La colposcopia: a cosa serve e per quali problemi è indicata
La colposcopia è un esame diagnostico che si effettua per esaminare vulva, vagina e cervice uterina, tramite il colposcopio, uno strumento ottico che consente un ingrandimento fino a 40 volte delle parti interessate.
Questa procedura diagnostica è in genere indicata per valutare le donne con un Pap Test anormale, le donne positive al papillomavirus umano (HPV) ad alto rischio o con una cervice che appare sospetta. Vediamola in dettaglio.
A cosa serve la colposcopia?
L’obiettivo principale della colposcopia è rilevare le anomalie precancerose e identificare in quali aree deve essere eseguita una biopsia per effettuare una diagnosi definitiva. È un esame di screening di secondo livello, che si esegue generalmente in seguito a risultati anomali del Pap Test (screening di primo livello).
La colposcopia può essere utilizzata per valutare:
- Verruche genitali
- Infiammazione della cervice (cervicite)
- Cambiamenti precancerosi nel tessuto della cervice
- Cambiamenti precancerosi nel tessuto della vagina
- Alterazioni precancerose della vulva
- Sospetto di infezione da Papilloma Virus (HPV)
- Perdite di sangue anomale
Tra le indicazioni che possono condurre ad una colposcopia rientrano eventuali anomalie riscontrate durante la visita ginecologica di routine.
Cos’è il colposcopio
Il colposcopio è un microscopio che fornisce una visione ingrandita e illuminata del tessuto cervicale, vaginale e vulvare, consentendo allo specialista di distinguere visivamente il tessuto che appare normale da quello anormale, come alterazioni danneggiate o anormali del tessuto (lesioni).
Esistono più opzioni per i colposcopi con tipi di lenti, immagini generate al computer, filtri di luce e persino fotocamere per acquisire immagini o video. I colposcopi dovrebbero avere 2 impostazioni, basso ingrandimento e alto ingrandimento per la valutazione di una lesione.
È possibile utilizzare un ingrandimento basso (da 2× a 6×) per ottenere un’impressione generale dell’architettura della superficie. Per valutare la vagina e la cervice vengono utilizzati ingrandimenti da 8× a 25×. L’alto ingrandimento, insieme a un filtro verde, viene spesso utilizzato per identificare alcuni modelli vascolari che possono indicare la presenza di lesioni precancerose o cancerose più avanzate.
La colposcopia: come si svolge, come prepararsi e quali i rischi
Come si svolge la colposcopia?
L’esame si esegue come una normale visita ginecologica, durante la quale il medico utilizza lo speculum per dilatare la vagina e avere una visione migliore delle aree da ispezionare.
Per effettuare l’esame lo specialista applica sulle aree interessate un liquido reagente (acido acetico al 5% e soluzione iodata).
L’acido acetico al 5% viene applicato alla cervice con un batuffolo di cotone e lasciato depositare per uno o due minuti. A contatto con il reagente le cellule displasiche si disidratano e diventano biancastre, e quindi riconoscibili.
La procedura con soluzione iodata è chiamata “Test di Schiller”: le cellule epiteliali normali e sane producono glicogeno. Le cellule che comportano il rischio di neoplasie e di sviluppare tumori tissutali non producono glicogeno e quindi non si verifica colorazione (cellule CIN). Il mancato assorbimento della soluzione evidenzia l’area displasica cioè a rischio.
Dopo aver applicato il reagente lo specialista ginecologo procede all’ispezione visiva per mezzo del colposcopio, posto esternamente a qualche centimetro dalla vulva.
Se vengono rilevate anomalie è possibile che lo specialista proceda con una biopsia (prelievo di piccoli campioni di tessuto, per poi svolgere un esame istologico sul materiale prelevato), o all’asportazione delle cellule anomale (elettroescissione).
Come prepararsi all’esame
Prima di sottoporsi a una colposcopia è necessario seguire alcune indicazioni:
- L’esame non può essere effettuato durante le mestruazioni o in presenza di una forte infiammazione
- Evitare rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti
- Evitare l’uso di tamponi, lavande o creme vaginali nelle 48 ore precedenti l’esame
- Comunicare al medico l’assunzione di farmaci o eventuali allergie
- Presentarsi all’esame con l’esito degli ultimi Pap Test o altri accertamenti
- Comunicare al ginecologo un’eventuale gravidanza in corso
Conseguenze e rischi della colposcopia
E’ un esame sicuro, senza rischi particolari.
Non è doloroso, ma può provocare una sensazione di leggero bruciore o formicolio.
Nei giorni successivi possono verificarsi leggere perdite di sangue (spotting) che non devono preoccupare.
È necessario rivolgersi al medico se compare febbre, sanguinamento importante o dolori addominali.
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Fonti e note:
- Danielle B. Cooper; Manjeet Goyal – Colposcopy