L’appendicite ha una potenziale associazione con la temperatura ambientale? Lo scopriamo in questo interessante articolo.
L’appendicite è un’infiammazione dell’appendice
L’appendicite è un’infiammazione acuta dell’appendice, una piccola protuberanza dell’intestino crasso lunga mediamente dagli 8 ai 12 cm.
Tale infiammazione si sviluppa in tempi rapidi e interessa la struttura nella sua parete mucosa.
Si stima che il rischio complessivo di appendicite acuta nel corso della vita sia compreso tra il 7% e 8%. L’appendicite risulta essere di conseguenza uno dei motivi più comuni per un intervento chirurgico d’urgenza.
Negli ultimi decenni gli approcci diagnostici e terapeutici sono stati oggetto di studio e innovazione mentre si sono compiuti pochi progressi sulla comprensione dell’eziologia e dei fattori di rischio dell’appendicite.
Fattori di rischio: quello che sappiamo sulla fisiopatologia dell’appendicite
Sulla patogenesi dell’appendicite c’è ancora oggi molto da chiarire, è però noto che colpisce maggiormente nella fascia d’età compresa tra i 10 ed i 30 anni con una leggera preponderanza negli individui di sesso maschile, con un picco successivo verso l’età avanzata.
Sembra inoltre che una storia familiare di questa condizione e una dieta povera di fibre, con eccessiva assunzione di zucchero e scarso apporto idrico siano fattori predisponenti. Altri fattori di rischio spesso associati all’appendicite sono:
- inquinamento dell’aria
- allergeni
- fumo di sigaretta
- infezioni gastrointestinali.
Tuttavia diversi studi hanno anche correlato l’insorgenza di appendicite all’andamento stagionale [1], rilevandone un aumento durante i mesi estivi.
Lo scopo dello studio: c’è correlazione tra appendicite e temperatura?
Le ragioni addotte per spiegare questo fenomeno chiamano in causa soprattutto l’aumento del rischio di disidratazione e la conseguente stitichezza che aumentano nei mesi estivi, come anche cambiamenti nella dieta e maggiore esposizione a patogeni gastrointestinali.
Tuttavia gli autori sostengono che un limite comune degli studi precedenti sia l’essersi concentrati prettamente sulla stagionalità del fenomeno sottovalutando il ruolo giocato specificatamente dalla temperatura.
Per questa ragione l’obiettivo dello studio è verificare e approfondire se e come l’incidenza dell’appendicite acuta sia correlata all’aumento di temperatura.
Progettazione dello studio e metodi d’indagine
Si tratta di uno studio di coorte condotto negli USA (8).
In totale lo studio ha incluso 700.000 pazienti con appendicite suddivisi per tre livelli di gravità (con peritonite, senza peritonite o altra appendicite) per valutare se fossero associati in maniera particolare alla temperatura e sono stati correlati alle temperature medie dei sette giorni precedenti l’insorgenza dell’appendicite [3,4]. Per l’analisi statistica, consultare [5].
Risultati dello studio: l’appendicite è associata alla temperatura ambientale
- Ha rilevato che ad ogni aumento di temperatura di 5°C è corrisposto un aumento dell’incidenza dell’1,3% quando le temperature erano pari o inferiori a 10,5 °C [6] e un aumento del 2,9% per le temperature superiore a 10,5 °C [7].
- I risultati dello studio hanno suggerito anche che il clima più caldo non era associato a un aumento del rischio per gruppi di età specifici o per uomini o donne distintamente.
Allo stesso modo l’associazione osservata non cambiava molto quando il modello veniva stratificato per gravità della malattia: infatti in tutti e tre i casi considerati il clima più caldo risultava associato a un aumento simile dell’incidenza di appendicite.
I risultati di questo studio di coorte hanno dunque rilevato che l’incidenza dell’appendicite acuta non era solo stagionale ma era anche associata specificamente a temperature più elevate. In particolare in questo modo è stato possibile isolare il ruolo della temperatura da quello degli altri fattori stagionali e dei cambiamenti comportamentali legati alla stagione calda.
