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Cosa sono i DOMS?
DOMS è un acronimo in lingua inglese che significa “Delayed Onset Muscle Soreness”, ovvero è un termine che descrive tutti quei dolori muscolari ad insorgenza ritardata. Questo tipo di dolori sono da distinguere da quelli a insorgenza acuta, che invece sono dovuti all’acido lattico o lattato (Acute Onset Muscle Soreness).
L’acido lattico, tossico per l’organismo, tende ad accumularsi a livello ematico portando un senso di fatica muscolare, ma viene generalmente smaltito del tutto nel giro di 2-3 ore ed è appunto responsabile dei dolori muscolari a breve latenza dopo l’esercizio.
Per quanto riguarda il DOMS, i dolori appaiono in un tempo di latenza più lungo, ben oltre il tempo di comparsa del lattato. Infatti il lattato può causare dolore muscolare correlato alla fatica, ma l’acido lattico prodotto durante l’esercizio non può essere correlato al dolore che si presenta dopo 24-48 ore. Nonostante i meccanismi siano gli stessi, i due processi prendono strade metabolicamente diverse.
Il DOMS ha una caratteristica comune significativa, che è la diminuzione di efficienza nella sintesi di ATP e un cambiamento nel metabolismo cellulare.
Quali sono le cause dei DOMS? Fisiopatologia
Durante l’esercizio fisico si crea un aumento del carico di lavoro per i muscoli, che devono produrre perciò una maggiore quantità di ATP (adenosina trifosfato) consumando molto ossigeno (O2) ed energia. Per fare fronte alle esigenze l’organismo aumenta:
- l’ingresso dell’ossigeno con la respirazione,
- il suo trasporto con una maggiore efficacia del torrente circolatorio (grazie ad un aumento della frequenza cardiaca e della contrattilità di ogni battito) e
- la quantità di materia prima bruciata per ottenere energia, tra cui anche grassi e le proteine.
In questo modo grassi e proteine utilizzati come materie prime per l’energia producono fosfati acidi, sali di ammonio e altre sostanze che modificano l’ambiente interno del tessuto muscolare (la sua omeostasi) procurando uno squilibrio nel pH. L’equilibrio acido-base intrinseco viene così modificato verso l’acidità e l’aumento eccessivo della temperatura fa diminuire l’attività enzimatica. Tutti questi elementi conducono a un disordine metabolico generalizzato.
Le conseguenze di questo fenomeno sono perciò:
- riduzione della produzione di ATP,
- perdita di energia che non può essere così integrata nel tempo; anche la
- riduzione della rimozione dei cataboliti, portando
- dolore del tessuto muscolare, con conseguente
- capacità di lavoro ridotta, mentre i recettori delle terminazioni nervose nel tessuto muscolare continuano a produrre
- infiammazione locale e ad indurre DOMS.
Fattori intrinseci che contribuiscono alla formazione di DOMS
Possono essere:
- stimolazione fisica (deformazione meccanica e aumento della temperatura)
- stimolazione chimica (acidificazione dell’ambiente interno) generata dal movimento.
Dopo un allenamento pesante abbiamo dolori muscolari che causano lo sviluppo di lesioni muscolari. Il DOMS in questo caso è causato dalla rottura microscopica delle fibre del muscolo ed è comunemente osservato dopo esercizi muscolari ad alta intensità.
Cause estrinseche che favoriscono i DOMS
Tra queste ricordiamo:
- ambiente (clima esterno)
- rigidità muscolare
- sovraccarichi muscolari (carico di esercizio eccessivo)
- gonfiore
- fatica
- squilibrio elettrolitico
- squilibrio metabolico.
Numerosi studi hanno dimostrato che il DOMS può essere prodotto dall’esercizio intensivo anche in un breve periodo di 1-2 minuti, come pull-ups (piegamenti) e sit-ups (addominali), come anche sforzi muscolari eccentrici, che producono principalmente glicolisi e fosfati.
