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Dolore al polso

Il dolore al polso può manifestarsi in diverse forme e intensità, influenzando le attività lavorative, lo svolgimento delle mansioni domestiche e persino il semplice atto di afferrare un oggetto.

Esplorare le cause, i sintomi e le possibili soluzioni è fondamentale per comprendere come gestire questa condizione e ripristinare la funzionalità ottimale di questa parte così essenziale del nostro corpo.

 

Quanto è frequente il dolore al polso? Epidemiologia

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Il dolore al polso è una condizione piuttosto comune, che può colpire persone di diverse fasce d’età e stili di vita.

Le statistiche epidemiologiche variano in base alle cause e possono essere influenzate da fattori come:

  • stile di vita
  • occupazione
  • accesso alle cure mediche.

 

Quali sono le cause del dolore al polso? Eziologia

Il dolore al polso può derivare da diverse cause, ad esempio:

  • Lesioni acute: come distorsioni, fratture, lussazioni o contusioni. Queste lesioni possono verificarsi a seguito di cadute, incidenti sportivi o trauma diretto alla zona del polso.
  • Sforzo ripetuto: associato a movimenti ripetitivi delle mani e dei polsi, come quelli svolti durante l’uso del computer e altre attività lavorative.
  • Condizioni mediche specifiche: condizioni reumatologiche come l’artrite reumatoide, l’osteoartrite, la gotta, la tendinite, la borsite possono provocare dolore al polso. La sindrome del tunnel carpale, caratterizzata dalla compressione del nervo mediano nel polso, è una delle cause più comuni di dolore, intorpidimento e debolezza nella mano e nel polso.
  • Infezioni e infiammazioni: l’infiammazione dei tessuti o infezioni come la tendinite infettiva possono provocare dolore al polso.
  • Traumi cronici: attività che comportano un uso eccessivo del polso nel tempo, come sollevare pesi in modo improprio o praticare determinati sport senza una tecnica corretta, possono portare a microtraumi e infiammazione cronica, causando dolore.
  • Anomalie anatomiche: alcune persone possono nascere con anomalie anatomiche che aumentano il rischio di sviluppare problemi al polso nel corso della vita.

 

Quali sono i sintomi del dolore al polso? Sintomatologia

Il dolore al polso può manifestarsi con una serie di sintomi che variano a seconda della causa e della gravità della condizione.

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Alcuni dei sintomi più comuni includono:

  • Dolore: può essere localizzato o diffuso nella zona del polso. Inoltre può essere acuto, sordo, pulsante, costante o intermittente, a seconda della causa.
  • Debolezza: si può avvertire una sensazione di debolezza nella mano o nel polso interessato, rendendo difficile svolgere normali attività.
  • Rigidità: il polso può risultare rigido, con limitazioni nei movimenti o difficoltà nell’effettuare determinate azioni come piegare il polso, afferrare oggetti o ruotare l’avambraccio.
  • Intorpidimento e formicolio: si possono avvertire sensazioni di intorpidimento, formicolio o bruciore nella zona del polso e delle dita, specialmente se la causa è legata a condizioni come la sindrome del tunnel carpale.
  • Gonfiore e infiammazione: in alcuni casi il polso può apparire gonfio, arrossato o caldo al tatto a causa di un’infiammazione o di un trauma.
  • Scrosci o crepitii: se il dolore è causato da condizioni legate all’usura delle articolazioni, come l’osteoartrite, si possono udire scrosci o crepitii durante il movimento del polso.

 

Diagnosi di dolore al polso

diagnosi di dolore al polso

La diagnosi richiede un’accurata valutazione medica che può includere un esame fisico dettagliato, la storia clinica del paziente e in alcuni casi esami strumentali.

La collaborazione con uno specialista, come un ortopedico o un reumatologo, è spesso cruciale per una diagnosi precisa e un piano di trattamento mirato.

