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Secondo questo studio, l’applicazione di un programma di sorveglianza da remoto dei pazienti di chirurgia vascolare potrebbe produrre diversi vantaggi e benefici.
Chirurgia vascolare e sorveglianza da remoto
Il progredire della tecnologia e delle conoscenze in campo medico ha fatto sì che negli ultimi anni stia prendendo piede il concetto di sorveglianza da remoto dei pazienti.
La sorveglianza da remoto rappresenta un aspetto interessante della telemedicina1, grazie al quale l’équipe sanitaria può fornire un’assistenza di qualità al paziente. Grazie a questo sistema i medici vengono informati in tempo reale su una moltitudine di parametri fisiologici, grazie ad appositi dispositivi di monitoraggio.
I programmi di sorveglianza da remoto acquisiscono particolare rilevanza in campo perioperatorio, dove il paziente ha bisogno di essere adeguatamente monitorato prima, durante e dopo l’intervento. In questo senso i medici si servono spesso di monitor di sorveglianza per intervenire tempestivamente in caso di bisogno in tutti quei pazienti che hanno affrontato un’operazione ad alto rischio e si trovano in regime di ricovero.
In particolar modo in Australia si è avuto modo di sperimentare un programma di monitoraggio da remoto per i pazienti sottoposti a operazioni di chirurgia vascolare, che ha sostituito il classico follow-up. Questa sperimentazione potrebbe incoraggiare altri sistemi sanitari a testarla nelle proprie strutture ospedaliere.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio osservazionale retrospettivo.
- Luogo: Australia.
- Tipo di pazienti: Soggetti sottoposti a interventi di chirurgia vascolare, del tipo open o del tipo endovascolare.
Scopo dello studio: l'introduzione di un programma di sorveglianza da remoto può apportare dei benefici per i pazienti di chirurgia vascolare?
Gli autori di questo studio, raccogliendo e interpretando i dati relativi al programma di monitoraggio da remoto dei pazienti di chirurgia vascolare di vari distretti ospedalieri, hanno tentato di comprendere se questo sistema avesse potuto apportare dei vantaggi rispetto al classico follow-up ambulatoriale.
Progettazione e risultati
Lo studio in esame ha analizzato retrospettivamente i dati clinici di più di 1.250 pazienti, con età media di 72 anni. Tutti i pazienti afferivano da vari centri ospedalieri australiani e sono stati tutti sottoposti a operazioni di chirurgia vascolare.
Gli interventi più eseguiti sono stati effettuati sul distretto aorto-iliaco e sugli arti inferiori, ricorrendo a tecniche chirurgiche di natura open oppure endovascolare, come l’EVAR.
Per 5 anni tutti questi pazienti, invece di recarsi alla consueta visita ambulatoriale di follow-up, hanno effettuato degli esami di imaging presso la struttura più vicina alla propria abitazione. I referti sono dunque stati trasmessi all’équipe sanitaria, che ha provveduto a interpretarli da remoto.
I risultati di questi 5 anni di effettuazione del programma di monitoraggio hanno fatto emergere che:
- Si sono risparmiate più di 900 ore di consulenza ambulatoriale, le quali sono state destinate a casi più urgenti o a visite preoperatorie.
- Le strutture sanitarie hanno risparmiato più di 1,5 milioni di dollari, circa 300.000 dollari ogni anno. Ogni paziente ha invece evitato di viaggiare per 200 km di media, risparmiando sul carburante e impattando meno sull’ambiente.
- Di tutte le patologie residue riscontrate dal programma di monitoraggio da remoto, solo il 10% ha richiesto un intervento diretto da parte dei medici.
Conclusioni
Il presente studio ha dimostrato che l’applicazione su larga scala di un programma di sorveglianza da remoto dei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia vascolare produce netti vantaggi e benefici.
I benefici sono sia a carico dei centri sanitari, i quali risparmiano sulle ore di consulenza ambulatoriale, sia un vantaggio per i pazienti stessi, i quali evitano viaggi per spostarsi e risparmiano tempo e carburante.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Peres P, Lupson M, Dawson J. The benefits of a centralized remote surveillance program for Vascular patients. Journal of Vascular Surgery. 2023;77(3):913–21.
[1] Safavi KC, Driscoll W, Wiener-Kronish JP. Remote Surveillance Technologies: Realizing the Aim of Right Patient, Right Data, Right Time. Anesth Analg. 2019 Sep;129(3):726-734.
Nota 1. La telemedicina è un termine che indica la pratica medica in cui i medici utilizzano la tecnologia delle comunicazioni. Ad esempio videochiamate, messaggistica istantanea e altre forme di comunicazione a distanza, per fornire cure mediche ai pazienti senza la necessità di un incontro fisico diretto. In pratica la telemedicina consente ai medici di valutare, diagnosticare e trattare i pazienti utilizzando strumenti digitali per la comunicazione e lo scambio di informazioni mediche.