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La distorsione della caviglia è uno degli infortuni più comuni e può provocare dolore alla caviglia e difficoltà di deambulazione. Si verifica spesso nell’ambito sportivo, ma può essere causata anche da una semplice caduta.
In questo articolo vedremo cos’è la distorsione acuta della caviglia, come viene diagnosticata e quali sono i trattamenti possibili.
Che cos’è la distorsione della caviglia
La distorsione acuta della caviglia è un evento traumatico che consiste nell’alterazione strutturale di uno o più componenti che costituiscono l’articolazione della caviglia.
Il trauma può consistere in uno stiramento o in una vera e propria lacerazione di tendini o legamenti, e come conseguenza può produrre:
- gonfiore della caviglia
- dolore acuto
- impossibilità a camminare.
Poiché non poter camminare in maniera adeguata impatta negativamente sullo stile di vita del paziente, è d’obbligo intervenire sulla causa in tempi rapidi, attenuando il dolore e ripristinando la fisiologia articolare della caviglia.
Cenni sull’articolazione della caviglia
L’articolazione della caviglia è meglio nota come articolazione tibio-tarsica ed è composta da:
- le estremità terminali della tibia
- le estremità terminali del perone
- un osso che fa parte del tarso del piede: l’astragalo.
Questa articolazione permette alla persona di potersi muovere e camminare in libertà ed è stabilizzata da un insieme di strutture capsulari e legamentose, che rafforzano i capi articolari mediante del tessuto connettivo fibroso.
Dal momento che questa articolazione è tanto coinvolta nella stabilità posturale e nella deambulazione, eventi accidentali o lesioni a carico di qualsiasi componente articolare possono compromettere il senso dell’equilibrio e il camminare.
Epidemiologia della distorsione acuta della caviglia
La distorsione acuta della caviglia è un evento piuttosto frequente nella popolazione generale: l’incidenza nei reparti di traumatologia e negli ambulatori di medicina generale è infatti elevata.
Nell’ambito sportivo questo tipo di lesione si verifica spesso e, in accordo con uno studio epidemiologico del 2017, pare che gli atleti maschi siano molto più suscettibili agli infortuni rispetto alle donne.
È stato inoltre evidenziato che coloro che hanno subìto una prima lesione distorsiva alla caviglia siano più propensi a subirne una seconda, lamentando, nel 40% dei casi:
- sintomi di natura persistente
- instabilità plantare durante l’appoggio.
Cause e classificazione della distorsione di caviglia
Nella maggioranza dei casi le distorsioni della caviglia provocano lesioni che riguardano uno o più legamenti di rinforzo dell’articolazione stessa, come il legamento anteriore dell’astragalo e il legamento calcaneo-peroniero.
Le distorsioni acute della caviglia posso originarsi dalla posizione del piede durante l’appoggio e dalla forza di rotazione che grava sull’articolazione e sui legamenti annessi.
In base all’energia sprigionata durante la fase di appoggio, le lesioni distorsive si classificano in tre classi:
- Prima classe: a bassa energia, che comportano una distorsione lieve,
- Seconda classe: a bassa energia, che comportano delle rotture microscopiche a carico dei legamenti che stabilizzano l’articolazione,
- Terza classe: ad alta energia, che possono portare a una rottura tendinea completa e a frattura della caviglia e del piede.
Perché la caviglia può dislocarsi e fare male? Aspetti fisiopatologici
Una distorsione della caviglia può verificarsi quando il piede si trova in entrambe le posizioni, ovvero:
- in inversione, quando tende a ruotare verso l’interno, mentre il tallone del piede è invece rivolto verso l’esterno;
- in eversione, quando la caviglia ruota verso l’esterno, con il tallone che punta invece all’interno.
Le distorsioni acute più comuni della caviglia si verificano quando il piede è in inversione: durante questo movimento, i legamenti che compongono il complesso legamentoso laterale della caviglia sono sollecitati e vanno incontro a micro-lacerazioni. Nei casi più gravi si può arrivare a rottura completa.
Il legamento che più spesso subisce lesioni dislocative, quando il piede è in inversione, è quello astragalo-peroniero anteriore, il più fragile dell’intero complesso legamentoso laterale.
