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In questo recente studio è stato preso in esame il digiuno intermittente: questa misura nutrizionale può apportare benefici per alcune malattie croniche?
Digiuno intermittente e malattie croniche
Il digiuno intermittente consiste in un intervento nutrizionale nel quale la persona consuma, nel giorno o nei giorni prefissati, un quantitativo di calorie ridotto e distribuito in modo differente.
Approfondimento: il digiuno intermittente
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Questa misura, che può tradursi in un giorno intero senza consumare cibo oppure nel praticare un digiuno per la gran parte della giornata, si rivela molto utile per combattere l’obesità, uno dei principali problemi sanitari dei Paesi sviluppati.
Oltre all’obesità, la comunità scientifica studia da tempo le possibili implicazioni terapeutiche del digiuno intermittente nei confronti di alcune malattie croniche comuni, come il diabete mellito e la sclerosi multipla.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Revisione sistematica della letteratura.
- Luogo: Spagna.
Scopo dello studio: il digiuno intermittente può aiutare nella terapia di alcune malattie croniche?
Attraverso questa revisione sistematica della letteratura, gli autori dello studio hanno voluto ricercare i possibili effetti benefici del digiuno intermittente nel trattamento di alcune condizioni patologiche croniche, tra cui il diabete mellito.
Progettazione dello studio
- Della prevenzione generale esercitata dal digiuno intermittente verso le malattie;
- Dell’associazione del digiuno intermittente con l’obesità;
- Dell’interazione tra digiuno intermittente e sclerosi multipla;
- Dell’associazione tra digiuno intermittente e diabete mellito.
Risultati: l'efficacia del digiuno intermittente sulle malattie croniche
I risultati di questa revisione sistematica della letteratura hanno evidenziato che:
- Il digiuno intermittente abbassa il rischio cardiovascolare sia nei soggetti obesi che nei soggetti diabetici.
- Più della restrizione calorica tradizionale, il digiuno intermittente è maggiormente efficace nell’indurre una riduzione della circonferenza della vita nei pazienti obesi.
- Il digiuno intermittente aumenta i livelli di colesterolo HDL, abbassa i livelli di trigliceridi nel sangue e contrasta lo stress ossidativo e pertanto si rivela utile nell’inclusione della terapia per il diabete mellito.
- In associazione alla sclerosi multipla, il digiuno intermittente ha dimostrato di poter attenuare le risposte immunitarie auto-infiammatorie nei pazienti, migliorando al contempo anche la depressione.
Conclusioni
In conclusione il digiuno intermittente è una misura di intervento nutrizionale particolare e da sempre suscita controversie nel mondo scientifico a causa della sua supposta utilità nel trattamento di varie condizioni.
Il digiuno intermittente si è rivelato ottimale nel contrasto all’obesità e di conseguenza anche nella prevenzione dello sviluppo del diabete mellito di tipo 2, essendo implicato nel controllo dei trigliceridi nel sangue e di altre proteine del metabolismo lipidico¹.
Anche in relazione alla sclerosi multipla, il digiuno intermittente sembra esercitare un effetto anti-depressivo e un ruolo attivo nell’attutire alcune reazioni auto-infiammatorie dell’organismo.
Bibliografia: fonti e note
Nota 1. Livelli elevati di trigliceridi e LDL nel sangue esercitano un effetto lipotossico che determina, tra le altre cose, uno stress ossidativo sulle β-cellule pancreatiche. Dunque queste vanno incontro ad apoptosi e portano al deficit della secrezione di insulina, che si osserva nelle fasi più avanzate del diabete mellito.