Il cortisolo è un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali, due piccole strutture a forma di piramide situate sulla parte superiore dei reni. È conosciuto anche come ormone dello stress, poiché la sua produzione aumenta in periodi di forte stress psico-fisico.
È considerato un glucocorticoide, ovvero un tipo di ormone coinvolto nella regolazione del metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi nel corpo umano.
La sua produzione è controllata dal sistema ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che è un circuito di comunicazione tra:
- l’ipotalamo, una regione del cervello;
- l’ipofisi, una ghiandola endocrina anch’essa situata nel cervello;
- le ghiandole surrenali.
Quando il corpo percepisce uno stress fisico o psicologico l’ipotalamo rilascia un ormone chiamato corticotropina rilasciante (CRH). Questo ormone stimola l’ipofisi a rilasciare l’ormone adrenocorticotropo (ACTH), che a sua volta stimola le ghiandole surrenali a produrre cortisolo.
Ruolo del cortisolo nel corpo e implicazioni per la salute
Svolge diversi ruoli cruciali nel corpo: è coinvolto infatti in vari processi fisiologici e ha effetti significativi su diverse funzioni corporee. Vediamoli nel dettaglio.
Regolazione del metabolismo
Svolge un ruolo chiave nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi.
- Stimola la gluconeogenesi, un processo che aumenta la produzione di glucosio nel fegato e ciò fornisce energia immediata durante situazioni di stress o digiuno prolungato.
- Promuove la mobilizzazione dei grassi facilitando la loro scomposizione per fornire energia. Questo è particolarmente importante durante situazioni di stress o durante l’esercizio fisico intenso.
- Ha effetti sul metabolismo osseo influenzando il processo di formazione e riassorbimento dell’osso.
Livelli elevati di cortisolo possono influenzare negativamente il metabolismo, aumentando il deposito di grasso viscerale e contribuendo all’aumento di peso.
Risposta infiammatoria
Ha un potente effetto anti-infiammatorio.
Riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie e inibisce l’attività delle cellule immunitarie coinvolte nella risposta infiammatoria: questo può essere utile in alcune condizioni come l’artrite reumatoide o altre malattie autoimmuni.
Il cortisolo nella regolazione del sistema immunitario
Influisce sul sistema immunitario in modo complesso:
- a basse dosi può svolgere un ruolo protettivo, riducendo l’infiammazione e prevenendo una risposta immunitaria eccessiva;
- livelli cronici elevati possono invece sopprimere il sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile alle infezioni e riducendo la capacità di combattere malattie.
È quindi importante mantenere un equilibrio nei livelli di cortisolo per sostenere una funzione immunitaria ottimale.
Risposta allo stress
È spesso chiamato l’ormone dello stress perché è coinvolto nella risposta del corpo allo stress. Aiuta infatti a mobilitare l’energia necessaria per affrontarlo:
- aumentando i livelli di zucchero nel sangue
- migliorando la disponibilità di substrati energetici
- migliorando la funzione cerebrale.
Regolazione del sonno-veglia
I livelli di cortisolo seguono un ritmo circadiano con:
- picchi al mattino per favorire la veglia e l’attenzione mentale;
- livelli più bassi durante la notte per favorire il rilassamento e il sonno.
Disfunzioni del cortisolo
Il cortisolo è un ormone essenziale per il corretto funzionamento del corpo umano. Sia livelli eccessivamente alti che troppo bassi possono indicare disfunzioni e avere un serio impatto sulla salute.
Vediamo cosa può comportare uno squilibrio.
Sindrome di Cushing
Si verifica quando il corpo è esposto a livelli eccessivamente elevati di cortisolo per un lungo periodo di tempo.
Può essere causata da una produzione eccessiva da parte delle ghiandole surrenali (sindrome di Cushing endogena) o da un uso prolungato di corticosteroidi esogeni (sindrome di Cushing iatrogena).
Può portare a una serie di sintomi tra cui:
- aumento di peso
- accumulo di grasso nella parte superiore del corpo
- ipertensione
- fragilità ossea
- disturbi del sonno
- alterazioni cutanee come la formazione di lividi eccessivi e la pelle sottile
- eccessiva crescita dei peli
- disturbi metabolici come il diabete.
Insufficienza surrenalica
Nota anche come malattia di Addison si verifica quando le ghiandole surrenali producono quantità insufficienti di cortisolo. Ciò può essere causato da danni alle ghiandole stesse o da problemi nel sistema ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che ne regola la produzione.
L’insufficienza surrenalica può portare a sintomi come:
- affaticamento cronico
- debolezza muscolare
- perdita di peso
- ipotensione
- ipoglicemia
- aumento della pigmentazione della pelle.
Disturbi del ritmo circadiano
Il lavoro notturno o i disturbi del sonno possono influenzare il ritmo circadiano portando dunque a livelli sbilanciati nel corso della giornata.
Questo può avere un impatto:
- sulla qualità del sonno
- sull’umore
- sul benessere generale.
Livelli elevati di cortisolo nel momento sbagliato della giornata possono causare insonnia o disturbi del sonno. Al contrario livelli di cortisolo troppo bassi al mattino possono portare a fatica e mancanza di energia.
