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La colite ulcerosa è una malattia dell’intestino caratterizzata da infiammazione e ulcerazione della mucosa intestinale.
In questo articolo scopriremo le cause, i sintomi e i trattamenti possibili per questa malattia.
Cos'è la colite ulcerosa?
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce principalmente il colon e il retto, anche se può interessare anche altre parti del tratto gastrointestinale.
Si tratta di una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario del paziente attacca erroneamente le cellule sane del proprio corpo causando l’infiammazione e l’ulcerazione della mucosa intestinale.
La colite ulcerosa può essere classificata in base alla sua localizzazione e gravità.
In quanto alla localizzazione, la malattia può:
- essere limitata solo al retto (proctite);
- estendersi al colon sinistro (proctosigmoidite);
- coinvolgere l’intero colon (colite estesa);
- interessare anche l’ileo (colite pancolitica).
Per quanti riguarda la gravità della malattia, questa può essere valutata in base a:
- frequenza e gravità dei sintomi;
- presenza di complicanze (ad esempio, perforazione intestinale o megacolon tossico);
- necessità di ricovero ospedaliero.
Quanto è frequente la colite ulcerosa? Epidemiologia
Questa malattia si riscontra più comunemente tra i 15 e i 40 anni, ma può verificarsi a qualsiasi età.
L’incidenza è relativamente stabile e varia da paese a paese, ma in generale sembra essere più comune nei paesi industrializzati. È stimata tra:
- 37 e 246 casi per 100.000 persone negli Stati Uniti
- 5 e 63 casi per 100.000 persone in Europa
- 0,5 e 24,5 casi per 100.000 persone in Asia.
La colite ulcerosa colpisce sia uomini che donne, ma sembra essere leggermente più comune nelle donne.
Quali sono le cause della colite ulcerosa? Eziologia
L’eziologia della colite ulcerosa non è ancora del tutto compresa, ma si ritiene che sia causata da una combinazione di fattori, tra i quali:
- Fattori genetici: è una malattia che tende a essere familiare, ciò suggerisce che esistano dei fattori genetici che aumentano la suscettibilità all’insorgenza della malattia. Ad esempio, studi condotti su famiglie affette da colite ulcerosa hanno individuato variazioni genetiche associate a un rischio aumentato di sviluppare la malattia.
- Fattori ambientali: alcuni fattori ambientali, come ad esempio la dieta, lo stress e l’esposizione ad agenti infettivi, possono scatenare o aggravare la colite ulcerosa. Tuttavia, non esiste ancora una chiara comprensione di come questi fattori ambientali interagiscano con gli altri per causare la malattia.
- Fattori immunologici: ci sono diversi elementi del sistema immunitario coinvolti nella patogenesi della colite ulcerosa, tra cui le cellule T e le citochine infiammatorie.
- Microbiota intestinale: Alcuni studi hanno suggerito che alcune specie batteriche specifiche possono essere associate a un rischio aumentato di sviluppare la malattia, ma i meccanismi sottostanti non sono ancora del tutto compresi.
In generale, la colite ulcerosa è una malattia multifattoriale e la sua patogenesi è ancora oggetto di studio, ma una maggiore comprensione di questi fattori potrebbe portare a nuove strategie per la prevenzione e il trattamento.
Sintomatologia della colite ulcerosa
I sintomi della colite ulcerosa possono variare da persona a persona e dipendono dalla gravità e dalla localizzazione della malattia.
In generale, i sintomi più comuni sono:
- Diarrea: è uno dei sintomi più comuni. La diarrea può essere grave e può contenere muco, pus e sangue.
- Crampi addominali: i crampi addominali possono essere intensi e possono peggiorare durante i movimenti intestinali.
- Sanguinamento rettale: può verificarsi durante i movimenti intestinali e può essere grave.
- Urgenza di defecare: la necessità urgente di defecare può essere un sintomo comune e può essere associato a un’incapacità di trattenere le feci.
- Tenesmo: la sensazione di dover evacuare anche quando l’intestino è vuoto è chiamata tenesmo ed anche questo è un sintomo comune della malattia.
- Stanchezza: la stanchezza è un sintomo comune della colite ulcerosa e può essere causata da una serie di fattori, tra cui l’anemia e l’infiammazione.
- Perdita di peso: la perdita di peso può verificarsi a causa della diarrea e della ridotta capacità del corpo di assorbire i nutrienti.
- Altri sintomi: come febbre, nausea, vomito e dolore articolare.
