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Secondo questo studio sembrerebbe che la caffeina non influisca sulla qualità del sonno e faciliti l’effettuazione di un maggior numero di passi giornaliero, riducendo il rischio di eventi avversi cardiovascolari come le aritmie.
Effetti della caffeina sulla salute: aritmie e qualità del sonno
Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. Basti pensare che, nei soli Stati Uniti, il caffè è la seconda bevanda più assunta dopo l’acqua e 2 persone su 3 la utilizzano ogni singolo giorno.
Il consumo di caffè appare significativamente più alto nei Paesi europei dove, in media, il Nord Europa guida la classifica con Svezia e Finlandia, che arrivano a lambire un consumo pro capite di 9-10 kg all’anno.
Negli anni varie voci si sono rincorse sull’effetto della caffeina sulla salute dell’organismo, frammentando la comunità scientifica in coloro che ritenevano la bevanda piuttosto dannosa per la salute e in altri scienziati che ne supportavano i maggiori benefici.
Vari studi autorevoli hanno però messo in luce come il consumo di moderate quantità di caffeina giornaliere rechi in realtà dei vistosi vantaggi per la salute, come la minore probabilità di sviluppare diabete mellito di tipo 2, ipertensione e tumori del fegato.
Non è stato invece descritto con chiarezza il ruolo dell’assunzione regolare di caffè sulla possibile genesi di aritmie e sulla qualità del sonno e finora nessuno studio ha avanzato prove efficaci a riguardo.
Approfondimento: il caffè
Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo, con una lunghissima storia alle spalle. Sin dai suoi primi utilizzi ha affascinato le persone con il suo aroma inconfondibile e i suoi effetti stimolanti. Ma cosa c’è dietro questa bevanda così popolare?
In questo articolo ne esploreremo gli aspetti chiave: la sua origine, la composizione nutrizionale, i benefici per la salute, ma anche le possibili controindicazioni e i limiti di consumo. Scopriremo in che modo influenza il nostro corpo e forniremo consigli su come gustarlo in maniera responsabile per un benessere ottimale.
Approfondimento: la caffeina
La caffeina è una sostanza chimica naturale e psicoattiva tra le più consumate al mondo. Appartenente alla famiglia delle metilxantine, è classificata come stimolante del sistema nervoso centrale e si presenta come una polvere bianca amara, facilmente solubile in acqua. È presente in diverse piante, principalmente nei semi e nelle foglie, e si trova in bevande come caffè, il tè derivato dalla Camellia sinensis, e nelle bibite energetiche, che spesso contengono la versione sintetica, aggiunta per migliorare le prestazioni e la vigilanza.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio osservazionale prospettico multicentrico.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di soggetti: Persone con più di 18 anni, consumatori di caffè almeno una volta all’anno e utilizzatori di smartphone.
Progettazione
Lo studio CRAVE (Coffee and Real-time Atrial and Ventricular Ectopy) è stato designato selezionando e reclutando 100 adulti che hanno dichiarato:
- di assumere caffè con caffeina almeno una volta l’anno.
- Di essere in grado di utilizzare un’app apposita per smartphone, denominata Eureka.
- Di essere disposti ad astenersi dal consumo di caffè con caffeina almeno per due giorni consecutivi durante lo studio.
Sono stati esclusi i soggetti con pregresse problematiche cardiache come fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca e portatori di pacemaker.
Tutti i partecipanti sono dunque stati suddivisi in due gruppi:
- il primo gruppo ha assunto regolarmente caffè con caffeina ogni giorno per 14 giorni.
- Il secondo gruppo ha ricevuto istruzioni a sospendere l’assunzione di caffè con caffeina per almeno due giorni consecutivi sul totale delle due settimane della sperimentazione.
Successivamente a tutti i partecipanti è stato applicato:
- un cerotto toracico di monitoraggio ECG.
- Un accelerometro da polso.
- Un monitor continuo del glucosio.
I 100 soggetti hanno quindi utilizzato un’app per smartphone (Eureka) per il tracciamento della geolocalizzazione e hanno ricevuto istruzioni sull’assunzione o sulla sospensione di caffeina per 14 giorni totali.
Risultati
I risultati dell’osservazione nel periodo di prova di due settimane hanno messo in luce che:
- il consumo di caffè con caffeina non ha portato a contrazioni atriali premature giornaliere maggiori rispetto a chi ne ha sospeso l’utilizzo.
- La regolare assunzione di caffè con caffeina ha condotto a un maggior numero di contrazioni ventricolari premature rispetto ai soggetti non utilizzatori. Il rischio sarebbe maggiorato di 1 una volta e mezzo, ma la correlazione è da chiarire meglio.
- Il consumo di caffè con caffeina ha portato all’effettuazione di circa 1000 passi in più al giorno rispetto a chi non l’ha assunto.
- I soggetti che hanno assunto il caffè con caffeina regolarmente non hanno riportato differenze significative rispetto a chi ne ha sospeso l’utilizzo relativamente alla qualità del sonno e alla glicemia.
Conclusioni
Il consumo giornaliero e regolare di caffè con caffeina porta a dei significativi benefici per la salute, già riconosciuti scientificamente.
In questo studio, sebbene condotto su un numero contenuto di partecipanti e senza la modalità in cieco, ha evidenziato come la caffeina rechi un maggior numero di contrazioni ventricolari premature, ma gli effetti di questa associazione sono da chiarire.
Per la maggiore propensione all’attività fisica, pare anche che la caffeina faciliti l’effettuazione di un maggior numero di passi giornaliero, riducendo dunque il rischio di eventi avversi cardiovascolari.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Marcus GM, Rosenthal DG, Nah et al. Acute effects of coffee consumption on health among ambulatory adults. New England Journal of Medicine. 2023;388(12):1092–100.
[1] Coffee-Rank. World Coffee Consumption Statistics. 2022
[2] Harvard T.H. Chan. School of Public Health. Is coffee good or bad for your health?. 2021.
[3] Hou C, Zeng Y, Chen W, Han X et al. Medical conditions associated with coffee consumption: Disease-trajectory and comorbidity network analyses of a prospective cohort study in UK Biobank. Am J Clin Nutr. 2022 Sep 2;116(3):730-740.