Questo tipo di lesione può verificarsi quando, ad esempio, si cammina coi tacchi a spillo o si inciampa in un rialzo stradale, come un marciapiede.
Le lesioni da eversione sono più rare, in quanto coinvolgono uno dei legamenti più forti della caviglia, ossia il legamento deltoide mediale, ma può prevedere anche la frattura diretta del perone distale quando l’impatto avviene ad alta energia.
Diagnosi della distorsione della caviglia
La valutazione di base di un evento acuto distorsivo alla caviglia deve essere effettuata da un medico specialista ortopedico, durante la relativa visita ortopedica, che prevede l’anamnesi attenta del paziente e l’esame obiettivo.
Anamnesi
L’anamnesi per la distorsione della caviglia è un’intervista medica mirata a raccogliere informazioni sulle circostanze dell’infortunio, sui sintomi e sui fattori di rischio dell’individuo.
L’obiettivo principale dell’anamnesi è quello di ottenere una descrizione accurata dell’infortunio al fine di guidare la diagnosi e il trattamento.
Durante l’anamnesi il medico potrebbe chiedere al paziente:
- di descrivere l’evento che ha causato la distorsione della caviglia, ad esempio se è avvenuto durante l’attività fisica, una caduta o un incidente;
- se ha subito distorsioni o lesioni alla caviglia in passato;
- se ha problemi cronici di salute come diabete o malattie vascolari;
- di descrivere i sintomi attuali, relativi alla probabile distorsione della caviglia, come:
- il dolore,
- il gonfiore,
- la sensazione di instabilità,
- difficoltà a camminare;
- se il dolore o l’instabilità sono peggiorati o migliorati nel tempo;
- di descrivere le attività quotidiane e sportive che svolge.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo per la distorsione della caviglia è un insieme di test fisici che vengono eseguiti dal medico per valutare la gravità dell’infortunio e determinare la migliore strategia di trattamento.
L’esame fisico del paziente comincia con l’ispezione generale della caviglia e sulla palpazione dei principali legamenti stabilizzanti, ovvero il legamento astragalo-peroniero anteriore e il legamento calcaneo-peroniero, per cercare segni di:
- gonfiore
- lividi
- arrossamento
- deformità
- dolorabilità o crepitio, suggestivi di micro-lacerazioni tendinee.
Il medico valuta inoltre la mobilità e la stabilità della caviglia e la presenza di dolore o di sensibilità a diverse pressioni eseguendo alcuni test specifici, tra cui:
- Test di inversione ed eversione: il medico flette la caviglia e la gira per valutare la stabilità e l’elasticità dei legamenti.
- Dolore alla pressione: l’ortopedico preme sulla parte anteriore e posteriore della caviglia per valutare la sensibilità al dolore.
- Forza muscolare: il medico può chiedere all’individuo di muovere la caviglia in diverse direzioni per valutare la forza muscolare e la mobilità.
- Test della funzione: può venire chiesto all’individuo di camminare o correre per valutare la capacità della caviglia di supportare il peso corporeo e il movimento.
Inoltre il medico potrebbe ordinare esami diagnostici aggiuntivi per confermare la diagnosi e valutare la gravità dell’infortunio.
Esami di laboratorio
La distorsione della caviglia di solito non richiede esami di laboratorio specifici, ma in alcuni casi il medico potrebbe richiederli per escludere altre condizioni o per monitorare la salute generale del paziente.
Alcuni esami di laboratorio che possono essere richiesti in caso di distorsione alla caviglia sono:
- Emocromo completo: questo esame misura il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue. Potrebbe essere richiesto se oltre alla caviglia il trauma ha interessato altri distretti e c’è sospetto di un’emorragia interna a causa dell’infortunio o per monitorare la salute generale dell’individuo.
- Funzionalità epatica: misura i livelli di enzimi epatici nel sangue. Potrebbe essere richiesto se l’individuo sta assumendo farmaci che possono influire sulla funzionalità epatica o se c’è sospetto di danno epatico a causa del trauma subito.
- Funzionalità renale: questo esame di laboratorio misura i livelli di creatinina e urea nel sangue. Potrebbe essere richiesto se l’individuo sta assumendo farmaci che possono influire sulla funzionalità renale o se c’è sospetto di danno renale a causa dell’infortunio.
