Circolazione extracorporea e chirurgia delle ustioni, bypass cardiopolmonare

La circolazione extracorporea è utile per prevenire le complicanze nella chirurgia delle ustioni?

Indice

Un recente studio sembrerebbe confermare che l’applicazione della circolazione extracorporea nella chirurgia delle ustioni possa aiutare a gestire meglio le complicanze legate all’intervento.

Chirurgia delle ustioni e circolazione extracorporea

L’ustione consiste in una lesione più o meno estesa della pelle, la quale può essere causata dall’esposizione a:

  • fonti di calore
  • sostanze chimiche irritanti
  • fattori fisici
  • radiazioni.

Più le lesioni da ustione interessano una superficie ampia del corpo, più intaccano gli strati profondi della cute (fino a giungere a muscoli e ossa), più sono gravi e potenzialmente fatali (vedi classificazione delle ustioni secondo il grado)

Oltre alla profilassi antibiotica e alla pulizia della ferita, uno dei trattamenti adoperati per curare ustioni gravi è rappresentato dalla chirurgia delle ustioni¹, soprattutto quando le lesioni interessano più del 40% della superficie totale del corpo.

Durante l’esecuzione dell’intervento chirurgico, il possibile shock ipovolemico con conseguente collasso cardiocircolatorio rappresenta la causa principale di mortalità.

Infatti le lesioni gravi da ustioni, oltre a determinare emorragie importanti quando sono profonde, producono anche un’imponente perdita di liquidi dal corpo, a causa della dissoluzione degli strati epidermici superficiali, che trattengono l’acqua.

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Una grande sfida della chirurgia plastica è quindi quella di provvedere a un trattamento efficace per le ustioni, minimizzando le complicanze dovute alla perdita di volume ematico e alle possibili infezioni per via delle ripetute trasfusioni. Questo studio valuta la circolazione extracorporea con bypass cardiopolmonare come possibile nuovo metodo per prevenire le complicanze legate all’intervento chirurgico.

Approfondimento: Che cos’è un’ustione? Come vengono classificate?

Un’ustione è una lesione dei tessuti cutanei che avviene in caso di esposizione a:
- Fonti termiche: fiamme, acqua o olio bollente, vapore, ecc.
- Sostanze chimiche: acidi o alcali.
- Sorgenti elettriche.
- Radiazioni.

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Studio osservazionale retrospettivo di comparazione.
  • Luogo: Canada.
  • Tipo di pazienti: Soggetti che hanno subìto lesioni da ustioni su più del 40% della superficie totale del corpo.

Scopo dello studio: la circolazione extracorporea può essere adottata per evitare l'emorragia e l'ipotermia nella chirurgia delle ustioni?

Gli autori del presente studio hanno valutato l’efficacia della circolazione extracorporea con bypass cardiopolmonare rispetto alla classica metodica del laccio emostatico pneumatico nel prevenire le complicanze nella chirurgia delle ustioni.

Progettazione

Questo studio osservazionale ha esaminato i dati clinici di 20 pazienti maggiorenni, i quali sono stati ricoverati per aver riportato ustioni su più del 40% della superficie totale del corpo.

Di questi pazienti:

  • 10 sono stati trattati con la tecnica del laccio emostatico pneumatico (PT)².
  • I rimanenti 10 hanno ricevuto una procedura di clisi mediante circolazione extracorporea con bypass cardiopolmonare (CPB)³.

In generale la tecnica CPB con Cobe roller pump è una procedura innovativa che comporta un grado di termoregolazione migliore durante l’operazione chirurgica, nonché una minore necessità di trasfusioni.

Risultati

Tutti i pazienti sono stati trattati con tecniche chirurgiche di sbrigliamento (debridement)⁴, escissione e successivo innesto cutaneo.

I risultati del confronto tra le procedure attuate di PT e CPB sono consistiti nelle seguenti evidenze:

  • La tecnica CPB con Cobe roller pump ha prodotto un miglioramento del volume di infusione e una migliore gestione della temperatura intraoperatoria.
  • Rispetto alla tecnica PT, la procedura CPB con Cobe roller pump ha richiesto una minore quantità di trasfusioni.
  • La tecnica CPB con Cobe roller pump ha comportato una minore perdita di volume ematico durante l’operazione chirurgica.

Conclusioni: l'extracorporea può essere utile nella chirurgia delle ustioni

Nella chirurgia delle ustioni, l’applicazione della tecnica di bypass cardiopolmonare con Cobe roller pump ha dimostrato di gestire meglio la temperatura intraoperatoria attenuando l’ipotermia.

Inoltre tale procedura consente anche di evitare grosse perdite di volume ematico, scongiurando lo shock ipovolemico e richiedendo dunque una minore frequenza di trasfusioni, che possono portare a setticemia.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Persad A, Mowbrey K, Tredget E. Reduced Intraoperative Blood Loss and Hypothermia in Burn Surgery using Cardiopulmonary Bypass Pumps. Plastic Surgery. 2023;31(1):9-16.

Nota 1. La chirurgia delle ustioni si concentra sulla ricostruzione e sulla riparazione della pelle e dei tessuti danneggiati. L’obiettivo è quello di ripristinare la funzionalità delle zone colpite e migliorare l’aspetto estetico delle cicatrici.

Nota 2. La tecnica del laccio emostatico pneumatico è una procedura utilizzata in chirurgia per limitare il sanguinamento durante un intervento. Essa prevede l’utilizzo di un dispositivo formato da una fascia di gomma, posizionata attorno all’arto del paziente. Il dispositivo è dotato di una pompa che permette di gonfiare e sgonfiare la fascia a intervalli regolari, esercitando una pressione sulle vene e sui vasi sanguigni dell’arto e riducendo così il flusso di sangue.

Nota 3. La circolazione extracorporea con bypass cardiopolmonare è una tecnica utilizzata durante alcuni interventi chirurgici per sostituire temporaneamente la funzione del cuore e dei polmoni. Durante questa procedura il sangue viene deviato dal cuore del paziente e fatto circolare attraverso una macchina cuore-polmone (o ossigenatore), che svolge le funzioni di pompare e ossigenare il sangue.

Nota 4. Il debridement (sbrigliamento) è un’importante procedura della chirurgia delle ustioni che consiste nella rimozione delle parti di tessuto morto, danneggiato o infetto dalla superficie della ferita. La rimozione del tessuto necrotico è fondamentale per evitare la proliferazione di batteri e migliorare la guarigione delle lesioni cutanee.