Stress cronico
Lo stress cronico e prolungato può portare a un aumento persistente dei livelli di cortisolo nel corpo.
L’esposizione costante al cortisolo può a sua volta:
- Influenzare negativamente il sistema immunitario, la funzione cardiovascolare e il metabolismo.
- Contribuire allo sviluppo di condizioni come l’ipertensione, il diabete di tipo 2, l’obesità e le malattie cardiovascolari.
Disturbi psichiatrici
Quando si verifica uno stress cronico o prolungato i livelli di cortisolo possono rimanere elevati, il che può avere conseguenze negative per la salute mentale e il benessere.
Livelli persistentemente elevati possono contribuire allo sviluppo di disturbi dell’umore, come la depressione e i disturbi d’ansia.
Inoltre alcuni disturbi psichiatrici possono influenzare i livelli di cortisolo nel corpo, provocando ad esempio un’eccessiva produzione o una ridotta risposta allo stress. Queste alterazioni possono contribuire alla sintomatologia e all’andamento di tali disturbi.
Salute cardiovascolare
Livelli elevati di cortisolo possono avere implicazioni negative per la salute cardiovascolare.
Il cortisolo può infatti aumentare la pressione sanguigna e influenzare il metabolismo dei lipidi, aumentando il rischio di sviluppare ipertensione e malattie cardiache.
Metodi di misurazione del cortisolo
Esistono diversi metodi di misurazione, scelti in base al contesto diagnostico. Vediamo i principali:
- Esame del sangue: fornisce una misurazione precisa dei livelli in un determinato momento, consentendo di valutare eventuali alterazioni nel corso della giornata o in risposta a determinati stimoli.
- Esami delle urine: viene utilizzato per misurare la quantità totale di cortisolo escreto nelle urine durante un periodo di tempo specifico (ad esempio, 24 ore) consentendo una valutazione dell’esposizione generale al cortisolo. È meno invasivo rispetto al test del sangue, ma può essere influenzato da vari fattori, come l’idratazione e la raccolta del campione.
- Test della saliva: coinvolge la raccolta di campioni di saliva in diversi momenti della giornata, solitamente al risveglio, a metà mattina, nel pomeriggio e prima di coricarsi, che vengono poi analizzati. Offre un’indicazione dei livelli nel corso della giornata ed è particolarmente utile per la valutazione dei disturbi del ritmo circadiano o della risposta allo stress. Tuttavia può essere influenzato da vari fattori, come la raccolta accurata del campione e la possibile contaminazione da cibo o bevande.
- Test delle unghie o dei capelli: per determinare i livelli di cortisolo accumulati nel corso di un periodo prolungato (ad esempio mesi o anni), ma non forniscono informazioni sui livelli di cortisolo in momenti specifici.
- Test di stimolazione: possono essere utilizzati per valutare la capacità del corpo di rispondere all’ACTH, l’ormone che stimola la produzione di cortisolo. Questi test coinvolgono l’iniezione di ACTH sintetico e la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue prima e dopo l’iniezione. Possono essere utilizzati per diagnosticare l’insufficienza surrenalica o valutare la funzione surrenalica in determinate condizioni.
Gestione del cortisolo
Per mantenere un equilibrio nei livelli di cortisolo è necessario seguire uno stile di vita sano.
Ciò include:
- Dieta equilibrata: in particolare è consigliato fare pasti regolari ed evitare lunghi periodi di digiuno, perché tendono ad innalzare la quantità di cortisolo nel sangue.
- Esercizio fisico regolare: una vita sedentaria potrebbe infatti far aumentare i livelli di questo ormone.
- Gestione efficace dello stress: può aiutare concedersi del tempo per se stessi e per coltivare i propri interessi.
- Supporto della salute mentale: per affrontare le situazioni di stress particolarmente forte.
- Riposo: mantenere un ritmo sonno-vigilia regolare e adottare una routine rilassante prima di coricarsi possono aiutare a favorire un adeguato ritmo circadiano del cortisolo e migliorare la qualità del sonno.
Cortisolo: cosa ricordare?
Il cortisolo è quindi un ormone straordinario che svolge un ruolo fondamentale nel nostro corpo. Dalla regolazione del metabolismo all’influenza sullo stress, l’equilibrio dei livelli di cortisolo è essenziale per una buona salute e un benessere ottimale.
Livelli troppo alti o troppo bassi possono comportare diverse disfunzioni, come la sindrome di Cushing, disturbi del sonno, problemi di salute mentale o insufficienza surrenalica.
Per conoscere i livelli sono disponibili diversi metodi di misurazione, tra cui test del sangue, delle urine, della saliva e di capelli e unghie. Questi test possono valutare i livelli in momenti determinati della giornata o lungo il corso di un periodo più lungo.
Conoscere i segnali di uno squilibrio e adottare misure per gestire i livelli di cortisolo in modo sano, come la riduzione dello stress, l’esercizio fisico regolare e uno stile di vita equilibrato, può aiutare a prevenire le disfunzioni e a promuovere una vita sana.