- Coagulazione del sangue: questo esame misura il tempo di coagulazione del sangue e può essere richiesto se c’è sospetto di coaguli di sangue a causa dell’infortunio.
- Test dell’infiammazione: misura i livelli di proteine infiammatorie nel sangue, come la proteina C reattiva (PCR) o la velocità di eritrosedimentazione (VES). Potrebbe essere richiesto per valutare l’infiammazione generale del corpo a causa dell’infortunio.
Esami strumentali
Gli esami strumentali per la distorsione della caviglia si utilizzano per valutare l’estensione dell’infortunio e determinare il miglior approccio terapeutico.
Di seguito sono descritti alcuni dei principali esami strumentali utilizzati per la diagnosi:
- Radiografia: un esame di imaging che utilizza raggi X per produrre immagini dell’interno del corpo. Può essere utilizzato per valutare la presenza di fratture o di altri danni ossei causati dalla distorsione della caviglia.
- Ecografia: utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini dettagliate dei tessuti corporei. Questo esame può essere utilizzato per valutare la presenza di danni ai tessuti molli, come i legamenti, i tendini e i muscoli.
- Risonanza magnetica (RMN): utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini dettagliate dei tessuti corporei. Può essere utilizzato per valutare la presenza di danni ai tessuti molli, come i legamenti, i tendini e i muscoli.
- Tomografia computerizzata (TC): utilizza raggi X e un computer per produrre immagini dettagliate dei tessuti corporei. Questo esame può essere utilizzato per valutare la presenza di fratture o di altri danni ossei causati dalla distorsione della caviglia.
Gestione e trattamento della distorsione della caviglia
Esistono diversi tipi di trattamenti per la distorsione della caviglia, a seconda della gravità dell’infortunio e dei sintomi del paziente.
Vediamo insieme alcuni dei principali trattamenti disponibili.
Trattamento R.I.C.E.
R.I.C.E. è un acronimo inglese che sta per Riposo, Ghiaccio (Ice), Compressione, Elevazione; è spesso raccomandato come primo passo nel trattamento della distorsione della caviglia. Si articola in:
- Riposo: il riposo è un elemento importante. Si consiglia di evitare l’attività fisica o qualsiasi attività che possa aumentare il dolore o l’infiammazione nella zona interessata. Il riposo aiuta anche a prevenire ulteriori danni ai tessuti e a facilitare la guarigione.
- Ghiaccio: l’applicazione di ghiaccio sulla zona interessata aiuta a ridurre il gonfiore, il dolore e l’infiammazione. Si consiglia di applicare il ghiaccio sulla caviglia per circa 20-30 minuti alla volta, 3-4 volte al giorno. È importante avvolgere il ghiaccio in un panno o in una busta per evitare danni alla pelle.
- Compressione: l’applicazione di una fascia elastica sulla zona interessata aiuta a ridurre il gonfiore e a fornire supporto alla caviglia. Si consiglia di avvolgerla saldamente intorno alla caviglia, ma non troppo stretta da interferire con la circolazione sanguigna. La fascia elastica dovrebbe essere rimossa durante la notte.
- Elevazione: elevare la caviglia sopra il livello del cuore aiuta a ridurre il gonfiore e l’infiammazione. Si consiglia di sedersi o sdraiarsi con la caviglia sollevata su un cuscino o su un oggetto simile per circa 20-30 minuti alla volta, 3-4 volte al giorno.
Questo trattamento può essere utilizzato come terapia complementare ad altri trattamenti, come la terapia fisica o farmacologica.
Terapia farmacologica
I farmaci sono spesso utilizzati nel trattamento della distorsione della caviglia per ridurre il dolore, l’infiammazione e il gonfiore.
Tra i farmaci più comuni abbiamo:
- Antidolorifici: aiutano a ridurre il dolore associato alla distorsione della caviglia. I farmaci più comunemente utilizzati sono il paracetamolo e i farmaci oppioidi, che richiedono una prescrizione medica. Tuttavia i farmaci oppioidi possono essere pericolosi e creare dipendenza.
