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La cellulite è una condizione comune che affligge principalmente donne di età superiore ai 25 anni, ma può interessare individui di entrambi i sessi e di tutte le età. Viene erroneamente associata a un semplice inestetismo cutaneo (la cosiddetta “pelle a buccia di arancia”), ma si tratta di un’autentica patologia provocata dal malfunzionamento del sistema linfatico e vascolare.
In questo articolo esploreremo in dettaglio le caratteristiche della cellulite, le cause della sua insorgenza e l’influenza di fattori come la genetica, l’alimentazione, lo stile di vita e l’attività fisica. Inoltre esamineremo le diverse opzioni di terapia disponibili, dalle tecniche di prevenzione ai trattamenti più complessi.
Cos'è la cellulite?
La cellulite è una patologia che provoca l’accumulo di depositi di grasso sottocutaneo in aree specifiche del corpo, in particolare nelle cosce, nei glutei, nell’addome e nelle braccia. Questo fenomeno crea delle irregolarità sulla superficie della pelle, conferendole l’aspetto caratteristico a “buccia d’arancia”.
A livello fisiologico la cellulite è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l’accumulo di liquidi, l’infiammazione e la microcircolazione compromessa all’interno del tessuto adiposo.
Tuttavia è importante notare che questa patologia non è necessariamente legata all’obesità. Anche persone con una buona forma fisica possono sviluppare cellulite, sebbene fattori come la genetica, lo stile di vita sedentario, l’alimentazione poco salutare, gli squilibri ormonali e l’età possano aumentarne il rischio.
Quanto è frequente la cellulite? Epidemiologia
La cellulite è una condizione comune che può interessare persone di entrambi i sessi e di tutte le età, anche se colpisce per la maggior parte donne adulte. Si stima infatti che circa l’80-90% delle donne sperimenti questa condizione a un certo punto della propria vita.
La prevalenza può variare a seconda di fattori come l’età, l’etnia, l’indice di massa corporea (BMI) e l’ereditarietà. Le donne infatti hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia a causa delle differenze nella struttura e nella distribuzione del tessuto adiposo, nonché degli effetti degli ormoni femminili come gli estrogeni.
Inoltre è stato osservato che le donne di origine caucasica presentano una maggiore prevalenza di cellulite rispetto alle donne di etnia asiatica o afrodiscendente. Tuttavia l’incidenza della malattia varia considerevolmente tra gli individui all’interno di ciascun gruppo.
Quali sono le cause della cellulite? Eziologia
Le cause esatte della cellulite non sono completamente comprese, ma si pensa che diversi fattori possano contribuire alla sua formazione, ovvero:
- Struttura del tessuto connettivo: svolge un ruolo fondamentale nella formazione della cellulite. I setti fibrosi, che collegano la pelle ai muscoli sottostanti, tendono a irrigidirsi e tirare la pelle verso il basso quando si accumula il grasso, creando così le fossette e le irregolarità tipiche di questa condizione.
- Depositi di grasso: uno dei fattori chiave nella formazione degli inestetismi. Quando le cellule adipose aumentano di dimensione, possono spingere verso l’alto la pelle, mentre i setti fibrosi limitano la loro espansione, creando le irregolarità caratteristiche.
- Genetica: la predisposizione genetica sembra svolgere un ruolo significativo nello sviluppo di questa patologia. Alcune persone possono ereditare una struttura del tessuto connettivo che favorisce la formazione delle fossette e delle irregolarità cutanee associate alla condizione.
- Ormoni: in particolare gli estrogeni possono influenzare lo sviluppo di cellulite. Si ritiene infatti che questi ultimi abbiano un impatto sulla distribuzione del tessuto adiposo, sulla circolazione sanguigna e sulla funzione del tessuto connettivo.
- Stile di vita e fattori ambientali: uno stile di vita sedentario, la cattiva alimentazione, l’uso di tabacco e l’eccessivo consumo di alcol possono influire sulla funzionalità della microcircolazione.
- Fattori vascolari e linfatici: una cattiva circolazione può compromettere il drenaggio dei liquidi e delle tossine, contribuendo alla ritenzione idrica e alla comparsa del tipico inestetismo della malattia.
Sintomi della cellulite
- Irregolarità cutanee: si manifesta con l’aspetto di fossette o avvallamenti sulla pelle, provocando la cosiddetta struttura a “buccia d’arancia” o a “mattone”. Queste irregolarità possono essere visibili o palpabili e si sviluppano solitamente nelle cosce, nei glutei, nell’addome e nelle braccia.