Conclusioni: la temperatura elevata aumenta il rischio di appendicite acuta
Sebbene gli autori ammettano che lo studio presenti alcuni limiti – primo fra tutti l’impossibilità di rilevare i livelli di esposizione personale alla temperatura dell’aria esterna o l’accesso all’aria condizionata dei partecipanti – i suoi risultati possono contribuire a fare luce sui fattori di rischio dell’appendicite.
Se è chiaro che il rischio di appendicite acuta sia sicuramente multifattoriale, è opportuno che l’aumento di temperatura sia tenuto in considerazione negli studi futuri che si occuperanno di approfondire le cause alla base della sua insorgenza.
Fonti:
ARTICOLO ORIGINALE: Simmering JE, Polgreen LA, Talan DA, Cavanaugh JE, Polgreen PM. Association of Appendicitis Incidence With Warmer Weather Independent of Season. JAMA Netw Open. 2022;5(10):e2234269. doi:10.1001/jamanetworkopen.2022.34269
[1] York TJ. Seasonal and climatic variation in the incidence of adult acute appendicitis: a seven year longitudinal analysis. BMC Emerg Med. 2020;20(1):24. doi:10.1186/s12873-020-00321-2PubMedGoogle ScholarCrossref;
Reinisch A, Heil J, Woeste G, Bechstein W, Liese J. The meteorological influence on seasonal alterations in the course of acute appendicitis. J Surg Res. 2017;217:137-143. doi:10.1016/j.jss.2017.05.015PubMedGoogle ScholarCrossref;
Sato Y, Kojimahara N, Kiyohara K, Endo M, Yamaguchi N; Appendicitis Study Group of Mobi-Kids Japan. Association between climatic elements and acute appendicitis in Japan. J Surg Res. 2017;211:64-69. doi:10.1016/j.jss.2016.11.064PubMedGoogle ScholarCrossref;
Karanikolić A, Karanikolić V, Djordjević L, Pešić I. Correlation between the season, temperature and atmospheric pressure with incidence and pathogenesis of acute appendicitis. Srp Arh Celok Lek. 2016;144(7-8):402-407. doi:10.2298/SARH1608402KPubMedGoogle ScholarCrossref.
[2] Sono due database contenenti dati sugli indennizzi assicurativi per gli iscritti a vari piani assicurativi degli Stati Uniti.
[3] reperiti presso l’Integrated Surface Database; u lPubblicato dal National Centers for Environmental Information, parte della National Oceanic and Atmospheric Administration. La temperatura di una certa MSA (area statistica metropolitana) è stata calcolata come temperatura media utilizzando la lettura di tutte le stazioni meteorologiche entro 100 km dal centro dell’MSA.
[4] Da un punto di vista tecnico, la temperatura è stata valutata come funzione spline utilizzando l’ R Foundation for Statistical Computing.
[5] Per condurre le analisi statistiche sono stati creati una serie di modelli statistici utilizzando l’R Foundation for Statistical Computing (versione 4.0.4) e la soglia di significatività è stata fissata allo 0,05. In primo luogo è stato applicato un modello lineare generalizzato a effetti fissi senza punto di variazione e si è ottenuta una variazione del tutto lineare nell’incidenza logaritmica con la temperatura. Successivamente il modello lineare generalizzato è stato adattato a un modello lineare a tratti con ogni 0,56° C di temperatura come punto di interruzione. Per isolare ulteriormente il ruolo della temperatura, è stato costruito un modello di stima in cui la temperatura osservata è stata sostituita con la temperatura prevista, determinata adattando una serie di modelli di regressione.
[6] Rapporto del tasso di incidenza [IRR], 1,01; IC al 95%, 1,01-1,02.
[7] IRR, 1,03; IC 95%, 1,03-1,03.
(8) i cui dati sono stati estrapolati dal MarketScan Commercial Claims and Encounters Database e dal Medicare Supplemental and Coordination of Benefits Database (IBM Corp) [2] dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2017.