Indice
La degenerazione del vitreo è una condizione oculare comune che colpisce molte persone con l’avanzare dell’età .
Il vitreo è una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie la cavità all’interno dell’occhio e svolge un ruolo importante nella salute e nella funzione oculare. Tuttavia, nel corso del tempo, può subire cambiamenti che portano alla sua degenerazione, con conseguenze potenzialmente significative sulla vista e sulla qualità della vita.
In questo articolo esploreremo più da vicino la condizione, i suoi sintomi, le cause e le opzioni di trattamento disponibili.
Cos'è la degenerazione del vitreo?
La degenerazione del vitreo è una condizione in cui la sostanza gelatinosa e trasparente all’interno dell’occhio (il vitreo, appunto) subisce cambiamenti strutturali e chimici che possono influenzare la sua funzione.
A causa dell’invecchiamento il vitreo diventa meno coeso e più liquido, consentendo la formazione di accumuli di detriti o fibre al suo interno. Questi accumuli, comunemente noti come “mosche volanti“, appaiono come punti scuri o filamenti galleggianti nel campo visivo.
La degenerazione può anche causare ispessimento o separazione del vitreo dalla superficie interna della retina, una condizione chiamata “distacco del vitreo“. Durante questo processo il vitreo può tirare leggermente la retina, generando la sensazione di flash luminosi o lampi intermittenti nella visione.
Sebbene sia una condizione comune che accompagna l’invecchiamento, può verificarsi anche in giovane età a seguito di traumi oculari, interventi chirurgici o condizioni preesistenti come la miopia.
Degenerazione del vitreo: quanto è frequente?
La degenerazione del vitreo è una condizione comune che si verifica con l’avanzare dell’età . Si stima che oltre il 50% delle persone di età superiore ai 50 anni presenti i segni del disturbo, mentre l’incidenza aumenta a oltre l’80% nelle persone di età superiore ai 70 anni.
Può manifestarsi in diverse forme e sintomi e la gravità può variare da persona a persona. Alcuni pazienti possono avere sintomi lievi o occasionali, mentre altri possono sperimentare visione offuscata o distorsioni visive, che interferiscono con le attività quotidiane.
La degenerazione del vitreo non è considerata una malattia grave o pericolosa per la vista nella maggior parte dei casi. Tuttavia è consigliabile sottoporsi a regolari controlli oftalmologici per monitorare la salute dell’occhio e identificare eventuali complicazioni.
Cause della degenerazione del vitreo
Le cause esatte della degenerazione del vitreo non sono completamente comprese, ma diversi fattori possono contribuire al suo sviluppo:
- Invecchiamento: con il passare degli anni, il vitreo può subire cambiamenti strutturali e chimici che possono influenzarne la coesione e la trasparenza.
- Traumi oculari: lesioni come contusioni o ferite oculari possono causare alterazioni nel vitreo.
- Miopia: le persone con miopia, una condizione caratterizzata da una lunghezza oculare eccessiva, possono essere più suscettibili alla degenerazione del vitreo.
- Condizioni oculari preesistenti: alcune patologie oculari, come la retinopatia diabetica o la retinite pigmentosa, possono influenzare la struttura e la salute del vitreo nel tempo.
- Predisposizione genetica: alcune persone possono ereditare una predisposizione a sviluppare cambiamenti nel vitreo nel corso del tempo.
Sintomi di degenerazione del vitreo
La degenerazione del vitreo può manifestarsi con una serie di sintomi che variano da lievi a più significativi:
- Mosche volanti: uno dei più comuni. Si tratta di piccoli punti scuri o filamenti che sembrano fluttuare nel campo visivo; sono particolarmente evidenti quando si guarda una superficie luminosa, come un cielo azzurro o uno schermo bianco.
- Visione offuscata: alcune persone possono avvertire una diminuzione della nitidezza visiva.
- Visione distorta: può causare distorsioni visive per cui le linee rette sembrano curve o ondulate. Questo sintomo è più evidente quando si guarda una griglia o un pattern regolare.
- Flash luminosi: alcune persone possono sperimentare lampi intermittenti nella visione. Questo può accadere quando il vitreo si separa dalla superficie interna della retina, stimolando brevi segnali luminosi.
- Ridotta percezione dei colori: in alcuni casi questa condizione può influire sulla capacità di distinguere i colori o renderli meno vividi.
- Distacco della retina: se il vitreo si separa dalla retina in modo più significativo, può verificarsi il distacco della retina, che può causare una perdita improvvisa e indolore della visione periferica. Ciò richiede un trattamento urgente.
Diagnosi di degenerazione del vitreo
La diagnosi di solito avviene attraverso una visita oftalmologica completa. L’oftalmologo utilizzerà diversi strumenti diagnostici, come l’esame del fondo oculare e la tomografia a coerenza ottica (OCT), per valutare lo stato del vitreo e individuare eventuali complicanze associate.
Vediamo quali sono le fasi della visita.
Anamnesi
Durante l’anamnesi l’oftalmologo raccoglierà informazioni dettagliate sulla storia medica e oculare del paziente, sottoponendolo a domande riguardanti:
- Sintomi e loro durata: il paziente dovrà descrivere i sintomi che sta sperimentando, nonché da quanto tempo si verificano.