- Alterazioni della pelle: la pelle affetta da cellulite può apparire sottile, opaca o disidratata.
- Dolore o sensibilità: alcune persone possono sperimentare dolore o maggiore sensibilità nella zona interessata.
- Cambiamenti nella circolazione: la malattia può influire sulla circolazione sanguigna e linfatica nella zona interessata, causando una sensazione di pesantezza o gonfiore, nonché una ridotta elasticità della pelle.
Diagnosi di cellulite
La diagnosi di cellulite può essere effettuata principalmente attraverso l’esame clinico visivo e tattile. I medici valutano l’aspetto della pelle nelle aree colpite, cercando le tipiche irregolarità cutanee di questa condizione. Non sono necessari esami di laboratorio o di imaging.
Vediamo quindi quali sono le principali fasi diagnostiche.
Anamnesi
Durante l’anamnesi il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica e personale del paziente, al fine di ottenere una comprensione più approfondita della sua condizione e valutare eventuali fattori di rischio o cause scatenanti.
Durante il colloquio possono essere discussi i seguenti punti:
- Sintomi: il medico chiederà al paziente di descrivere i sintomi che sta sperimentando, come la presenza di irregolarità cutanee, dolore o sensibilità nella zona interessata.
- Storia medica: sarà importante fornire informazioni sulle condizioni mediche passate o presenti, come problemi circolatori, malattie della pelle, disturbi ormonali o altre patologie che potrebbero influenzare la formazione della cellulite.
- Storia familiare: il medico può chiedere se altri membri della famiglia hanno avuto problemi di cellulite, poiché ciò potrebbe indicare una predisposizione genetica.
- Stile di vita: verranno discussi l’alimentazione, l’attività fisica, l’uso di tabacco, l’assunzione di alcol e altri fattori dello stile di vita che potrebbero contribuire alla comparsa della malattia.
- Terapie precedenti: qualora il paziente avesse già cercato trattamenti o terapie per la cellulite in passato, sarà importante discutere l’efficacia di tali approcci.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo per la cellulite viene svolto valutando scrupolosamente l’aspetto della pelle nelle aree colpite.
I passaggi di questa fase diagnostica prevedono:
- Ispezione: il medico osserva attentamente la pelle cercando segni di irregolarità, avvallamenti o fossette.
- Palpazione: viene eseguita la palpazione delle zone interessate per valutare la consistenza della pelle e rilevare eventuali noduli o aree dolorose.
- Localizzazione: il medico identifica le aree specifiche del corpo in cui è presente questa condizione, come cosce, glutei, addome o braccia.
- Grado di cellulite: utilizzando una scala di classificazione comune, come quella di Nürnberger-Müller, il medico valuterà l’estensione e la gravità della cellulite.
- Segni di infiammazione: verranno individuati eventuali segni di infiammazione per escludere altre condizioni.
Diagnosi differenziale della cellulite
La diagnosi differenziale è un processo mediante il quale il medico esamina e confronta i sintomi del paziente per distinguere la cellulite da altre condizioni che possono manifestarsi in modo simile.
Alcune di quelle considerate sono:
- Infezioni cutanee batteriche: patologie come l’impetigine, l’erisipela o l’ascesso cutaneo possono presentare arrossamento, gonfiore e dolore. Tuttavia queste infezioni spesso hanno un’area di coinvolgimento più definita e sono accompagnate da pus o febbre.
- Trombosi venosa profonda (TVP): un coagulo di sangue che si forma all’interno di una vena profonda. Può causare gonfiore, dolore e arrossamento dell’area interessata. Tuttavia coinvolge un’area specifica lungo il percorso della vena e può essere associata a febbre o dispnea.
- Lipedema: il lipedema è una condizione caratterizzata dall’accumulo anormale di grasso nelle gambe e talvolta nelle braccia. Può essere confuso con la cellulite a causa dell’aspetto delle irregolarità cutanee, ma tende a colpire entrambi i lati del corpo in modo simmetrico e non è causato da una disfunzione del tessuto connettivo.
- Edema: un accumulo di liquidi nei tessuti che può causare gonfiore e avvallamenti cutanei, che tuttavia possono essere presenti in altre parti del corpo oltre a quelle tipiche della cellulite. In genere è presente il segno della fovea.
- Fibrosi edematosa: caratterizzata dalla presenza di noduli adiposi dolorosi e irregolarità cutanee, simili alla cellulite. Tuttavia si verifica spesso in modo simmetrico su entrambi i lati del corpo e può essere associata a sintomi sistemici come dolore diffuso e affaticamento.
