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Appendicite acuta: cause, sintomi e terapie

Appendicite acuta: cause, sintomi e terapie

Cos’è l’appendice?

L’appendice (detta “vermiforme” per la sua forma che rassomiglia ad un vermetto, o “cecale” per la sua posizione di continuità col cieco) è una piccola protuberanza dell’intestino crasso lunga dagli 8 ai 12 cm di media. Generalmente, l’apice di questa protuberanza è libero, svincolato da altre strutture o caratteristiche particolari.
La sua parete, simile a quella dell’intestino, è ricca di tessuto linfoide e follicolare che si sviluppa nell’infanzia, raggiunge la massima espressione nell’adolescenza (ecco perché è in questa fascia di età che vi è maggior probabilità che s’infiammi!) per poi atrofizzarsi durante l’età adulta.

 

… e l’appendicite?

È un’infiammazione acuta della suddetta appendice, ovvero che si sviluppa in tempi solitamente rapidi (qualche ora) e colpisce la parete mucosale della struttura.

Può insorgere a qualunque età, anche se la prevalenza è nella seconda/terza decade di vita, in corrispondenza del momento del suo massimo sviluppo.

 

Quali sono le cause? Eziologia dell’appendicite acuta

L’appendicite acuta è provocata principalmente da un’occlusione/ostruzione dell’orifizio appendicolare che provoca poi l’infezione vera e propria. Rimandiamo all’articolo dedicato per approfondire le cause di questa ostruzione e i passaggi che scatenano l’infezione:

 

La diagnosi di appendicite acuta

La diagnosi di appendicite acuta prevede la valutazione del dolore all’anamnesi, l’esame obiettivo addominale e la prescrizione di esami strumentali e di laboratorio per la conferma del sospetto diagnostico.

 

Diagnosi differenziale dell’appendicite acuta

  • Sciatalgia: in seguito allo schiacciamento o irritazione delle radici nervose a livello L5-S1 si può avere il tipico dolore della sciatica, con origine posteriore ed irradiazione alla parte retrostante del gluteo e della gamba, ma può anche dare il cosiddetto “dolore riferito” – ovvero una manifestazione dolorifica in sede diversa da quella d’insorgenza, come in fossa iliaca destra per l’appunto;
  • Diverticolite acuta: può dare un esordio infettivo/settico della malattia diverticolare acuta simile all’appendicite, quando s’irradia verso destra;
  • Malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn, l’ulcera duodenale, la colecistite acuta o il diverticolo di Meckel possono esordire con un quadro di addome acuto;
  • Malattie ginecologiche: considerando che alcune strutture come le ovaie si trovano proprio in fosse iliaca destra, problematiche come la rottura di una cisti follicolare, endometriosi, gravidanza extra-uterina o infezioni pelviche femminili mimano un’appendicite acuta;
  • Malattie urinarie: calcolosi ureterale (a destra), cistite acuta, pielonefrite acuta;

 

Anatomia patologica dell’appendicite acuta

L’appendice all’esame istologico in corso di infiammazione risulta particolarmente vascolarizzata, coperta da uno strato fibroso. Il lume è occupato (e ostruito) da materiale purulento, mentre successivamente l’intera parete viene infiltrata da tessuto infiammatorio.

 

Complicanze dell’appendicite acuta

Le complicanze sono prevalentemente di natura infettiva. Esse sono associate alla perforazione dell’appendice. Essa si forma perchè le continue secrezioni della mucosa provocano una dilatazione del lume con un aumento di pressione nel viscere. Questo produce una compressione sul circolo venoso parietale ed impedisce al sangue di defluire dall’appendice. All’aumentare della pressione anche l’ingresso del sangue con il circolo arterioso viene compromesso e si forma l’ ischemia – un tipo di danno che può complicarsi in ulcere, penetrazione di batteri e formazione di ascessi.

Possono manifestarsi, in particolare, come:

  • Ascessi periappendicolari, che poi possono localizzarsi in qualsiasi area peritoneale;
  • Fistole, che possono crearsi tra appendice perforata e strutture adiacenti – come l’intestino, la vescica, la vagina o la parete addominale;
  • Pileflebite, ovvero una tromboflebite di rami della vena porta più interni al fegato. Sono secondarie a flebiti delle vene appendicolari drenanti nella mesenterica superiore;
  • Peritonite diffusa, che può evolvere anche in setticemia;
  • Infezione della ferita, la complicanza più frequente nel 25% dei pazienti;

 

Terapia

La terapia dell’appendicite acuta è chirurgica. Inoltre, la rimozione dell’appendice (detta “appendicectomia”) protegge dallo sviluppo di retto colite ulcerosa e previene la complicanza immediata di peritonite. L’operazione in laparoscopia è in genere consigliata e giustificata anche dinnanzi a diagnosi incerta, dando al paziente un rischio minore rispetto a quello potenziale di sviluppare una effettiva perforazione.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

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Fonti e note:

  1. Medicina interna sistematica, Rugarli, 7° edizione;
  2. Harrison principi di medicina interna, vol. 1, Ed. italiana della 18. ed. americana, CEA, 2013;
  3. Chirurgia, Luigi Gallone, Maurizio Galliera, Milano, Casa Editrice Ambrosiana, 2009, VII edizione;
  4. Anatomia Patologica – Patologia d’organo e molecolare, Rubin, II volume, edito Piccin;