DOMS e infortuni nello sport
La probabilità di DOMS non è uguale per tutti i tipi di esercizio fisico e di di attività sportiva e per i diversi distretti corporei. Pare che vi sia una correlazione tra l’intensità dell’esercizio fisico, la probabilità di DOMS e di infortunio.
Questa correlazione è illustrata una tabella riguardante l’analisi dei dolori e degli infortuni nei vari sport, per elencare le zone muscolari più tendenti ai DOMS.
Tabella 1: Eventi sportivi e analisi del dolore e degli infortuni (Sports events and pain and injury analysis)
TIPO DI ATTIVITA’ (numero di persone) | CORSA (61) Distanza percorsa (25) e scatto (36) | SALTO (24) Salto in alto (6), salto in lungo (10), e salto triplo (8) | LANCIO (40) Lancio del peso (12), lancio all’indietro di palla solida (16) e lancio di softball (12) |
PARTI DEL CORPO coinvolte nel DOMS | Quadricipiti, glutei, gastrocnemio e bicipiti | Quadricipiti, glutei, gastrocnemio, psoas, dorsali e addominali | Deltoide, erettore, dorsale, addominale, tricipite brachiale, quadricipite femorale e coscia mediale |
NUMERO DI PERSONE CHE NE SOFFRONO (%) | 16 (64) 30 (83.3) | 5 (83.3) 8 (80) 8 (100) | 10 (83.3) 16 (100) 12 (100) |
NUMERO DI PERSONE CON DOMS (%) | 12 (48) 24 (66.7) | 5 (83.3) 7 (70) 8 (100) | 9 (75) 14 (87.5) 12 (100) |
NUMERO DI PERSONE FERITE (%) | 4 (16) 20 (55.6) | 3 (50) 6 (60) 7 (87.5) | 8 (66.7) 6 (37.5) 11 (91.7) |
TASSO DI INFORTUNIO per tipo di attività sportiva (%) | 19.2 | 12.8 | 20 |
*2022 Cong Zeng et al.
Dalla tabella 1 si evince che:
- gli sport a prevalenza aerobici hanno un grande sforzo di resistenza muscolare, come la corsa di media e lunga distanza, ma l’incidenza di DOMS risulterebbe bassa;
- Negli sport di lancio (lancio del peso, sport overhead) e salto (in alto o triplo) con un grande sforzo di esecuzione del gesto tecnico ad alta intensità e in un tempo relativamente breve, si hanno più facilmente a lesioni del muscolo e una maggiore probabilità di DOMS
A tal proposito è molto importante studiare e capire il meccanismo e la biomeccanica esecutiva, per apprendere al meglio il significato di sviluppo, comparsa e scomparsa dei DOMS nei vari sport.
Rimedi e prevenzione per i DOMS
La terapia a vibrazione e il massaggio come trattamento per i DOMS
La terapia a vibrazione strumentale, nota anche come “energia vibratoria muscolare“, è uno strumento terapeutico che stimola il sistema neuromuscolare aumentando la forza, la potenza e la consapevolezza cinestetica.
Può quindi migliorare le prestazioni muscolari e prevenire l’interruzione della contrazione del sarcomero e migliorare efficacemente le prestazioni dell’esercizio fisico riducendo la probabilità di DOMS.
Il massaggio invece può ridurre la tensione sull’unità mio-tendinea che colpisce la componente viscoelastica. Questa porta ad un aumento del rilassamento del muscolo e al miglioramento della flessibilità muscolare, riducendo così la rigidità muscolare e aumentando anche il flusso sanguigno. Si è dimostrato che il massaggio porta anche effetti preventivi: riduce il dolore muscolare e altri sintomi.
In uno studio effettuato su 258 partecipanti [4] si è visto come l’intervento dell’utilizzo della terapia a vibrazione possa alleviare il DOMS e ridurre i livelli sierici di CK (creatinchinasi). Quest’ultimo è un enzima presente in vari tessuti (come quello muscolare scheletrico e delle fibre cardiache), che se presente in alte concentrazioni indica un’infiammazione recente, o un danno muscolare/cardiaco.