- Storia familiare: il medico indagherà se ci sono stati casi di degenerazione del vitreo o altre condizioni oculari nella famiglia del paziente.
- Storia medica: verranno esaminate le condizioni mediche preesistenti, come il diabete o altre malattie sistemiche.
- Storia oculare: il paziente dovrà informare il medico riguardo eventuali lesioni o interventi subiti, oltre a condizioni oculari preesistenti come la miopia o la retinopatia diabetica.
- Uso di farmaci: si valuterà l’uso di farmaci, compresi quelli prescritti e quelli da banco, che potrebbero avere un impatto sulla salute oculare.
Esame obiettivo
Durante l’esame obiettivo, l’oftalmologo condurrà una serie di test per valutare la salute del vitreo e rilevare eventuali complicazioni:
- Test del campo visivo: valuta la visione periferica e la capacità di rilevare oggetti situati ai lati del campo visivo.
- Esame della motilità oculare: valuta la capacità dei muscoli oculari di spostare gli occhi in modo coordinato e controllato.
- Esame della refrazione: determina la presenza di errori di refrazione come la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo.
Esami strumentali
Gli esami strumentali comunemente utilizzati per valutare la degenerazione del vitreo includono:
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): un esame di imaging non invasivo che fornisce immagini ad alta risoluzione delle strutture oculari, inclusi il vitreo e la retina. Consente di valutare lo spessore, la struttura e l’integrità del vitreo, individuando eventuali alterazioni come corpi mobili o trazione vitreoretinica.
- Ecografia oculare: utilizza ultrasuoni per ottenere immagini delle strutture oculari. Può essere utilizzata per valutare il vitreo e rilevare anomalie come corpi mobili, emorragie o distacco del vitreo dalla retina.
- Biomicroscopia a luce rientrante: consente di visualizzare le strutture anteriori dell’occhio, come la cornea, l’iride e il cristallino, utilizzando una luce focalizzata. Può aiutare a identificare eventuali segni di trazione vitreoretinica o distacco del vitreo.
- Angiografia con fluorescenza: una tecnica che prevede l’iniezione di un colorante fluorescente nelle vene del braccio del paziente, seguito dalla registrazione di immagini delle strutture vascolari nella retina. Può essere utilizzata per valutare l’irrorazione sanguigna della retina e identificare eventuali alterazioni vascolari associate alla condizione.
- Fotografia del fondo oculare: consente di documentare lo stato della retina, del vitreo e di altre strutture oculari. Queste immagini possono essere utilizzate per monitorare i cambiamenti nel tempo e valutare la progressione della degenerazione.
Diagnosi differenziale della degenerazione del vitreo
La diagnosi differenziale della degenerazione del vitreo implica l’esclusione di altre condizioni oculari che possono presentare sintomi simili, tra cui:
- Distacco della retina: una condizione in cui la retina si separa dalla parete posteriore dell’occhio; può comportare la comparsa di mosche volanti e visione offuscata.
- Corpi mobili nel vitreo: noti anche come floaters, sono particelle o fibre che fluttuano nel campo visivo. Possono essere presenti sia nella degenerazione del vitreo che in altre condizioni come l’emorragia vitreale o l’infiammazione intraoculare.
- Membrana epiretinica: una sottile membrana fibrosa che si forma sulla superficie interna della retina. Può causare distorsioni visive e offuscamento.
- Maculopatia: provoca distorsione della visione centrale; tuttavia coinvolge specificamente la macula, l’area della retina responsabile della visione dettagliata al centro del campo visivo.
- Miodesopsie: simili alle mosche volanti, ma possono essere causate da altre condizioni come infiammazione o emorragia.
Trattamento della degenerazione del vitreo
Nella maggior parte dei casi, la degenerazione del vitreo non richiede un trattamento specifico e può essere gestita con monitoraggio regolare da parte di un oftalmologo.
Tuttavia, in caso di complicanze come il distacco della retina, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per ripristinare la salute oculare.
Trattamento chirurgico
L’intervento chirurgico più comune per questa condizione è la vitrectomia: il vitreo opacizzato o alterato viene rimosso chirurgicamente dalla cavità dell’occhio e sostituito con una soluzione salina o un gas.
Può essere eseguita anche per trattare complicanze associate alla degenerazione del vitreo, come il distacco della retina o l’emorragia vitreale. Durante l’intervento, il chirurgo può riposizionare la retina staccata o rimuovere l’emorragia per ripristinare la funzione e la salute oculare.
Terapia farmacologica
Attualmente non esiste una terapia farmacologica specifica per la degenerazione del vitreo. In alcuni casi possono essere utilizzati farmaci per il trattamento delle complicanze associate, ovvero:
- Iniezioni intravitreali: alcuni farmaci, come gli agenti anti-VEGF (fattore di crescita endoteliale vascolare), possono essere somministrati per il trattamento di complicanze (tra cui l’edema maculare o la neovascolarizzazione retinica) associate alla condizione. Aiutano a ridurre l’infiammazione e a migliorare la funzione visiva.
- Corticosteroidi intravitreali: possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e il gonfiore nel contesto di complicanze come l’edema maculare.