Indice
L’Angelica (Angelica sylvestris L.) è una pianta medicinale che appartiene alla famiglia delle Apiaceae.
Per aspetto e proprietà assomiglia all’Angelica arcangelica, la quale risulta diffusa in luoghi umidi e con poco sole, sia in Europa, che in Canada, in Siberia e in Asia Minore.
Esistono molte specie di Angelica (una trentina). Ricordiamo in basso alcune tra le più importanti:
- sylvestris (Angelica selvatica)
- sinensis o polymorpha (Angelica cinese, dong quai)
- atropurpurea (Angelica americana)
- archangelica o officinalis (Angelica europea)
- acutifolia (Angelica giapponese).
Storia del nome
Il nome della pianta è derivato dal greco ànghelos che significa angelo.
Una leggenda narra come l’arcangelo Raffaele abbia fatto conoscere l’angelica agli uomini. Nell’antichità venivano attribuite a questa pianta alcune proprietà definite miracolose: era in grado di neutralizzare gli effetti dei veleni, di debellare la peste e di prolungare la durata della vita. Tutto ciò è stato oggi ridimensionato, ma è comunque apprezzata in erboristeria come antisettico e stimolante dell’apparato digerente.
Come si presenta l'angelica selvatica?
L’angelica selvatica è una pianta perenne, che ha una radice carnosa e un fusto robusto che può raggiungere un’altezza fino a 2 metri.
Le foglie sono verdi e lunghe (circa mezzo metro), e hanno una guaina che avvolge lo stelo, seghettato e di colore più chiaro nella parte bassa.
I petali si presentano di colore bianco/rosa ed il frutto è caratterizzato da due acheni vicini l’uno all’altro, di colore marrone.
Proprietà medicinali dell'angelica selvatica
Sostanze chimiche contenute nell'angelica
In questa pianta sono presenti cumarine, nel dettaglio:
- angelicina, ostolo, archangelicina, bergaptene, ostruttolo, umbelliferone, ostenolo, ecc.
I frutti e la radice invece hanno al loro interno:
- furanocumarine (steroli e angelicina).
Secondo uno studio nei frutti ci sono diversi oli essenziali, quali:
- limonene
- α-pinene-fellandrene
- acetato di bornile
- canfene
- composti aromatici tossici
- del p-cresolo e del naftalene
- mircene
- sesquiterpeni come α-camigrene, β-sesquifellandrene, epi- α-bisabololo e (Z) -β-farnesene.
Gli effetti medicinali e terapeutici dell'Angelica selvatica
Fin dall’antichità, e anche studi recenti, sono state attribuite a questa pianta le seguenti proprietà:
- eupeptiche
- colagoghe
- procinetiche
- amaricanti
Può quindi stimolare:
- il transito intestinale
- la secrezione dei succhi gastrici
- la produzione della bile e la sua escrezione
Tutto ciò comporta un aumento dell’appetito e la facilitazione dei processi di digestione.
Queste proprietà sono state confermate, poiché l’utilizzo di questa pianta ha ricevuto l’approvazione ufficiale per il trattamento dei disturbi dispeptici, come ad esempio il gonfiore, o il senso di pienezza, e per contrastare l’inappetenza.
Inoltre in alcuni studi è stato osservato come l’olio essenziale di questa pianta sia dotato di attività antibatteriche e antimicotiche nei confronti di microorganismi, quali:
- clostridium difficile
- candida albicans
- enterococcus faecalis
- eubacterium limosum
- clostridium perfringens
- peptostreptococcus anaerobiu.
Altri studi hanno invece evidenziato le sue potenziali proprietà calmanti, esercitate dalle cumarine che sono contenute nella pianta, nello specifico dall’ imperatorina e dall’ isoimperatorina.
Quali sono le parti della pianta utili per gli scopi medicinali?
Per gli scopi medicinali si utilizzano le radici, le foglie ed i frutti (quando la pianta ha almeno 2 anni):
- Le radici vengono utilizzate per trattare diversi disturbi, quali: crampi gastrointestinali, perdita di appetito, dolori mestruali, tosse, disturbi epatobiliari, disturbi digestivi e bronchiti.
- Le foglie possono essere utilizzate come diaforetico e diuretico.
- I frutti posso essere utilizzati per:
- disturbi intestinali, disturbi renali o del tratto urinario, nevralgie, disturbi delle vie respiratorie o reumatismi.
- contro le infestazioni da pidocchi.
Come si conserva?
Le radici e i frutti devono essere essiccati al sole, per poi essere conservati: le radici in sacchetti di tela, mentre i frutti in barattoli di vetro. Le foglie vanno essiccate in un luogo fresco e si conservano in sacchetti di tela.