Il massaggio risulterebbe più efficace nel ripristino della forza concentrica, mentre la terapia vibratoria strumentale mostra clinicamente una riduzione precoce del dolore ed è efficace nel diminuire il livello di LDH (lattato deidrogenasi) nelle 48 ore post esercizio.
Queste terapie possono essere utilizzate in combinazione o in maniera alternata, a seconda della situazione o della condizione fisiopatologica.
C’è da sottolineare che la differenza di tempistiche nel trattamento può svolgere un ruolo fondamentale:
- nelle situazioni in cui il tempo è essenziale, la terapia a vibrazione può essere quella più opportuna;
- in altre condizioni è il terapista a poter decidere quale sia il miglior modo per intervenire.
PNF e stretching come alleato nella prevenzione dei DOMS
Partecipare continuativamente ad un programma di esercizi di stretching propriocettivo, noto come PNF (Proprioceptive Neuromuscular Facilitation), può generalmente aiutare l’abitudine all’esercizio fisico e migliorare la flessibilità, al fine di evitare la formazione dei DOMS e a ridurne i livelli gradualmente.
Il PNF è una tipologia di stretching che si basa sulla facilitazione degli effetti inibitori regolati dai fusi neuromuscolari e dagli organi tendinei del Golgi nei confronti del sistema muscolo-tendineo, che porta ad un allungamento attivo dei segmenti corporei.
Coloro che praticano un allenamento di PNF per la flessibilità del corpo dimostrano livelli più bassi di DOMS dopo un’attività ad intensità vigorosa, come ad esempio un allenamento di resistenza eccentrico. Gli atleti professionisti pertanto, piuttosto che fare affidamento a strategie di trattamento dei DOMS, dovrebbero utilizzare strategie di prevenzione, come ad esempio:
- il riscaldamento eccentrico muscolare;
- impegnarsi in una regolare sessione di routine di stretching.
Nel complesso utilizzare strategie di prevenzione per i DOMS sembrerebbe essere più efficace rispetto all’utilizzo di strategie curative prettamente indirizzate all’insorgenza dei dolori muscolari e al loro trattamento.
Inoltre un’integrazione maggiore di acqua e un supplemento energetico attraverso degli integratori può prevenire il verificarsi di DOMS, e il recupero tempestivo dopo i sintomi può efficacemente evitare il verificarsi di lesioni sportive più gravi.
Può essere utile farsi seguire da uno specialista, come ad esempio un chinesiologo, per farsi guidare nel giusto percorso di prevenzione al fine di evitare l’insorgenza di dolori tardivi che possono comportare problematiche muscolari più gravi durante il tempo.
Bibliografia: fonti e note
- Atefeh Aminian-Far et al., “Whole-Body Vibration and the Prevention and Treatment of Delayed-Onset Muscle Soreness”, Journal of Athletic Training 2011; 46(1):43–49.
- Shagufta Imtiyaz et al., “To Compare the Effect of Vibration Therapy and Massage in Prevention of Delayed Onset Muscle Soreness (DOMS)”, Journal of Clinical and Diagnostic Research, 2014 Jan, Vol-8(1): 133-136.
- Ryan P. McGrath, James R. Whitehead, and Dennis J. Caine, “The Effects of Proprioceptive Neuromuscular Facilitation Stretching on Post-Exercise Delayed Onset Muscle Soreness in Young Adults”, International Journal of Exercise Science 7(1) : 14-21, 2014.
- Xingang Lu et al., “Does vibration benefit delayed-onset muscle soreness?: a meta-analysis and systematic review”, Journal of International Medical Research 2019, Vol. 47(1) 3–18.
- Cong Zeng et al., “The Application of DOMS Mechanism and Prevention in Physical Education and Training”, Journal of Healthcare Engineering Volume 2022, Article ID 9654919, 5 pages.