimane sempre espanso, il che può far scaturire la sensazione di orecchio pieno e quindi il ronzio.
- Otosclerosi – L’irrigidimento delle ossa dell’orecchio medio può influire sull’udito e causare gli acufeni.
- Spasmi muscolari nell’orecchio interno – I muscoli dell’orecchio interno possono irrigidirsi (spasmo), e provocare tinnito, perdita dell’udito e una sensazione di pienezza nell’orecchio (orecchio tappato). Questo a volte accade senza una ragione spiegabile, ma può anche essere causato da malattie neurologiche, inclusa la sclerosi multipla.
- Disturbi dell’articolazione temporomandibolare (ATM). I problemi con l’ATM, l’articolazione su ciascun lato della testa davanti alle orecchie, dove la mascella inferiore incontra il cranio, possono causare acufeni.
- Neuroma acustico o altri tumori della testa e del collo – Il neuroma acustico è un tumore non canceroso (benigno) che si sviluppa sul nervo cranico che va dal cervello all’orecchio interno e controlla l’equilibrio e l’udito. Anche altri tumori della testa, del collo o del cervello possono causare l’acufene.
- Disturbi dei vasi sanguigni – Le condizioni che colpiscono i vasi sanguigni, come l’aterosclerosi, l’ipertensione o i vasi sanguigni attorcigliati o malformati, possono far sì che il sangue si muova attraverso le vene e le arterie con più forza. Questi cambiamenti del flusso sanguigno possono causare l’acufene o renderlo più evidente.
- Altre condizioni croniche – Diabete, problemi alla tiroide, emicrania, anemia e malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e il lupus sono state tutte associate all’acufene.
Valutazione e diagnosi
L’acufene è un sintomo, non una malattia.
Per definire la diagnosi del problema che produce il tinnito ci sono vari passaggi. Per prima cosa il medico di famiglia solitamente esegue sul paziente un esame dell’orecchio, necessario per rilevare eventuali patologie dell’apparato uditivo, che potrebbero essere causa del fischio nell’orecchio, per prima la più banale e frequente presenza di un tappo di cerume nel condotto uditivo.
Se non è possibile rilevare alcuna alterazione visibile a livello dell’orecchio che possa spiegare l’acufene, ecco che il medico di famiglia in genere invia il paziente allo specialista, in questo caso l’otorinolaringoiatra. Esso procederà alla visita otorinolaringoiatrica (visita ORL), che si sviluppa in tre fasi:
- Anamnesi – Lo specialista raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente
- Esame obiettivo – Una visita approfondita dell’apparato uditivo visibile, anche con l’ausilio di un otoscopio
- Esami e test diagnostici di approfondimento
Test diagnostici principali per la valutazione di un acufene sono:
- Esame audiometrico – Essenziale, poiché nella maggior parte dei casi l’acufene è dovuto alla perdita dell’udito
- TAC cranica, o in alternativa, come metodica di immagini,
- Risonanza magnetica RMN – Richiesta soprattutto nei casi di tinnito unilaterale (che colpisce un solo orecchio)
Trattamento dell’acufene
Se l’acufene ha una causa precisa essa spesso può essere rimossa e quindi è possibile trattarlo in modo definitivo. In altri casi, tuttavia, non è possibile eliminarlo, specialmente quando non è possibile trovare una causa specifica che lo produca. In questi casi si può alleviare il sintomo in modo che sia il meno fastidioso possibile.
L’American Academy of Otolaryngology (3) ha pubblicato delle linee guida di pratica clinica per il trattamento dell’acufene, utilizzate anche in Italia. Queste includono:
- Riduzione dello stress: questo include l’uso di biofeedback, respirazione misurata, ecc. Sebbene lo stress in sé non sia una causa di acufene, lo stress e l’ansia possono peggiorare la condizione.
- Terapia cognitiva: più il paziente comprende cos’è l’acufene più riesce a gestirlo. Una volta che il paziente è completamente consapevole, i sintomi si riducono.
- Mascheramento: quando il corpo sente lo stesso suono dal telefono cellulare o dal dispositivo audio, questo riduce i sintomi. Esistono varie forme di mascheramento. Essenzialmente questi suoni di mascheramento distolgono l’attenzione dal suono dell’acufene interno e lo sostituiscono con suoni rilassanti:
- Introduzione dello stesso suono
- Introduzione di un suono alterato
- Musica con il suono dell’acufene rimosso
- Rumore bianco o suoni piacevoli
- Miglioramento del sonno: l’acufene può influenzare il sonno normale e la terapia dovrebbe essere diretta a una migliore igiene del sonno.
Oggi non esistono terapie farmacologiche in grado di curare l’acufene, tuttavia sono testate combinazioni di farmaci che possono aiutare a gestirne i sintomi:
- Corticosteroidi
- Antinfiammatori
- Vasodilatatori
- Sedativi
Se l’acufene è dovuto alla perdita dell’udito, l’utilizzo di un apparecchio acustico può alleviare il disturbo.
Fonti e note:
- Contrazioni involontarie dei muscoli dell’orecchio medio.
- National Study of Hearing
- American Academy of Otolaryngology