Inoltre la colite ulcerosa può causare complicanze gravi, tra cui: la perforazione intestinale, il megacolon tossico e il cancro del colon.
Diagnosi della colite ulcerosa
La diagnosi della colite ulcerosa viene generalmente posta durante una visita gastroenterologica in seguito ad un colloquio, una visita medica e la prescrizione di esami specifici per la conferma della malattia e l’esclusione di malattie simili.
Anamnesi della colite ulcerosa
L’anamnesi per la colite ulcerosa inizia con un’accurata raccolta dei sintomi del paziente.
Il medico chiederà al paziente:
- di descrivere i sintomi che ha avuto, come diarrea, sanguinamento rettale, crampi addominali, perdita di peso, febbre;
- informazioni sulle abitudini intestinali, come la frequenza dei movimenti intestinali e il loro aspetto.
Il medico esaminerà poi la storia medica del paziente. Saranno prese in considerazione le malattie passate e presenti, tra le quali:
- problemi gastrointestinali,
- malattie autoimmuni,
- allergie,
- interventi chirurgici precedenti.
Potrebbe anche chiedere se ci sono altri casi di malattie infiammatorie croniche dell’intestino nella famiglia del paziente.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo per la colite ulcerosa inizia con un esame generale del paziente, durante il quale il medico cercherà eventuali segni di infiammazione o altre anomalie.
Nello specifico, il medico potrebbe valutare:
- la pressione sanguigna,
- la frequenza cardiaca,
- la temperatura,
- la pelle e gli occhi del paziente, per eventuali segni di infiammazione o anemia.
All’esame generale potrebbe seguire l‘esame dell’addome, che è particolarmente importante: il medico potrebbe ricercare così di segni di gonfiore o di un addome sensibile alla palpazione e rilevare la presenza di una massa o di un’area di infiammazione.
Potrebbe essere necessario anche esaminare l’ano e il retto del paziente alla ricerca di segni di sanguinamento o infiammazione, tramite un esame rettale digitale che consente di valutare la presenza di dolore, infiammazione o noduli.
Inoltre, il medico potrebbe eseguire un esame del canale anale e delle pareti rettali con un proctoscopio o un sigmoidoscopio.
Esami strumentali
Per la diagnosi e la valutazione della colite ulcerosa possono essere utilizzati alcuni esami strumentali:
- Endoscopia (Colonscopia): è un esame che utilizza un tubo flessibile con una piccola telecamera alla fine (endoscopio) per esaminare l’interno del tratto gastrointestinale, compreso il colon e il retto. Durante l’endoscopia, il medico può osservare la mucosa intestinale e rilevare eventuali aree di infiammazione, ulcere o altre anomalie. Inoltre, durante l’endoscopia possono essere prelevati campioni di tessuto (biopsie) per l’analisi istologica al microscopio.
- Sigmoidoscopia: la sigmoidoscopia è un tipo di endoscopia che consente di esaminare il retto e la parte inferiore del colon. Durante la sigmoidoscopia, il medico può osservare la mucosa intestinale, prelevare campioni di tessuto e rilevare eventuali anomalie.
- Radiografia con bario: è un esame che utilizza il bario, una sostanza che contrasta con i raggi X, per osservare il tratto gastrointestinale. Durante l’esame, il bario viene ingerito o somministrato per via rettale. Quindi, le immagini a raggi X si acquisiscono mentre il bario attraversa l’intestino. Questo esame può aiutare a rilevare eventuali anomalie nel tratto gastrointestinale, tipiche della colite ulcerosa.
- Tomografia computerizzata (TC) e Risonanza magnetica (RM): la TC e la RM sono tecniche di imaging che possono essere utilizzate per rilevare eventuali anomalie nel tratto gastrointestinale. Questi esami sono utili per valutare l’estensione della malattia e la presenza di eventuali complicanze.
Esami di laboratorio
Vediamo insieme gli esami di laboratorio utilizzati per la diagnosi e la valutazione della colite ulcerosa:
- Esami del sangue: possono essere utilizzati per valutare la presenza di eventuali anomalie nel sangue, tra cui segni di infiammazione o anemia. In particolare, possono includere la conta dei globuli bianchi, la velocità di eritrosedimentazione (VES), la proteina C-reattiva (PCR) e l’emoglobina.
