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Sembrerebbe che negli ultimi anni i rischi di sviluppare complicazioni dopo un intervento di artroplastica dell’anca siano notevolmente aumentati in pazienti con malattie renali.
Artroplastica dell'anca e malattie renali
L’artroplastica dell’anca è una delle operazioni ortopediche più frequenti. Spesso ha come indicazione primaria l’osteoartrite, seguita da osteonecrosi e artrite reumatoide.
Con la prospettiva di una popolazione che necessiterà sempre più di questa operazione, è importante delineare quali sono le possibili complicazioni, soprattutto in pazienti fragili affetti da malattia renale cronica (CKD) e malattia renale allo stadio terminale (ESRD) (1).
Scopo dello studio: quali sono i rischi di sviluppare complicazioni dopo un intervento di artroplastica dell'anca in pazienti con malattie renali?
L’obiettivo dello studio era analizzare i rischi di sviluppare complicazioni post-operatorie in pazienti con concomitante malattia renale cronica (CKD od ESRD) suddivisi per stadi, a paragone con un gruppo controllo affetto solamente da osteoartrite.
Progettazione
Lo studio comparativo ha analizzato il National Inpatient Sample database (NIS), selezionando tutti i pazienti che avevano ricevuto un’artroplastica dell’anca in regime elettivo che avessero anche osteoartrite, CKD o ESRD, tra il 2006 e il 2015 (1).
Questi sono poi stati analizzati dividendo nelle seguenti categorie le complicazioni registrate:
- sieromi della ferita chirurgica
- infezioni della ferita chirurgica
- dislocazioni
- complicazioni urinarie
- complicazioni cardiache
- complicazioni polmonari.
Risultati
Nell’intervallo temporale esaminato sono stati registrati tra i pazienti che hanno ricevuto un’artroplastica dell’anca:
- 4.350.961 pazienti con osteoartrite
- 8.355 pazienti con ESRD
- 104.313 pazienti con CKD.
L’incidenza delle complicazioni sopra menzionate è stata superiore nel gruppo con osteoartrite e ESRD a paragone con il gruppo solamente affetto da osteoartrite.
Rispettivamente:
- Ematomi della ferita chirurgica (2.5% vs. 0.8%; p < .0001)
- Infezioni della ferita chirurgica (0.7% vs. 0.4%; p = .0319)
- Complicazioni urinarie (3.9% vs. 2.0%; p < .0001)
- Complicazioni cardiache (1.3% vs. 0.6%; p = .0067)
- Complicazioni polmonari (2.2% vs. 0.5%; p < .0001).
Per quanto riguarda i pazienti con osteoartrite e CKD, con stadi 3-5, almeno la metà delle complicazioni sono avvenute con una frequenza notevolmente aumentata.
Conclusioni
Lo studio dimostra che i rischi di sviluppare complicazioni sono notevolmente aumentati in pazienti con CKD o ESRD.
Questo può essere di aiuto nel programmare il periodo pre e post operatorio, in particolare facendo attenzione allo stadio di malattia renale.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Jake A. Fox, Grayson A. Domingue, Christian V. DeMaio, Bryan S. Brockman, Kimberly Malloy, Rishi Thakral, Total hip arthroplasty complications in patients with chronic kidney disease: a comparison study, Journal of Orthopaedics, Volume 39,2023,Pages 1-6,ISSN 0972-978X.
- (1) Sono stati usati i codici ICD-9 e software di classificazione clinica per individuare i pazienti che soddisfacessero i criteri richiesti.