 

Anamnesi

L’anamnesi rappresenta un’importante fase della valutazione medica. Durante l’anamnesi il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, inclusi:
  • sintomi specifici;
  • la durata e l’intensità del dolore al polso;
  • fattori scatenanti, come traumi o attività specifiche;
  • eventuali condizioni mediche pregresse;
  • trattamenti già effettuati.

Questo approccio consente al medico di ottenere una comprensione più completa del problema e di orientarsi verso la causa sottostante facilitando così la diagnosi e il trattamento adeguato.

 

Esame obiettivo

Durante l’esame obiettivo il medico può eseguire diverse manovre per valutare la zona interessata e identificare eventuali anomalie.

Ecco alcuni punti salienti dell’esame obiettivo:

  • Ispezione visiva: per individuare segni evidenti di gonfiore, arrossamento, deformità o altre anomalie visibili.
  • Palpazione: mediante la palpazione il medico esamina attentamente il polso e le strutture circostanti per individuare zone di sensibilità, noduli, dolore localizzato o presenza di gonfiore.
  • Valutazione della mobilità: il medico può chiedere al paziente di piegare, estendere, ruotare e piegare lateralmente il polso per valutare eventuali limitazioni o dolore durante questi movimenti.
  • Test di resistenza e forza: ad esempio chiedendo al paziente di resistere a una pressione applicata dal medico in direzioni specifiche per valutare la forza muscolare.
  • Test neurologici: se sospettata una condizione come la sindrome del tunnel carpale, il medico potrebbe eseguire test per valutare la sensibilità, la forza muscolare e i riflessi delle mani e delle dita.

 

Esami strumentali

Per individuare la causa del dolore al polso e confermare la diagnosi possono essere prescritti diversi esami strumentali.

Questi includono:

  • Radiografie: possono mostrare fratture, lussazioni, segni di artrite o altre anomalie ossee nel polso.
  • Ecografia: questo esame può essere utilizzato per valutare i tessuti molli, come tendini, legamenti e muscoli, per individuare eventuali lesioni o infiammazioni.
  • Risonanza magnetica: fornisce immagini dettagliate dei tessuti molli, inclusi muscoli, tendini e legamenti, ed è utile per identificare lesioni più specifiche o condizioni più complesse.
  • Tomografia computerizzata: può offrire una visione dettagliata delle ossa e delle articolazioni, consentendo una valutazione più approfondita delle anomalie ossee o delle condizioni articolari.
  • Artrografia: implica l’iniezione di un mezzo di contrasto nelle articolazioni del polso seguito da raggi X o RM per individuare eventuali danni o anomalie all’interno dell’articolazione.

 

Esami di laboratorio

Gli esami di laboratorio possono essere utilizzati per identificare condizioni specifiche o per escludere alcune cause.

Alcuni dei test di laboratorio che possono essere prescritti includono:

  • Emocromo completo: valuta la conta dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine nel sangue e può essere utile per identificare segni di infezione o infiammazione.
  • Sedimentazione veloce (VES) o proteina C-reattiva (PCR): misurano i livelli di infiammazione nel corpo. Un aumento dei valori potrebbe suggerire un’infiammazione nella zona del polso.
  • Esami per le malattie autoimmuni: test come l’anticorpo anti-nucleo (ANA) o altri test specifici possono essere eseguiti per valutare la presenza di malattie autoimmuni che potrebbero essere correlate al dolore al polso.
  • Test per l’artrite: esami specifici come il fattore reumatoide (RF) o il test per l’artrite reumatoide (anti-CCP) possono essere prescritti se l’artrite è sospettata come causa del dolore al polso.
  • Esami per la gotta: misurare i livelli di acido urico nel sangue può aiutare a diagnosticare la gotta, una condizione in cui si formano cristalli di acido urico nelle articolazioni, incluso il polso.
  • Esami per infezioni: in presenza di segni di infezione possono essere prescritti test specifici per identificare l’agente patogeno responsabile.

 

Trattamenti per il dolore al polso

Il trattamento varia in base alla causa specifica e può comprendere terapie farmacologiche, trattamenti fisioterapici e, in casi gravi o particolari, anche trattamenti chirurgici.

Vediamo i principali.

 

Trattamento farmacologico

terapia farmacologica per dolore al polso

Alcune opzioni farmacologiche comuni includono:

  • Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): come l’ibuprofene, il naprossene o il diclofenac, aiutano a ridurre il dolore e l’infiammazione nel polso. Sono spesso utilizzati per condizioni come tendiniti, borsiti o artriti.
  • Analgesici: farmaci come il paracetamolo possono essere prescritti per il dolore da leggero a moderato. Tuttavia non hanno effetti anti-infiammatori come i FANS.
  • Corticosteroidi: in alcuni casi l’iniezione di corticosteroidi direttamente nell’articolazione interessata può ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore, soprattutto in situazioni di infiammazione acuta o tendinite.
  • Farmaci per la gestione delle condizioni specifiche: ad esempio in caso di gotta possono essere prescritti farmaci per abbassare i livelli di acido urico, mentre per l’artrite reumatoide possono essere somministrati farmaci modificatori della malattia.
  • Miorilassanti: in alcune situazioni i rilassanti muscolari possono essere utili per ridurre la tensione muscolare e alleviare il dolore.

 

Trattamento fisioterapico

Il trattamento fisioterapico svolge un ruolo fondamentale nel gestire il dolore al polso, specialmente quando è legato a particolari condizioni.

Ecco alcuni approcci comuni:

  • Esercizi di stretching e potenziamento: vengono prescritti esercizi specifici per migliorare la flessibilità, la forza e la resistenza dei muscoli e dei tendini coinvolti. Questo può contribuire a ridurre il dolore e a migliorare la funzionalità.
  • Mobilizzazioni articolari: attraverso movimenti controllati e mirati, il fisioterapista può lavorare sulla mobilità articolare del polso per migliorare l’ampiezza dei movimenti e ridurre la rigidità.
  • Terapia manuale: come i massaggi terapeutici, possono essere utilizzati per ridurre la tensione muscolare, migliorare la circolazione e alleviare il dolore.
  • Ultrasuoni e terapie con laser: per ridurre l’infiammazione, promuovere la guarigione dei tessuti e alleviare il dolore.
  • Tecniche di rieducazione funzionale: il fisioterapista può insegnare al paziente modalità corrette di movimento e postura per evitare il sovraccarico o l’aggravamento del dolore al polso.
  • Utilizzo di tutori o ortesi: può essere consigliato l’uso di tutori o ortesi per stabilizzare e supportare il polso durante le attività quotidiane o durante l’esercizio fisico.

 

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico per il dolore al polso è considerato quando altre opzioni conservative non hanno avuto successo nel migliorare la condizione o quando esiste una necessità di intervento più diretto per affrontare la causa del dolore.

Alcune condizioni che potrebbero richiedere interventi chirurgici includono:

  • Sindrome del tunnel carpale: se le terapie conservative non hanno avuto successo può essere indicata una decompressione chirurgica del tunnel carpale per alleviare la pressione sul nervo.
  • Fratture o lesioni gravi: in caso di fratture complesse, lussazioni o lesioni gravi ai tessuti molli del polso che non rispondono al trattamento conservativo, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per riparare le strutture danneggiate.
  • Condizioni articolari avanzate: in condizioni come l’artrosi grave o altri problemi articolari che causano dolore cronico e limitazioni funzionali significative, il chirurgo ortopedico può raccomandare interventi come la fusione articolare o la sostituzione articolare.
  • Lesioni legamentose: per lesioni dei legamenti del polso, soprattutto se croniche o instabili, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per riparare o ricostruire i legamenti danneggiati.
  • Tumori o malformazioni congenite: se il dolore al polso è causato da tumori ossei, cisti o malformazioni congenite che comprimono i tessuti circostanti, potrebbe essere richiesta un’operazione per rimuovere la massa o correggere l’anomalia.

Ozonoterapia per il dolore al polso

L’ozonoterapia utilizza una miscela di ossigeno e ozono per trattare vari disturbi, inclusi quelli che causano dolore. L’ozono è infatti noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, e nel caso del dolore al polso svolge:

  • Azione antinfiammatoria: ha proprietà antinfiammatorie, che possono ridurre l’infiammazione nelle articolazioni del polso, migliorando così il dolore e la mobilità.
  • Stimolazione della rigenerazione tissutale: favorisce la rigenerazione dei tessuti, contribuendo alla guarigione di lesioni tendinee o articolari.
  • Miglioramento della circolazione: migliora l’apporto di ossigeno ai tessuti, facilitando la guarigione e riducendo il dolore.
  • Effetto analgesico: ha un effetto analgesico diretto, riducendo la percezione del dolore.

L’ozonoterapia per il polso generalmente implica iniezioni di una miscela di ozono e ossigeno direttamente nella zona dolorante. Il trattamento può richiedere più sessioni, a seconda della gravità del dolore e della risposta del paziente.

 

Prevenzione

prevenzione

Ecco alcuni consigli per prevenire il dolore al polso:

  • Esercizi di rafforzamento e stretching: mantenere i muscoli e i tendini del polso flessibili e forti può ridurre il rischio di lesioni. Eseguire esercizi specifici per il polso può contribuire a migliorare la sua resistenza e flessibilità.
  • Praticare corrette posture e movimenti: una postura corretta può aiutare a prevenire lo stress eccessivo sulle articolazioni del polso.
  • Fare pause e cambiare posizione: in particolare se si svolgono attività che richiedono movimenti ripetitivi del polso, per evitare lo sforzo continuo delle stesse articolazioni.
  • Utilizzare attrezzi e strumenti ergonomici: può aiutare a ridurre la tensione e lo stress sulle articolazioni del polso durante le attività lavorative o sportive.
  • Allenamento adeguato e tecnica corretta: quando si pratica sport o attività fisica che coinvolgono il polso, è importante ricevere un adeguato allenamento per acquisire una tecnica corretta che riduca il rischio di infortuni.
  • Evitare sovraccarichi eccessivi: ridurre il peso eccessivo sollevato con le mani e il polso, evitare gesti bruschi o movimenti improvvisi che possono causare lesioni.
  • Utilizzare protezioni durante le attività rischiose: durante lo svolgimento di attività ad alto rischio, come sport di contatto o attività manuali intense, l’uso di protezioni, come tutori o guanti protettivi, può essere utile.

 

Dolore al polso: punti chiave

Il dolore al polso è un sintomo che può derivare da una vasta gamma di condizioni. Tra le più comuni troviamo traumi, lesioni da sforzo ripetitivo, patologie articolari, infiammatorie o degenerative. Identificare la causa sottostante è cruciale per un trattamento efficace.

La diagnosi richiede un’approfondita valutazione medica, che può coinvolgere esami fisici, esami strumentali e test di laboratorio.

I trattamenti dipendono dalla causa e dalla gravità dei sintomi. Le opzioni terapeutiche possono includere il riposo, l’applicazione di ghiaccio o calore. Possono essere inoltre consigliate terapie fisiche come la fisioterapia per rafforzare i muscoli e migliorare la flessibilità, l’uso di tutori o bendaggi per supportare e stabilizzare il polso, farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e l’infiammazione.

In casi più gravi o persistenti, interventi chirurgici come la decompressione del nervo per la sindrome del tunnel carpale o la riparazione dei tessuti danneggiati possono essere raccomandati.

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di lesioni al polso. Ciò avviene attraverso l’adozione di corretta postura, esercizi di rafforzamento e l’utilizzo di attrezzi ergonomici durante le attività quotidiane o sportive.