- Esami delle feci: possono essere utilizzati per escludere eventuali infezioni batteriche o virali che potrebbero causare i sintomi. Inoltre possono rilevare eventuali tracce di sangue o muco, che potrebbero indicare la presenza di un’infiammazione intestinale.
- Test degli autoanticorpi: i test degli auto-anticorpi possono essere utilizzati per valutare la presenza di eventuali anticorpi nel sangue, che potrebbero indicare la presenza di una malattia autoimmune. In particolare, gli anticorpi antinucleari (ANA) e gli anticorpi anticitoplasma dei neutrofili (ANCA) sono spesso ricercati nei pazienti con colite ulcerosa.
- Esami di funzionalità epatica: poiché alcuni farmaci utilizzati per il trattamento della colite ulcerosa possono causare danni al fegato, potrebbero essere eseguiti esami di funzionalità epatica per valutare la salute del fegato.
- Esami di coagulazione: la colite ulcerosa può causare sanguinamenti gastrointestinali, potrebbero quindi essere eseguiti esami di coagulazione per valutare la capacità del sangue di coagulare.
Diagnosi differenziale per la colite ulcerosa
La diagnosi differenziale per la colite ulcerosa include altre malattie che possono causare sintomi simili, tra le quali:
- Morbo di Crohn: è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che può causare sintomi simili a quelli della colite ulcerosa. Tuttavia può interessare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, non solo il colon.
- Infezioni intestinali: anche le infezioni intestinali, come la gastroenterite batterica o virale, possono causare sintomi simili ma sono spesso acuite da febbre e possono migliorare rapidamente con il trattamento.
- Intolleranze alimentari: alcune intolleranze alimentari, come l’intolleranza al lattosio o al glutine, possono causare sintomi gastrointestinali simili a quelli della colite ulcerosa. In questo caso, però, i sintomi possono migliorare con l’eliminazione degli alimenti problematici dalla dieta.
- Diverticolite: la diverticolite è un’infiammazione dei diverticoli, piccole sacche nella parete del colon, e può causare sintomi simili a quelli della colite ulcerosa, come diarrea, crampi addominali e sanguinamento rettale.
- Cancro del colon: anche questo può causare sintomi simili, però non risponde ai trattamenti per la colite ulcerosa.
Trattamenti per la colite ulcerosa
I trattamenti per la colite ulcerosa dipendono dalla gravità dei sintomi e dall’estensione della malattia e possono essere suddivisi in tre categorie: trattamenti medici, interventi chirurgici e terapie alternative.
Trattamenti medici
I trattamenti medici sono mirati a ridurre l’infiammazione e i sintomi della malattia e includono l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori, immunomodulatori e biologici.
Anti-infiammatori
I farmaci anti-infiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione del colon e migliorare i sintomi della colite ulcerosa.
Tra quelli più utilizzati:
- Salicilati: come la sulfasalazina e la mesalamina, sono farmaci anti-infiammatori che vengono assunti per via orale o somministrati per via rettale.
- Steroidi: come il prednisone e il budesonide, possono essere assunti per via orale o somministrati per via rettale.
Immunomodulatori
Gli immunomodulatori sono farmaci che agiscono sul sistema immunitario, aiutando a ridurre l’infiammazione e prevenire le recidive della malattia.
Gli immunomodulatori utilizzati includono:
- Azatioprina: viene assunto per via orale.
- Metotrexato: viene utilizzato per il trattamento di alcune malattie autoimmunitarie, tra cui la colite ulcerosa.
Biologici
I farmaci biologici sono farmaci costituiti da anticorpi monoclonali che agiscono sul sistema immunitario, bloccando specifiche proteine che causano l’infiammazione del colon.
Tra quelli utilizzati per questa malattia troviamo:
- Infliximab: l’infliximab è un farmaco biologico che viene somministrato per via endovenosa. Agisce bloccando la proteina tumor necrosis factor (TNF), che causa l’infiammazione del colon.
- Adalimumab: l’adalimumab è un farmaco biologico che viene somministrato per via sottocutanea. Anche questo agisce bloccando la proteina tumor necrosis factor (TNF).
Interventi chirurgici per la colite ulcerosa
L’intervento chirurgico viene considerato in caso di malattia grave o quando i trattamenti medici non hanno avuto successo e può includere la rimozione di tutto o parte del colon (colectomia) o la creazione di un’apertura artificiale per il passaggio delle feci (ileostomia).
L’intervento può avere effetti collaterali, tra cui:
- la necessità di adottare una dieta speciale,
- la perdita di peso,
- l’incapacità di controllare completamente l’eliminazione delle feci.