Come si prepara l'angelica selvatica?
In cucina
L’angelica viene utilizzata nella preparazione di dolci e soprattutto di liquori (amari a base di erbe) per le sue proprietà digestive:
- le foglie fresche possono essere utilizzate per aromatizzare frutta cotta o pesce
- il fusto, ripulito dalla parte esterna e tritato finemente, in piccole quantità può profumare marmellate e confetture
- le foglie sono consigliate per aromatizzare i formaggi molli
In forma di infuso o tisana
- mettere un cucchiaio di radice in una tazza d’acqua calda
- far bollire per pochi minuti e spegnere il fuoco
- lasciare in infusione coperto per circa 10 minuti
- filtrare l’infuso, bere dopo i pasti per un’azione digestiva o al momento del bisogno in caso di spasmi intestinali, mestruali, mal di testa o sintomi influenzali.
In forma di tintura
- macerare 20 g di radice essiccata e sminuzzata in 80-90 g di alcool a 70°
- dopo 10-12 giorni, filtrare e conservare in una bottiglia di vetro, si consigliano 20-30 gocce secondo le indicazioni.
Per uso esterno
- per un bagno rilassante: Preparare un decotto facendo bollire per 15 minuti circa 50 g di radice essiccata e sminuzzata in 2l d’acqua, in seguito filtrare e versare finché caldo nell’acqua del bagno
- utile contro le infestazioni da pidocchi.
Avvertenze alle proprietà medicinali dell'Angelica
Questa pianta va sempre utilizzata a dosi adeguate, mai troppo abbondanti. Sembra che in piccole quantità i suoi principi attivi possano stimolare il sistema nervoso centrale, mentre a dosi eccessive lo intorpidiscono causando un effetto depressivo.
Attenzione a piante molto simili
L’Angelica è molto simile alla pianta velenosa della Cicuta, quindi prima di toccarla e usarla assicuratevi che sia la prima e non la seconda!
Come si può coltivare l'Angelica sylvestris?
Crescita spontanea
L’Angelica è una pianta che cresce allo stato selvatico in luoghi umidi con clima freddo e temperato-freddo.
Esposizione adatta
In ambienti ombreggiati
Tipo di coltivazione e terreno adatto per l'Angelica sylvestris
È comunque possibile coltivarla e il periodo adatto è fine inverno-inizio primavera, si parte dal seme e va coltivata su substrati con pH subacido o neutro, dotati di humus e in zone all’ombra. Essendo una pianta che cresce molto alta si consiglia di coltivare in orto e non in un vaso. Fiorisce tra giugno e agosto ed emana un profumo che ricorda l’anice.
Irrigazione
È necessario annaffiare la pianta in modo regolare poiché ha bisogno di un terreno umido, ricco di sostanze organiche. Prima della coltivazione è consigliato concimare l’orto con del letame maturo.
Malattie e parassiti dell'Angelica
I peggior nemici di questa pianta medicinale sono gli afidi e il ragnetto rosso.
Consociazioni
Si sconsiglia di farla crescere vicino a piante della stessa famiglia quali: prezzemolo, aneto, carvi, sedano rapa, carota, cerfoglio, coriandolo, cumino, finocchio, pastinaca, anice.
Moltiplicazione dell'Angelica sylvestris
Può essere moltiplicata per seme:
- i semi vanno messi in serra durante l’inverno e trapiantati in primavera in campo aperto
- le piantine devono essere distanti 60-70 cm, i solchi profondi 5 cm ed in ogni buco è necessario mettere 3-4 semi da ricoprire con terra
- quando le piantine saranno cresciute, eliminare quelle più piccole
Dove si può trovare l'Angelica sylvestris?
È una pianta medicinale utilizzata molto in farmacia ed erboristeria. Si può trovare anche in natura in quanto si tratta di una pianta selvatica, soprattutto in luoghi freschi e umidi, come vicino ai torrenti e nel margine all’ombra dei boschi, fino a oltre 1600 metri d’altezza; è possibile trovarla anche in negozi specializzati come i vivai.
ACQUISTA QUI L'ANGELICA
L'Angelica sylvestris può essere acquistata sottoforma di infuso.
Bibliografia: fonti e note
- “Natural medicine: the genus Angelica” https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15180579/
- “The Phytochemical Profile and Anticancer Activity of Anthemis tinctoria and Angelica sylvestris Used in Estonian Ethnomedicine” https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35406974/
- “Angelica: proprietà, uso e controindicazioni” https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/rimedinaturali/erboristeria/angelica.html#Habitat
- “Antioxidative activity of volatile extracts isolated from Angelica tenuissimae roots, peppermint leaves, pine needles, and sweet flag leaves” https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15884849/