Cicuta maggiore, pianta medicinale

Cicuta maggiore: caratteristiche e proprietà medicinali

Cicuta maggiore come pianta medicinale: caratteristiche e proprietà

La cicuta maggiore è una pianta medicinale che corrisponde al nome ufficiale di Conium Maculatum L.

È una pianta erbacea biennale della famiglia delle Apiaceae, originaria dell’Europa, conosciuta per essere la pianta con la quale fu eseguita la condanna a morte del filosofo Socrate.

Il nome cicuta probabilmente deriva dal greco conáo, che significa “ruoto”, con riferimento alle vertigini provocate dall’ingestione di questa pianta.

 

Come si presenta?

Questa pianta può raggiungere anche i 2 metri di altezza, ed emana un cattivo odore. Il fusto è cavo, si presenta ramificato e nella parte inferiore ha delle macchie di colore rosso.

I fiori sono tutti fertili, piccoli e bianchi, riuniti in ombrelle; le foglie sono di colore verde intenso, lunghe 50 cm, a forma di triangolo e suddivise in piccole foglioline.

Il frutto è lungo fino a 3,5 mm ed ha una forma ovoidale. I semi sono simili a quelli di altre piante ombrellifere, che hanno però un’aroma di anice.

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Proprietà medicinali della cicuta maggiore

 

Sostanze chimiche

La cicuta maggiore contiene al suo interno alcaloidi della piperidina quali:

  • coniina, che ha una struttura ed effetti simili a quelli della nicotina
  • conidrina
  • pseudoconidrina
  • gamma-coniceina.

 

Gli effetti medicinali e terapeutici della cicuta maggiore

Questa pianta è conosciuta sin dall’antichità per le seguenti proprietà:

  • antispasmodiche
  • sedative.

 

Quali sono le parti della pianta utili per gli scopi medicinali?

Per gli scopi medicinali si utilizzano le foglie e i frutti.

 

Quando va raccolto?

Le foglie vanno raccolte all’inizio della fioritura, vanno in seguito essiccate all’ombra e conservate al riparo dall’umidità.

I fiori invece devono essere raccolti all’inizio dell’autunno e si conservano in scatole o recipienti a chiusura ermetica.

 

Come si prepara?

L’uso di questa pianta medicinale non può essere effettuato in modo autonomo e casalingo poiché risulta fortemente tossica.

 

Avvertenze alle proprietà medicinali della cicuta maggiore

Questa pianta è nota fin dall’antichità per le sue proprietà velenose, tanto che i suoi frutti venivano utilizzata dai Greci per preparare un succo da somministrare alle persone da loro condannate a morte.

L’ingestione della pianta fresca non sembrerebbe possibile, poiché comporta un senso di bruciore che si manifesta subito all’interno della bocca.

A volte può essere scambiata per il prezzemolo o il cerfoglio, ed essere assunta per sbaglio. Questo comporta avvelenamento da cicuta maggiore, che potrebbe portare alla morte per paralisi, la quale si manifesta inizialmente dalle estremità inferiori, sale poi piano piano comportando il blocco dei centri di respirazione che portano alla morte.

 

Evidenze scientifiche e bibliografia

Allo stato attuale abbiamo condotto una ricerca sulla rete Pubmed nella quale non sono presenti studi scientifici che possano confermare le proprietà medicinali della pianta. Ciò non significa che esse non siano presenti, ma semplicemente che non sono state ancora oggetto di rigoroso studio scientifico.

 

Come si può coltivare la cicuta maggiore?

 

Crescita spontanea della cicuta maggiore

Questa pianta è presente ovunque, ma cresce soprattutto tra i ruderi e le macerie in maniera sporadica.

 

Esposizione adatta

La cicuta maggiore necessita di essere posta in zone ombrose, fresche e umide, facendo attenzione a non esporla prolungatamente al sole.

 

Tipo di coltivazione adatta

Questa pianta può essere coltivata in giardino o in vaso.

 

Terreno adatto per la cicuta maggiore

È adatta a qualunque tipo di terreno ricco di sostanze azotate.

 

Moltiplicazione

La moltiplicazione della pianta avviene per seme, da piantare nel primo periodo primaverile. Occorre però fare molta attenzione, perché anche i semi della cicuta maggiore sono velenosi!

 

Dove si può trovare la cicuta maggiore

I semi di questa pianta si possono acquistare in un qualsiasi negozio specializzato, o si possono conservare i semi prodotti dalla pianta.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

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Fonti e bibliografia