Trattamenti per la cellulite
Il trattamento della cellulite può includere una combinazione di approcci terapeutici, quali cambiamenti dello stile di vita, terapie topiche e interventi medici, estetici o chirurgici, a seconda della gravità e delle preferenze del paziente.
Ozonoterapia per la cellulite
Secondo diversi studi l’ozonoterapia è uno dei trattamenti più efficaci per combattere la cellulite, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie dell’ozono(O3).
Terapia topica
La procedura consiste nel posizionamento di O3 nel tessuto sottocutaneo tramite iniezionilocali nell’area interessata dalla malattia. La maggior parte dei pazienti sperimenta benefici evidenti fin dalle prime sedute, tra cui:
- microcircolazione migliorata, attraverso la maggiore ossigenazione dei tessuti;
- rimozione degli acidi grassi accumulati nelle cellule adipose, grazie alla proprietà dell’ozono di scindere i grassi;
- riduzione della percezione di affaticamento alle gambe;
- tono della pelle più salutare;
- eliminazione graduale dell’inestetismo cutaneo tipico della condizione.
Terapia endovenosa
Poiché la cellulite è una malattia generalizzata del microcircolo vascolare e del sistema linfatico, può giovarsi di un trattamento con ozono anche per via generale, la cosiddetta Grande Auto-Emoterapia.
In questo caso si preleva una certa quantità di sangue, si miscela con l’ozono e poi si reintroduce come una normale trasfusione di sangue. I vantaggi dell’ozonoterapia in questo caso si diffondono a tutte le zone interessate da problemi del microcircolo, anche quelle dove la cellulite risulta meno evidente. Perciò questa forma di terapia è molto utile nel miglioramento a lungo termine e nella prevenzione della diffusione degli inestetismi in altre zone del corpo.
L’ozonoterapia è caratterizzato come trattamento non invasivo e studi a lungo termine hanno dimostrato l’assenza di effetti collaterali e complicanze.
Trattamento farmacologico
Il trattamento farmacologico può essere utilizzato come parte di un approccio combinato per ridurre l’aspetto delle irregolarità cutanee e migliorare la texture della pelle.
Alcuni farmaci utilizzati nel trattamento della cellulite includono:
- Farmaci vasodilatatori: favoriscono la circolazione sanguigna e linfatica nelle aree colpite dalla malattia. Questo può aiutare a ridurre il gonfiore e migliorare l’aspetto della pelle.
- Farmaci lipolitici: alcuni farmaci lipolitici, come la L-carnitina o gli inibitori della fosfodiesterasi, possono essere utilizzati per favorire la scomposizione dei depositi di grasso nelle aree colpite dalla malattia. Vengono somministrati per via orale o tramite iniezioni locali.
- Farmaci antinfiammatori: se la cellulite è associata a un’infiammazione significativa, possono essere prescritti farmaci cortisonici o antinfiammatori non steroidei (FANS).
È importante notare che l’efficacia dei trattamenti farmacologici per la cellulite può variare da persona a persona e i risultati possono richiedere tempo per diventare evidenti.
Terapia topica
Le terapie topiche rappresentano un’opzione di trattamento comune per la cellulite e coinvolgono l’applicazione di prodotti cosmetici direttamente sulla pelle delle aree interessate.
Alcuni esempi includono:
- Creme o gel anticellulite: contengono ingredienti attivi come la caffeina, la carnitina, il retinolo o l’estratto di alga marina, che si ritiene aiutino a migliorare la circolazione, stimolare il metabolismo dei grassi e favorire il rassodamento della pelle.
- Lozioni idratanti o oli: l’idratazione può contribuire a migliorare l’aspetto generale e la consistenza della pelle colpita dalla cellulite.
- Scrub o esfolianti: possono essere utilizzati per esfoliare la pelle e rimuovere le cellule morte, migliorandone l’aspetto generale. Tuttavia l’effetto è temporaneo.
È importante tener presente che le terapie topiche da sole potrebbero non essere sufficienti per ottenere risultati significativi nella riduzione dell’aspetto della cellulite. Si consiglia di combinarle con altri tipi di trattamento.
Trattamento estetico
I trattamenti estetici per la cellulite sono opzioni non invasive, eseguibili presso cliniche specializzate o da professionisti qualificati.
Tra i principali troviamo:
- Massaggi terapeutici: possono contribuire a migliorare la circolazione sanguigna e linfatica nelle aree colpite. Riducono il gonfiore, migliorano il drenaggio dei liquidi e favoriscono il rassodamento della pelle.