- Antinfiammatori non steroidei (FANS): aiutano a ridurre l’infiammazione, il dolore e il gonfiore associati alla distorsione della caviglia. I FANS più comuni utilizzati sono l’ibuprofene e il naprossene, che a dosi basse sono disponibili senza prescrizione medica. Possono avere effetti collaterali, tra cui mal di stomaco, ulcere e sanguinamento.
- Topici: i farmaci topici possono essere applicati direttamente sulla zona interessata per ridurre il dolore e l’infiammazione. I più comunemente utilizzati includono creme o unguenti contenenti ibuprofene o diclofenac.
Terapia fisica
La terapia fisica è un trattamento importante per la distorsione della caviglia, perché aiuta a ripristinare la forza e la flessibilità della caviglia, a prevenire le recidive e a migliorare la funzionalità generale della zona interessata.
Può includere diversi approcci terapeutici, tra i quali:
- Esercizi di rafforzamento muscolare: sono mirati a migliorare la forza muscolare della caviglia, che può essere compromessa a causa della distorsione. Ci sono diversi esercizi di rafforzamento muscolare che possono essere utilizzati, tra cui l’allenamento del piede, le sollevazioni dei talloni e gli esercizi di resistenza.
- Esercizi di flessibilità: sono mirati a migliorare la flessibilità della caviglia, che può essere compromessa a causa della distorsione. Ci sono diversi esercizi di flessibilità che possono essere utilizzati, tra cui gli esercizi di stretching, la rotazione del piede e gli esercizi di mobilità articolare.
- Tecniche di riabilitazione specifiche per la caviglia: possono includere la mobilizzazione articolare, la terapia manuale, la terapia con ultrasuoni, la terapia laser e altre tecniche che mirano a migliorare la circolazione sanguigna e il flusso linfatico nella zona interessata.
- Attività aerobiche: le attività aerobiche, come il nuoto, la bicicletta e la camminata, possono aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e la forza muscolare, nonché a prevenire le recidive.
È importante seguire il piano di trattamento con attenzione e regolarità per ottenere i migliori risultati.
Interventi chirurgici
Gli interventi chirurgici per la distorsione della caviglia sono di solito considerati solo in casi rari e gravi nei quali la distorsione ha causato danni significativi ai legamenti, tendini o ossa nella zona interessata.
I tipi di interventi chirurgici che possono essere eseguiti includono:
- Riparazione dei legamenti: viene effettuato per riparare i legamenti danneggiati nella caviglia. Può includere la rimozione dei tessuti danneggiati e la ricostruzione del legamento utilizzando tessuti autologhi o artificiale.
- Osteotomia: l’osteotomia è un tipo di intervento chirurgico che consiste nel rimodellare l’osso della caviglia per riparare i danni causati dalla distorsione. Viene spesso utilizzato per riparare i danni ai bordi dell’articolazione della caviglia.
- Artroscopia: è un intervento chirurgico meno invasivo che utilizza un piccolo strumento chiamato artroscopio per visualizzare l’interno della caviglia e riparare i danni. Questo tipo di intervento viene spesso utilizzato per rimuovere i frammenti ossei o i tessuti danneggiati.
- Fusione articolare: prevede la rimozione dell’articolazione danneggiata e la fusione dei due ossi adiacenti. Questo tipo di intervento viene utilizzato solo in casi estremi e può limitare la mobilità della caviglia.
Gli interventi chirurgici per la distorsione della caviglia sono generalmente considerati solo quando altri metodi di trattamento, come la terapia fisica o farmacologica, non hanno avuto successo nel ripristinare la funzionalità della caviglia.
Conclusioni
La distorsione della caviglia rappresenta uno degli infortuni più comuni e più trattati in ambiente ospedaliero o nel contesto dell’attività di medicina generale.
Nonostante sia più frequente durante l’esecuzione di alcuni sport, essa può verificarsi in seguito a traumi fortuiti, ad esempio poggiando in maniera erronea la pianta del piede durante la deambulazione.
Per garantire una riabilitazione completa ed efficace, è consigliabile provvedere da subito a bendare in maniera compressiva l’articolazione della caviglia, mantenendo la gamba in alto e applicando con costanza impacchi di ghiaccio.
Bibliografia: fonti e note
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