Carcinoma colon-rettale, cause e fattori di rischio

Carcinoma colon-rettale: cause e fattori di rischio

Indice

Nella nostra società l’adenocarcinoma colorettale è la causa di morte più frequente per tumori che non siano coinvolti con il consumo di tabacco.

Cause e origini

I fattori eziologici prevedono l’insorgenza del carcinoma prevalentemente su adenomi pre-esistenti, ma è ormai appurato il ruolo causativo dei fattori ambientali – ovvero del luogo in cui si vive – data l’alta incidenza del carcinoma colon-rettale nei paesi industrializzati. 

Tuttavia, altri fattori che contribuiscono a causarlo possono essere: 

  • Una dieta ricca di grassi, poiché questi stimolano maggiormente gli acidi biliari, i quali incrementano la tumorigenicità di alcuni composti predisposti alla trasformazione neoplastica ;
  • Una dieta povera di fibre e vitamina A;
  • Zone geografiche caratterizzate da bassi livelli di selenio nel suolo o nelle piante: alti livelli di Selenio sembrano protettivi nei confronti del CCR poichè esso è contenuto negli enzimi anti-ossidanti;
  • Batteri anaerobi che sono stati trovati nelle feci di persone ad alto rischio di sviluppo CCR.

Fattori di rischio per il Carcinoma colon-rettale

  • Età, il più rilevante. Il rischio di CCR è basso sotto i 40 anni, aumenta in modo lineare durante la quinta decade di vita, per poi raddoppiare ogni 10 anni 
  • Malattie infiammatorie croniche come il Morbo di Crohn o la Rettocolite Ulcerosa
  • Fattori genetici, in particolare se si ha un parente di I o II grado affetto da tale patologia il rischio di sviluppare CCR aumenta del 20% 
  • Precedente carcinoma del colon-retto, già trattato e risolto.

Caratteristiche cliniche

Il carcinoma del colon e del retto in fase iniziale è silente, mentre comincia a dare qualche manifestazione man mano che cresce. La neoplasia causa microerosioni, stillicidio ematico o perdite ematiche più consistenti se sono presenti lesioni più distali, cioè più vicine all’ano. (1)

In caso di cancro al colon di sinistra, si può presentare occlusione (dolori addominali e alterazioni dell’alvo) poiché il lume è più ristretto, mentre le neoplasie destre danno una sintomatologia più tardiva.  

Se la diffusione del cancro si espande a tutto il cavo addominale, può causare ostruzione del piccolo intestino e/o ascite maligna (2).

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Screening per carcinoma colon-rettale

Tenendo conto che questo tipo di cancro si sviluppa molto lentamente e dà sintomi in maniera tardiva, dunque quando può essere troppo tardi per intervenire, lo screening è cruciale. 

In particolare, la ricerca del sangue occulto delle feci (Sangue Occulto Fecale) si è dimostrata molto efficace nell’identificare precocemente lo sviluppo del carcinoma del colon-retto. L’esecuzione dell’esame avviene ogni due anni agli individui tra i 50 e i 70 anni. In caso di positività, si procede con una colonscopia la quale, se effettuata periodicamente (a prescindere dalla presenza di eventuale sangue occulto fecale) incrementa le possibilità di individuare lesioni neoplastiche in stato precoce come polipi (3) o adenomi (4), nonché di rimuoverli.

Trattamento

La resezione chirurgica è l’unico trattamento curativo del Cancro del colon e del retto. 

In particolare, i piccoli polipi possono essere rimossi endoscopicamente, mentre lesioni più grandi richiedono una resezione segmentale.

Bibliografia: fonti e note

  1. Con il termine stillicidio ematico, chiamato anche spotting, si indica una piccola e continua perdita interna di sangue ad esempio dall’apparato gastrointestinale o genitourinario.” (“ Concise Dictionary of Modern Medicine”, Joseph C. Segen, New York, McGraw-Hill, 2006) 
  2.  Per ascite si intende la raccolta di liquido nella cavità peritoneale
  3. Con “polipo”, in medicina, ci si riferisce a una qualsiasi crescita sporgente dalla parete di una cavità rivestita da una membrana mucosa. Un polipo può avere una base ampia, nel qual caso è detto sessile; oppure può essere un polipo peduncolato, cioè uno con un collo lungo e stretto. La superficie di un polipo può essere liscia, irregolare o multilobulare.
  4.  Proprio come “adenoma” designa un tumore benigno di origine epiteliale che assume una struttura simile a una ghiandola, così “adenocarcinoma” indica un tumore epiteliale maligno con un modello di crescita simile. 
  5. Cancer Fact&Figures, Atlanta: American Cancer Society, 2009
  6. Piano nazionale linee guida (Pnlg) dall’Agenzia regionale per i servizi sanitari
  7. Medicina interna sistematica, C. Rugarli, 7° edizione 
  8. Harrison principi di medicina interna, vol. 1, Ed. italiana della 18. ed. americana, CEA, 2013
  9. Chirurgia, Luigi Gallone, Maurizio Galliera, Milano, Casa Editrice Ambrosiana, 2009, VII edizione 
  10. Anatomia Patologica – Patologia d’organo e molecolare, Rubin, II volume, edito Piccin