Tuttavia può migliorare significativamente i sintomi e, di conseguenza, la qualità della vita del paziente.
Colectomia
La colectomia è l’intervento chirurgico più comune per la colite ulcerosa. Durante la colectomia, viene rimossa l’intera parte del colon affetta dalla malattia e può essere eseguita in due fasi o in tre fasi.
- Nella colectomia in due fasi, il colon viene rimosso e viene creata una sacca intestinale temporanea (ileo-anal anastomosi) che consente al paziente di defecare normalmente. Dopo che la sacca intestinale temporanea è guarita, viene eseguita un’ulteriore procedura per ricollegare l’intestino e il retto.
- Nella colectomia in tre fasi, viene rimossa solo una parte del colon alla prima operazione, seguita da una seconda operazione per rimuovere il resto del colon. In entrambe le procedure, viene creata una sacca intestinale temporanea.
Ileostomia
L’ileostomia è un intervento chirurgico in cui viene creata un’apertura artificiale nell’addome attraverso cui le feci possono essere eliminate dal corpo.
Durante l’ileostomia, il colon viene rimosso e l’intestino tenue viene connesso all’apertura artificiale nell’addome. Il medico attaccherà poi un sacchetto per feci all’apertura per la raccolta delle stesse.
È solitamente un’opzione per i pazienti che non sono adatti alla colectomia.
Terapie alternative per la colite ulcerosa
Le terapie alternative comprendono trattamenti che possono essere utilizzati in aggiunta ai trattamenti medici tradizionali per aiutare a controllare i sintomi della malattia.
Possono includere l’uso di probiotici, diete specifiche e integratori alimentari.
Probiotici
I probiotici sono organismi vivi che possono aiutare a mantenere l’equilibrio tra i batteri benefici e dannosi nell’intestino, a ridurre l’infiammazione del colon e migliorare i sintomi della colite ulcerosa.
Alcuni probiotici che potrebbero essere utili includono:
- Lactobacillus acidophilus: un batterio che si trova naturalmente nell’intestino e che può aiutare a ridurre l’infiammazione del colon;
- Bifidobacterium bifidum: un batterio che si trova naturalmente nell’intestino e che può aiutare a mantenere l’equilibrio tra i batteri benefici e dannosi nell’intestino.
Alimentazione
Una dieta sana e bilanciata può aiutare a ridurre i sintomi della colite ulcerosa. Alcuni cambiamenti nella dieta che possono essere utili includono:
- Ridurre l’assunzione di latticini e cibi piccanti, che possono irritare il colon e peggiorare i sintomi.
- Aumentare l’assunzione di fibre, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione del colon e migliorare la digestione. In alcune persone, però, potrebbero peggiorare i sintomi e risulterebbero quindi da evitare.
- Limitare l’assunzione di alcolici e caffeina, che possono irritare il colon e peggiorare i sintomi della colite ulcerosa.
Integratori alimentari
Anche alcuni integratori alimentari possono essere utilizzati per aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi della colite ulcerosa. Tra questi:
- Omega-3: gli acidi grassi omega-3 si trovano naturalmente in alcuni pesci grassi, come il salmone e il tonno, e possono essere assunti anche sotto forma di integratore;
- Vitamina D: la vitamina D è importante per la salute dell’intestino e del sistema immunitario. Si trova naturalmente in alcuni cibi, come il pesce e le uova, e può essere assunta anche sotto forma di integratore.
Ozonoterapia
Vari studi indicano nell’ozonoterapia una possibile ulteriore arma contro la colite ulcerosa. I suoi effetti anti-infiammatori e di miglioramento della circolazione nei tessuti possono essere efficaci nel ridurre la componente infiammatoria intestinale.
Può essere somministrata sia in forma endovenosa, come Grande-Auto-Emotrasfusione, oppure per insufflazione rettale, dove in molti soggetti è più efficace perchè è posta direttamente nella sede di azione.
Conclusioni
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che può causare sintomi spiacevoli e interferire con la qualità della vita del paziente.
Tuttavia, ci sono diversi trattamenti medici e terapie alternative disponibili per aiutare a controllare i sintomi della malattia e migliorare la salute intestinale del paziente. È importante notare che potrebbe essere necessario sperimentare diverse opzioni di trattamento per trovare quello che funziona meglio per il paziente.
La diagnosi precoce e il trattamento adeguato possono aiutare a controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita.