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L’alimentazione chetogenica è un protocollo medico terapeutico che può garantire risultati rilevanti in molte patologie, se utilizzato con le dovute precauzioni.
In medicina per la prima volta è stato utilizzano negli anni ’20 dello scorso secolo, per poter controllare in questo modo i pazienti pediatrici che erano affetti da un tipo di epilessia che non era possibile trattare con i farmaci disponibili all’epoca.
In cosa consiste l'alimentazione chetogenica
Questo tipo di regime alimentare è:
- ipoglucidico
- ipocalorico
- normoproteico.
Con l’alimentazione chetogenica viene promossa la mobilizzazione dei lipidi dai depositi corporei, e viene stimolata l’ossidazione a scopo energetico a seguito della modificazione del rapporto tra insulina e glucagone circolanti.
Tuttavia, se i carboidrati sono pochi, il fegato comincia a trasformare i lipidi in acidi e corpi chetonici.
Il glucosio come fonte di energia viene sostituito a livello cerebrale dai corpi chetonici, ed in questo modo viene stimolata la sazietà a livello del Sistema Nervoso Centrale.
Alimentazione chetogenica: quali sono le patologie che può curare?
Le patologie che possono essere trattate con questo tipo di alimentazione sono:
- Obesità
- Diabete mellito di tipo 2
- Alzheimer
- Alcune forme tumorali
- Epilessia
- Sindrome metabolica
- Parkinson
- Steatosi Epatica Non Alcolica.
I vantaggi dell'alimentazione chetogenica
L’alimentazione chetogenica è approvata dalla Società endocrinologica e dietologica ed è in grado di contribuire enormemente al benessere del paziente.
Questo tipo di alimentazione può però essere prescritta solo da specialisti del settore, eliminando così ogni rischio.
I vantaggi sono decisamente rilevanti, quali:
- l’effetto di risparmio sul tessuto muscolare
- la rapidità dei risultati, che contribuisce ad accrescere notevolmente la motivazione
- l’azione anticellulite.
Valutazioni iniziali
Durante la prima visita verrà effettuato l’esame impedenziometrico (BIA), per avere una valutazione della composizione corporea ed in seguito stilare una strategia su misura per il paziente.
Inoltre, ai pazienti che decideranno di intraprendere l’alimentazione chetogenica, verrà richiesto di eseguire degli esami ematochimici generali, utili soprattutto per un’eventuale valutazione della funzione renale, ormonale ed epatica.
In seguito alla prescrizione della dieta, i controlli successivi saranno condotti mensilmente per monitorizzare i seguenti fattori:
- la composizione corporea
- i paramenti antropometrici
- lo stato di salute del paziente.
Effetti collaterali dell'alimentazione chetogenica
La dieta chetogenica risulta ben tollerata dai pazienti, tuttavia come tutte le terapie può presentare alcuni effetti collaterali:
- mal di testa durante i primi giorni, che in genere scompare una volta raggiunta la chetosi
- stitichezza causata dalla riduzione del volume di cibo consumato.
Per evitare eventuali situazioni di questo tipo è importante che il paziente mantenga un elevato consumo di acqua (circa 2 l al giorno) durante la fase di dieta.
Controindicazioni
Questo regime alimentare è controindicato nei pazienti che soffrono di:
- insufficienza epatica e renale
- cardiopatia severa di recente insorgenza
- diabete tipo 1.
In generale, la dieta chetogenica non può essere protratta indefinitamente nel tempo, poiché la maggior parte degli studi suggerisce che venga utilizzata per un periodo che va dalle 8 alle 12 settimane, al termine del quale verrà elaborato un piano alimentare che prevede l’aggiunta graduale dei carboidrati, al fine di consentire il mantenimento dei risultati ottenuti.