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Dopo aver visto cosa sono le ustioni, come riconoscerle e come vengono classificate, approfondiamo ora come curarle e quali sono i rimedi più efficaci.
Come curare un'ustione minore (I e II grado)
Far scorrere dell'acqua fredda sull'ustione per 10-15 minuti, oppure finché il dolore non si riduce
Togliere gli abiti stretti o i gioielli
Siccome la pelle probabilmente si gonfierà, è opportuno togliere ogni oggetto costrittivo. Questo permetterà inoltre al sangue di scorrere sull’area dolente e facilitare la guarigione.
Applicare un impacco freddo
Se non è possibile mettere la ferita sotto l’acqua fredda, si può, ad esempio, avvolgere del ghiaccio in un asciugamano e appoggiarlo sull’ustione per 10-15 minuti. Attendere mezz’ora e poi riapplicarlo per altri 10-15 minuti. Non appoggiare mai il ghiaccio o l’impacco freddo direttamente sull’ustione, perché potrebbe provocare ustioni da freddo. Mettere sempre un panno tra la pelle e il ghiaccio.
Assumere un antidolorifico da banco
Un farmaco come l’ibuprofene, il paracetamolo, l’aspirina o il naprossene può essere di aiuto quando i sintomi diventano difficilmente sopportabili. Se il dolore non si riduce dopo alcune ore, prendere un’altra dose di farmaco. Non somministrare l’aspirina ai bambini.
Pulire la zona dell'ustione
Lavarsi le mani e pulire la ferita con acqua e sapone per prevenire possibili infezioni. Al termine, applicare una pomata antibiotica o l’aloe vera aiuta a lenire la pelle. Gli antibiotici e l’aloe vera, inoltre, evitano che la fasciatura aderisca alla pelle.
Non schiacciare le vesciche perché hanno la funzione di proteggere la pelle dalle infezioni. Se le bolle non si sono aperte non è necessario applicare una pomata antibiotica ma, in caso contrario o comunque se l’ustione è esposta, l’antibiotico è importante per prevenire le infezioni.
Coprire l'ustione con un leggero strato di pomata e mettere una garza
Quando si tratta di un’ustione di primo grado non è necessario mettere una fasciatura, se le bolle non sono scoppiate o se la pelle non è aperta. Nel caso di ustioni di secondo grado, invece, è importante coprire la lesione per evitare infezioni. Prima di appoggiare la garza sulla lesione bisogna sempre mettere una pomata. Cambia la garza ogni giorno.
Evitare di usare rimedi casalinghi come l'albume d'uovo, il burro o il tè
In alcuni casi questi rimedi popolari possano aggravare la situazione causando infezioni.
Controllare la presenza di un'infezione
Se la lesione tarda a guarire potrebbe essere segno di infezione oppure potrebbe essere più grave di quello che sembra. Informa subito il medico se la temperatura corporea è oltre i 39 °C o meno di 36,5 °C oppure se avverti indurimento al tatto della zona ferita, dolore e calore. Verifica anche lo strato di grasso sottostante e attorno all’ustione, perché potrebbe diventare verdastro qualora ci fossero complicazioni.
Alleviare il prurito con prodotti per uso topico
Il prurito è un sintomo molto frequente nella prima fase di guarigione da un’ustione minore. I prodotti topici come l’aloe vera o altri a base di vaselina possono alleviare il prurito.
Trattamenti e rimedi fai-da-te per curare un'ustione
- Burro, olio, altre sostanze grasse: si crede comunemente che questo tipo di sostanza formino una sorta di strato protettivo, ma in realtà, essendo sostanze che trattengono il calore, ne fanno perpetrare la sua azione dannosa, e sono dunque assolutamente da evitare
- Dentifricio: si potrebbe pensare che possa essere utile per ‘’rinfrescare’’ l’ustione ma in realtà per la presenza all’interno dei dentifrici di menta piperita, mentolo, agenti sbiancanti ed altro, rappresentano un ulteriore stimolo irritativo per la cute danneggiata, nonché una potenziale causa di ustione chimica.
- Albume d’uovo: nonostante le leggende metropolitane a riguardo, l’albume d’uovo risulta dannoso per la cute ustionata, in quanto trattiene il calore rallentando la guarigione, e raramente può essere veicolo di infezioni anche gravi come la Salmonellosi.
- Senape: molte persone riferiscono di trarne giovamento, ma non esistono studi che ne confermino l’efficacia. Inoltre, la presenza dell’aceto nella senape, la rende fortemente irritante per una cute già danneggiata.
- Aloe vera: grazie alle sue proprietà lenitive e cicatrizzanti, un bendaggio con un gel a base di aloe vera può essere efficace nel trattamento del dolore di un’ustione di primo o secondo grado.
- Buccia di patata: in comunità rurali e nei paesi in via di sviluppo si utilizzano bendaggi con sottili strisce di patate, che ha dimostrato una migliore cicatrizzazione rispetto ad un bendaggio normale, essendo di facile e rapida reperibilità. Non è dunque sconsigliabile il suo utilizzo nel trattamento immediato di un’ustione di primo o secondo grado.
Come curare un'ustione minore (III grado e ustioni chimiche)
Chiamare immediatamente il 118
Le ustioni gravi devono essere trattate da personale qualificato, non cercare mai di curare un’ustione grave da solo. Mentre attendi i soccorsi puoi però mettere in atto alcune misure, che ora descriviamo.
Spostare la vittima dalla fonte di calore e spegnere, se possibile, la sorgente di calore
Attenzione a non tirare la vittima per l’area ustionata. Se possibile, rimuovere delicatamente gli indumenti ancora caldi dall’area ustionata, anche tagliandoli tutt’intorno, a meno che questi non siano tenacemente adesi alla cute. Rimuovere anelli, bracciali, orologi e altri elementi di costrizione e posizionare il paziente in posizione supina. Se sono coinvolte le dita, cercare di tenerle tutte separate con dei bendaggi leggeri sulle singole dita.
Coprire l'ustione con un panno umido e freddo
Non usare né ghiaccio né acqua fredda.
Rimuovere le sostanze chimiche
Se l’ustione è di origine chimica, pulire la zona da ogni residuo di sostanza pericolosa. Fare scorrere dell’acqua fredda o applicare un impacco freddo. Non utilizzare rimedi casalinghi.
Sollevare la parte ustionata oltre il livello del cuore della vittima, se è possibile
Questo consente di evitare che la forza di gravità porti una grande quantità di sangue nella zona ustionata e quindi tenda a congestionarla, favorendo l’infiammazione e quindi ulteriore danno.
Se la vittima entra in stato di shock cercare aiuto immediato
Le ustioni gravi possono causare uno shock perché il corpo perde una notevole quantità di fluidi quando la superficie danneggiata è estesa, e quindi il corpo fatica a funzionare normalmente.
In caso di battito cardiaco lento o accelerato, sudore, disorientamento o perdita di conoscenza, nausea o aggressività, cerca immediate cure mediche o porta rapidamente la vittima in ospedale.
Questo tipo di ustioni generalmente guariscono in modo incompleto e in molti mesi, richiedendo numerosi interventi chirurgici di autotrapianto o nei casi peggiori, di amputazione.
Bibliografia: fonti e note
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