Coronavirus: quando arriverà il picco?

Abbiamo sentito serpeggiare l’idea che con le misure messe in atto si ridurrà il contagio in modo da avere il picco massimo di infezioni tra circa 10 giorni, ovvero per il prossimo 20 marzo circa.

Questa previsione è stata fatta seguendo l’andamento del picco di contagi in Cina. Ma:

La Cina ha messo in atto misure molto più restrittive delle nostre

È vera utopia pensare di paragonare le misure che sono state messe in atto dalla Cina con le nostre. In Cina, ricordiamo:

  • sono stati impediti tutti i contatti, anche quelli lavorativi;
  • sono state imposte mascherine a tutti;
  • sono stati bloccati tutti i singoli condomini e concesso l’uscita di una persona ogni 2-3 giorni per comprare il cibo.

 

 

Le misure italiane, a confronto, sono ridicole.

 

Comunque le misure in Italia non vengono seguite

Le insufficienti misure messe in atto nel nostro paese sono comunque disattese. I ragazzini in strada a gruppi, le persone ai centri commerciali senza mascherine…. Occorrerebbe una repressione seria e durissima di tutti i comportamenti erronei. Ma siamo in Italia.

 

L’Italia ha una distribuzione a macchia di leopardo molto più ampia di quella cinese

La fortuna della Cina è stata il fatto di conoscere l’epicentro dell’infezione, poterlo controllare, poterlo isolare grazie a migliaia di soldati. Tutte le altre zone della Cina si sono messe in quarantena nonostante avessero relativamente pochi casi. In Italia invece la distribuzione, per quanto iniziata in prevalenza in Lombardia, segue un andamento a macchia di Leopardo perché si è preferito adottare la strategia delle misure a scalare, sempre più drastiche, ottenendo un risultato molto meno efficace, anzi inducendo con le misure stesse gli spostamenti di popolazione alla base del contagio nel centro-sud Italia.

Ci auguriamo che man mano le misure adottate riescano quantomeno a ridurre la progressione del contagio anche se, per i tre motivi sopra elencati, siamo piuttosto dubbiosi e riteniamo che per ridurre drasticamente il contagio e prevenire grossi danni futuri debbano essere messe in atto misure più restrittive e più efficaci.

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Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin