dolore toracico

Dolore toracico: cause, sintomi e cure

Il dolore toracico colpisce una parte o l’intera regione del petto e può derivare da un problema cardiaco oppure dipendere da altre condizioni.

È sempre importante delineare al meglio le caratteristiche di un dolore al torace riportato dal paziente per identificarne tempestivamente le cause, escludendo quelle legate a disturbi cardiaci o respiratori potenzialmente fatali.

 

Il dolore toracico: quanto è frequente?

Il dolore al torace rappresenta sia nel Pronto Soccorso che nell’ambulatorio di medicina generale uno dei disturbi più comunemente presi in gestione, arrivando al 5% di tutti gli accessi al Pronto Soccorso.

La precisa eziologia che spinge il paziente a farsi visitare per il dolore toracico è identificata nelle seguenti cause riportate in ordine decrescente di frequenza:

È da notare dunque che circa l’1,5% di tutti i pazienti che si reca in visita nasconde alla base una condizione assai severa, come un’angina instabile o un infarto acuto del miocardio.

Nei restanti casi si parla di patologie extra-polmonari ed extra-cardiache, rappresentate soprattutto dalla malattia da reflusso gastrointestinale o affezioni del sistema muscolare e scheletrico. [2]

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Caratteristiche del dolore toracico

Il dolore toracico non sempre si manifesta allo stesso modo ed è molto importante riconoscerlo e descriverlo con precisione. In questo modo se per questa condizione si allerta il sistema di emergenza, gli operatori possono valutare la situazione e valutare al meglio il da farsi.

Il dolore toracico può essere percepito come “oppressivo e costrittivo” e in altri casi come “lancinante e pungente” [1].

La durata del dolore è una delle variabili principali. Se il dolore è momentaneo, trafittivo e passa rapidamente molto probabilmente si tratta di una contrattura di un muscolo intercostale, perciò non è il caso di allarmarsi. 

Se invece la durata del dolore è prolungata, più di un minuto, ed è di tipo costrittivo/oppressivo, di sicuro è opportuno allertare il personale di urgenza (chiamare il 118) per un rapido controllo da parte di un medico. In questo caso infatti è possibile che si tratti di un dolore riferito al cuore e di conseguenza è opportuno trattarlo come tale fino a prova contraria, che solo un medico può verificare.

L’evento più preoccupante che si può nascondere dietro ad un dolore toracico è un possibile infarto del cuore, che si manifesta in genere appunto con un dolore oppressivo o costrittivo prolungato, che non si modifica con la posizione corporea o la respirazione.

Invece i dolori che cambiano di intensità, con la posizione o col respiro, spesso sono attribuibili a dolori muscolari, posturali, stress o altre cause non cardiache. 

Vediamo ora quali sono le possibili cause di dolore toracico una per una.

 

Cause del dolore toracico: perché può venire il dolore al petto?

Il torace è una regione anatomica ampia ed è costituita da vari organi, vasi sanguigni, ossa e strutture muscolo-tendinee.

Qualsiasi evento infiammatorio che colpisca una o più delle componenti toraciche può eventualmente sfociare nel dolore toracico.

A scopo semplificativo, si possono suddividere le cause che portano al dolore toracico in diverse categorie.

 

Cause cardiache di dolore toracico

Le patologie cardiache, o cardiopatie, entrano spesso in gioco nel dolore toracico e sono rappresentate da:

  • angina pectoris, in cui il cuore non riceve un adeguato apporto di ossigeno e sostanze nutritive in modo temporaneo a causa di un’ostruzione o spasmo a livello delle coronarie.
  • Pericardite, in cui si assiste a un’infiammazione che colpisce la membrana sierosa che avvolge il cuore, ossia il pericardio.
  • Infarto acuto del miocardio, in cui la mancanza di ossigeno e metaboliti in arrivo alle cellule cardiache è più protratta rispetto all’angina, determinando necrosi delle cellule e interruzione totale del flusso.
  • Cardiomiopatie, in cui il cuore si ipertrofizza in maniera patologica, producendo dei caratteristici dolori al petto e battito irregolare.
  • Vizi valvolari, in cui le valvole cardiache tendono a calcificare o a prolassare, rendendo inefficiente il passaggio del sangue da una camera cardiaca all’altra.

 

Cause pleuro-polmonari di dolore toracico

Anche le condizioni che determinano un’alterazione patologica del polmone o delle pleure possono far insorgere un dolore che si irradia nella regione toracica.

Le cause più significativamente coinvolte sono riportate di seguito:

  • polmonite, nella quale l’infiammazione dei polmoni, spesso scatenata da un’infezione, determina dolore toracico accompagnato frequentemente da tosse e brividi.
  • Embolia polmonare, in cui si assiste all’ostruzione di uno o di entrambi i rami dell’arteria polmonare, che determina un dolore improvviso di tipo trafittivo.
  • Pleurite, in cui la pleura, la membrana sierosa che avvolge i polmoni, va incontro a infiammazione originando un dolore puntoreo e localizzato.
  • Pneumotorace, in cui si assiste all’intrusione di aria nel cavo pleurico, con tendenza del polmone a collassare, e conseguente dolore al petto di tipo gravativo, accompagnato da cianosi e dispnea ingravescente.

 

Cause osteo-muscolo-scheletriche di dolore toracico

Eventi traumatici, infiammatori o degenerativi a carico delle ossa, dei muscoli o dei tendini che compongono la regione toracica possono facilmente produrre degli episodi dolorosi al torace, come:

  • frattura delle coste
  • contusioni e lesioni dirette al torace
  • distrazioni e rotture dei legamenti o dei tendini muscolari dei muscoli pettorali o dei muscoli intercostali
  • infiammazione delle cartilagini costali e Sindrome di Tietze.

Oltre alle cause sopra citate anche delle affezioni del sistema digerente possono potenzialmente dare adito al dolore toracico, quali:

  • malattia da reflusso gastroesofageo, in cui il contenuto acido dello stomaco tende a risalire, infiammando la mucosa esofagea e trasmettendo i segnali nervosi dolorifici in una parte o nell’intera regione toracica.
  • Ernia iatale, caratterizzata dallo scivolamento di parte dello stomaco attraverso lo iato esofageo, producente dolore al petto e frequenti eruttazioni.
  • Colecistite o calcolosi della cistifellea, che si manifestano con un dolore persistente o intermittente, a seconda della gravità della condizione. [1],[2]

 

Valutazione iniziale del dolore al torace: anamnesi ed esame obiettivo

Come detto in precedenza, la valutazione del dolore al torace riportato dal paziente deve avvenire in maniera tempestiva e completa, al fine di escludere subito cause severe che possono sfociare in eventi anche fatali per il paziente stesso.

La valutazione completa del sintomo può essere presa in carico inizialmente dal medico di medicina generale, il quale richiede eventualmente una visita specialistica più approfondita di tipo pneumologico o cardiologico.

La visita comincia con un’anamnesi dettagliata eseguita dal medico, volta ad indagare sulle caratteristiche associate al dolore ponendo domande del tipo:

  • Cosa stavi facendo quando è cominciato il dolore?
  • Riesci a localizzare il dolore sul torace con un dito oppure è diffuso?
  • Quanto tempo è durato il dolore?
  • Il dolore tende a peggiorare quando ti sforzi, quando mangi oppure quando cambi posizione?
  • Quante volte al giorno ti sopraggiunge il dolore?
  • Avverti altri sintomi oltre al dolore al petto? Ad esempio nausea, vomito e sudorazione abbondante?

L’anamnesi deve concentrarsi anche sull’eventuale presenza in famiglia di malattie della coagulazione o di malattie metaboliche croniche, come il diabete mellito.

Possibilmente occorre stimare anche i fattori di rischio connessi all’insorgenza di infarto del miocardio e di embolia polmonare (utilizzando i Criteri di Wells).

L’esame obiettivo del paziente che si presenta in visita con dolore al torace comincia invece con un’attenta rilevazione dei parametri vitali, tracciando poi un profilo generale del paziente rilevando un eventuale stato di angoscia, di sofferenza o di aumento della sudorazione.

Successivamente si passa a esaminare l’intera regione toracica ispezionando a dovere lo stato della cute e palpando alla ricerca di punti di dolorabilità o di crepitio, segno di problematica respiratoria.

Oltre alla valutazione del torace, durante l’esame obiettivo si prende in esame anche la funzionalità cardiaca e respiratoria, auscultando tramite lo stetofonendoscopio i principali punti di repere presenti nel petto e nel dorso.

Alla fine dell’esame devono altresì venire valutate le estremità del corpo facendo caso all’eventuale presenza di edemi declivi e gonfiore, che possono far presagire una cardiopatia alla base. [1],[2]

 

Il dolore al torace nei bambini

Il dolore al torace nei bambini rappresenta una causa non comune di visita presso il medico pediatra e cela spesso un’origine totalmente benigna, essendo improbabili alterazioni in atto della funzionalità cardiaca.

La maggior parte delle forme di dolore al torace nei bambini è idiopatica, ossia ad eziologia sconosciuta, oppure di natura muscolo-scheletrica, derivante da esercizio fisico prolungato, tosse o trauma diretto al torace.

Circa un decimo dei casi di dolore al torace nei bambini può essere originato da affezioni polmonari, come risultato di una bronchite acuta non curata, di una polmonite o di un’asma allergica. [3]

 

Diagnosi del dolore toracico

La diagnosi effettiva del dolore toracico può avvalersi dell’esecuzione di alcuni esami di laboratorio e strumentali, tra cui:

  • radiografia diretta del torace, utile per stabilire la presenza di un eventuale pneumotorace
  • elettrocardiogramma, preferibilmente da eseguire nella prima mezz’ora dalla presentazione dei sintomi
  • angiografia polmonare con TC, per valutare un possibile rischio di embolia polmonare
  • ecografia della regione toracica, utile nella valutazione di un sospetto tamponamento pericardico
  • esami del sangue, comprensivi dell’emocromo e di alcuni marker cardiaci tra cui il dosaggio delle troponine e della mioglobina. [2],[4]

 

Gestione e trattamento del dolore al torace

Una volta posta la diagnosi, il paziente con dolore toracico viene trattato a seconda della causa alla base del dolore.

In caso di embolia polmonare confermata dall’esecuzione di un angiogramma polmonare con TC, il paziente deve essere prontamente avviato a una terapia trombolitica e/o ad una terapia con anticoagulanti.

Nel caso di uno pneumotorace, il paziente deve invece ricevere una decompressione mirata, con l’inserzione di un apposito tubo di drenaggio toracico, anche noto come chest tube.

Quando la causa è cardiaca come nel caso della sindrome coronarica acuta, la terapia da effettuare si basa sulla riperfusione del tratto arterioso ostruito mediante la somministrazione di farmaci trombolitici e di nitroglicerina oppure di un intervento di disostruzione meccanica, mediante angioplastica.

Oltre ai casi restanti di dolore al torace causato da malattia da reflusso gastroesofageo, trattabile con bicarbonati e inibitori della pompa protonica (PPI), vi sono delle situazioni in cui il dolore al petto emerge in seguito a sforzi emozionali particolarmente intensi o a stati d’ansia. In questi casi il dolore tende a risolversi in maniera autonoma, ma per aiutare il paziente a gestire le proprie emozioni o l’ansia può essere utile la somministrazione di tranquillanti o di benzodiazepine. [2]

 

Conclusioni

Il dolore toracico è un’evenienza piuttosto comune nella pratica clinica e nella maggior parte dei casi non è originato da forme patologiche serie ma è una conseguenza benigna di condizioni muscolo-scheletriche o del sistema digerente.

Tuttavia per scongiurare la presenza di malattie severe è sempre d’obbligo procedere il più tempestivamente possibile all’esecuzione di specifici test strumentali che hanno il fine di chiarire la precisa eziologia alla base del sintomo doloroso.

Nel caso si palesino situazioni cliniche gravi, come un infarto acuto del miocardio o un quadro di embolia polmonare, vanno subito avviate le conseguenti terapie mirate, specialmente trombolitiche, atte a garantire la riperfusione del vaso ostruito.

 

Med4Care Marco De Nardin

Dott. Marco De Nardin

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Fonti e note:

[1] Fradà G, Fradà G. Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano. Padova: Piccin; 2018.

[2] Johnson K, Ghassemzadeh S. Chest Pain. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022

[3] Leung AK, Robson WL, Cho H. Chest pain in children. Can Fam Physician. 1996 Jun;42:1156-60, 1163-4.

[4] Cayley WE Jr. Diagnosing the cause of chest pain. Am Fam Physician. 2005 Nov 15;72(10):2012-21.