- Terapia a onde d’urto: utilizza onde acustiche ad alta intensità per stimolare il tessuto sottocutaneo e promuovere la riduzione delle irregolarità. Questo trattamento può contribuire a migliorare l’aspetto della cellulite e favorire la produzione di nuovo collagene.
- Radiofrequenza: impiega onde elettromagnetiche per riscaldare il tessuto sottocutaneo, così da stimolare la produzione di collagene, migliorare l’elasticità della pelle e ridurre l’aspetto delle tipiche fossette.
- Criolipolisi: utilizza il freddo controllato per indurre la morte delle cellule adipose nella zona trattata. Può aiutare a ridurre il volume di grasso nelle aree colpite e migliorare la silhouette.
- Laser a bassa intensità: può stimolare la microcircolazione sanguigna e linfatica, favorendo la riduzione dell’infiammazione.
- Mesoterapia: prevede l’iniezione di sostanze nutritive, enzimi o farmaci nella zona interessata. Questo trattamento può favorire la riduzione del grasso e migliorare l’elasticità della pelle.
I trattamenti estetici possono richiedere più sedute per ottenere risultati significativi.
Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico, in quanto opzione invasiva, viene solitamente considerato solo per casi gravi o persistenti di cellulite che non hanno risposto efficacemente ad altre terapie.
Alcuni dei più utilizzati prevedono:
- Liposuzione: un intervento che aspira il grasso in eccesso dalle aree colpite, riducendone il volume e migliorando l’aspetto generale delle zone trattate. Tuttavia la liposuzione può non risolvere il problema alla base dell’insorgenza della malattia.
- Subcisione: una procedura che rompe le fibre connettive sottocutanee responsabili delle irregolarità. Durante l’intervento, uno strumento apposito viene inserito sotto la pelle per liberare le fibre e migliorare la superficie cutanea.
- Innesti di grasso: noto anche come lipofilling, prevede il prelievo di tessuto adiposo da una parte del corpo per poi reinserirlo nelle aree colpite dalla cellulite. Questo può contribuire a migliorare il volume e l’aspetto della pelle.
Queste procedure possono comportare rischi e complicanze, come ematomi, infezioni, cicatrici o risultati non soddisfacenti.
Cambiamento stile di vita
Il cambiamento dello stile di vita può giocare un ruolo significativo nel miglioramento dell’aspetto della cellulite e nella promozione di una pelle più sana.
Alcuni dei suggerimenti comprendono:
- Alimentazione equilibrata: seguire una dieta sana può favorire la perdita di peso e ridurre l’accumulo di grasso. È consigliato optare per una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, evitando cibi processati, zuccheri raffinati e grassi saturi.
- Idratazione adeguata: bere acqua a sufficienza aiuta a mantenere la pelle idratata e favorisce una migliore elasticità. Si consiglia di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno e di limitare il consumo di bevande zuccherate o alcoliche.
- Attività fisica regolare: può contribuire a bruciare il grasso corporeo, tonificare i muscoli e migliorare la circolazione sanguigna. È importante scegliere attività che coinvolgono il movimento delle gambe e dei glutei, come la corsa, il nuoto, il ciclismo o l’aerobica.
- Riduzione dello stress: lo stress cronico può influire negativamente sulla circolazione sanguigna e sulla salute della pelle. Attività come la meditazione, lo yoga e la respirazione profonda sono consigliate.
- Evitare il fumo di tabacco: danneggia la circolazione sanguigna e la salute della pelle.
- Mantenere un peso sano: può ridurre l’accumulo di grasso e migliorare l’aspetto della cellulite.
Cellulite: informazioni da ricordare
La cellulite è una malattia comune che colpisce il tessuto adiposo sottocutaneo, conferendo alla pelle la caratteristica texture “a buccia d’arancia”.
Si manifesta in particolare nelle aree delle cosce, dei glutei e dell’addome.
Può essere influenzata da diversi fattori, tra cui predisposizione genetica, squilibri ormonali, stile di vita sedentario, dieta poco salutare e accumulo di grasso corporeo.
Sebbene sia difficile da eliminare completamente, esistono varie opzioni di trattamento disponibili per migliorare l’aspetto della pelle e ridurre le irregolarità cutanee, tra cui terapie topiche, trattamenti medici ed estetici e, in casi selezionati, interventi chirurgici.
Oltre ai trattamenti specifici, l’adozione di uno stile di vita sano può contribuire a ridurre l’aspetto della cellulite. Mantenere una dieta equilibrata, praticare attività fisica regolare, bere abbondante acqua e ridurre lo stress possono favorire una pelle più sana e un ripristino della microcircolazione.