SMETTERE DI FUMARE DOPO IL RICOVERO: IL SISTEMA SANITARIO È EFFICACE NELL’AIUTARE IL PAZIENTE?
Quanto permane l’astinenza dal fumo dopo un ricovero in ospedale?
Attualmente il fumo di sigaretta rappresenta una delle cause maggiori di mortalità nel mondo, essendo responsabile ad esempio di circa il 90% di tutti i tumori al polmone. [1]
Ogni anno molti pazienti fumatori sono ricoverati e durante la degenza possono sfruttare l’opportunità di smettere gradualmente di fumare.
Durante il ricovero i pazienti devono astenersi dal fumo di sigaretta e possono usufruire della terapia sostitutiva della nicotina (NRT)¹ erogata dal Sistema Sanitario.
Scopo dello studio
Nello studio in oggetto gli autori hanno voluto verificare se il trattamento per smettere di fumare fornito dal Sistema Sanitario degli Stati Uniti ai pazienti fumatori dimessi fosse maggiore rispetto agli aiuti prestati dalle comunità di recupero.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio clinico controllato randomizzato.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: Pazienti fumatori ospedalizzati.
Progettazione dello studio
Nello studio di cui riferiamo sono stati seguiti per 2 anni circa 1400 pazienti fumatori, tutti ricoverati in un reparto ospedaliero.
Alla dimissione dal reparto di degenza, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi:
- Un gruppo di controllo, in cui i pazienti hanno usufruito di un trattamento per smettere di fumare basato sulle comunità di aiuto.
- Un gruppo sperimentale, in cui i pazienti si sono affidati alle modalità di trattamento per smettere di fumare erogate dal Sistema Sanitario.
Risultati: smettere di fumare durante il ricovero è più efficace grazie al sistema sanitario?
I risultati dello studio hanno evidenziato che, nei 3 mesi dopo la dimissione, i pazienti hanno cessato l’abitudine tabagica², utilizzato il sistema di supporto psicologico e la farmacoterapia soprattutto grazie al Sistema Sanitario e meno con le comunità di recupero, in una percentuale media del 30-50% in più a favore del gruppo sperimentale³.
Tuttavia, prendendo in esame i 6 mesi successivi alla dimissione, i tassi di astinenza sono stati pressoché uguali, mettendo in luce l’inefficacia preventiva a lungo termine del Sistema Sanitario.
Conclusioni: quanto il sistema sanitario è utile per smettere di fumare a lungo termine?
Dopo 6 mesi dalla dimissione, nei pazienti fumatori non sono state registrate particolari differenze nei trattamenti per la cessazione del fumo, erogati sia dal Sistema Sanitario che dalle comunità di recupero.
Nei 3 mesi dalla dimissione i tassi di astinenza dal fumo sono stati molto più significativi nei pazienti che hanno usufruito dei trattamenti antifumo del Sistema Sanitario rispetto agli aiuti della comunità.
Questo dato spinge a credere che il Sistema Sanitario dovrebbe mantenere una più stretta sorveglianza e prevenzione nel paziente fumatore anche nel medio e lungo termine, ben oltre 3 mesi dalla data di dimissione.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Rigotti NA, Chang Y, Davis EM, et al. Comparative Effectiveness of Postdischarge Smoking Cessation Interventions for Hospital Patients: The Helping HAND 4 Randomized Clinical Trial. JAMA Intern Med. 2022;182(8):814–824.
[1] Centers for Disease Control and Prevention. Smoking and Cancer. 2022
Nota 1. La terapia sostitutiva della nicotina (NRT) è un trattamento volto a sostituire il consumo di tabacco con altri prodotti che rilasciano nicotina come cerotti, pasticche o inalanti.
Nota 2. Il monitoraggio dell’astinenza dal fumo è stato eseguito in laboratorio, misurando biochimicamente alcuni analiti correlati con il tabagismo. Le analisi sono state condotte dopo una settimana, un mese, tre mesi e sei mesi dalla data della dimissione.
Nota 3. Questi sono i valori di confronto emersi dal confronto tra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo, rispettivamente:
- 35% vs 17% per l’utilizzo del counseling
- 52% vs 37% per l’utilizzo della farmacoterapia
- RR 1,3 a favore del gruppo sperimentale per la totale astensione dal fumo