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Secondo questo studio sembrerebbe che l’assunzione di doxiciclina dopo il rapporto sessuale possa limitare drasticamente il rischio di infezioni batteriche sessualmente trasmesse.
Infezioni batteriche sessualmente trasmesse e profilassi con doxiciclina
Le infezioni sessualmente trasmesse (ISTs) rappresentano un tipo di infezione in cui l’agente patogeno viene veicolato tramite il rapporto sessuale con un’altra persona. Per rapporto sessuale si intende qualsivoglia contatto sessuale di natura vaginale, orale o anale.
Attualmente le IST costituiscono un vero problema di salute pubblica mondiale, dal momento che ogni giorno circa 1 milione di persone contrae un’infezione sessualmente trasmessa.
Le infezioni sessualmente trasmesse impattano direttamente sulla salute sessuale della persona e inoltre la espongono a un aumentato rischio di cancro, di infertilità e di co-infezione da HIV.
In particolar modo alcune delle IST che stanno destando maggiori allarmi sono le infezioni sessualmente trasmesse di natura batterica. Alcuni batteri, come la Neisseria Gonorrhoeae o la Chlamydia Trachomatis, stanno acquisendo una sempre maggiore resistenza agli antimicrobici assunti per via orale, rendendo più difficili le cure.
Queste infezioni batteriche trasmesse sessualmente, tra cui rientra anche la sifilide, stanno aumentando soprattutto tra uomini che hanno rapporti con altri uomini e tra le donne transgender.
Proprio perché le IST sono largamente frequenti nella popolazione mondiale e in alcuni casi predispongono a malattie più gravi, un approccio intelligente per attenuarne la portata potrebbe consistere in una profilassi pre- o post-esposizione, come nel caso dell’antibiotico doxiciclina.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: Pazienti maggiorenni di sesso maschile, con diagnosi ricevuta di clamidia, gonorrea o sifilide.
Scopo dello studio: la profilassi post-esposizione a base di doxiciclina funziona per ridurre l'incidenza delle infezioni batteriche sessualmente trasmesse?
Mediante questo studio clinico randomizzato, gli autori hanno voluto verificare l’impatto dell’antibiotico doxiciclina nella profilassi di uomini con un’infezione batterica sessualmente trasmessa.
Progettazione
Lo studio ha selezionato 501 partecipanti, tutti provenienti da quattro cliniche per la salute sessuale o l’HIV degli Stati Uniti.
I soggetti selezionati sono persone di sesso maschile maggiorenni, i quali hanno contratto un’IST batterica (sifilide, gonorrea o clamidia) e contemporaneamente sono in profilassi pre-esposizione (PrEP¹) per HIV o convivono con HIV.
La condizione per il reclutamento è consistita nella dichiarazione, da parte dei partecipanti, di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini nei 12 mesi precedenti all’inizio dello studio.
Esaurita questa fase preliminare, i partecipanti al trial sono stati suddivisi in due gruppi:
- il primo gruppo, sperimentale, ha ricevuto la somministrazione di 200 mg di doxiciclina² entro 72 ore dall’avvenuto rapporto sessuale e poi a intervalli periodici trimestrali.
- Il secondo gruppo, di controllo, ha ricevuto la somministrazione di un placebo, continuando le consuete terapie farmacologiche.
Risultati
Tutti i partecipanti al trial hanno ricevuto visite trimestrali per un anno totale di osservazione e i risultati hanno indicato che:
- l’incidenza di nuove IST è risultata circa tripla nel gruppo di controllo rispetto al gruppo sperimentale.
- L’incidenza delle tre IST batteriche (sifilide, gonorrea e clamidia) è risultata significativamente più bassa nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo. Il rischio è risultato particolarmente basso per la sifilide e la clamidia.
Risulta importante notare che l’incidenza di queste malattie è risultata nettamente più bassa nei pazienti in PrEP rispetto ai pazienti HIV-positivi, sempre all’interno del gruppo sperimentale.
Conclusioni
L’assunzione di doxiciclina assunta per via orale entro 72 ore dall’avvenuto rapporto sessuale limita drasticamente il rischio di IST batterica (sifilide, gonorrea o clamidia).
Questa evidenza, studiata per rapporti sessuali tra uomini cisgender e per donne transgender, è inoltre confortata dal fatto che l’antibiotico non ha causato reazioni avverse degne di nota, vantando un ottimo profilo di sicurezza.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Luetkemeyer AF, Donnell D, Dombrowski JC et al. Postexposure doxycycline to prevent bacterial sexually transmitted infections. New England Journal of Medicine. 2023;388(14):1296–306.
[1] World Health Organization. Sexually Transmitted Infections (STIs). 2022.
Nota 1. La PrEP (Prophylaxis Pre-Exposure) è una strategia di prevenzione dell’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) destinata a persone che non sono affette da HIV ma che presentano un alto rischio di contrarre l’infezione. La PrEP coinvolge l’assunzione di farmaci antiretrovirali da parte di individui a rischio prima dell’esposizione al virus. L’assunzione regolare di questi farmaci antiretrovirali riduce significativamente il rischio di contrarre l’HIV, sebbene non fornisca una protezione completa.
Nota 2. La doxiciclina è un antibiotico appartenente alla classe delle tetracicline. È un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento di diverse infezioni batteriche, sia a livello sistemico che locale. La doxiciclina agisce impedendo la crescita e la riproduzione dei batteri sensibili. È efficace contro una vasta gamma di batteri gram-positivi e gram-negativi, nonché contro alcuni batteri anaerobi.