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L’elettrocardiogramma (ECG)

L’elettrocardiogramma (ECG)

L’elettrocardiogramma, abbreviato in ECG, è un test funzionale che permette la rilevazione dell’attività cardiaca in modo non invasivo, tramite il contatto dello strumento appoggiato sul petto del paziente.
Come risultato fornisce un grafico del tracciato elettrico del cuore, che permette di rilevare eventuali anomalie.

 

A chi si deve l’invenzione? La storia dell’ECG

È il medico olandese Einthoven nel 1902 ad inventare il nuovo metodo per indagare il cuore. Il potenziale clinico dell’elettrocardiogramma è immediatamente evidente a livello universale, e, grazie al contributo del suo creatore, nel giro di pochi anni vengono identificate diverse aritmie ed alterazioni associate, per esempio, ad aterosclerosi. Per il suo duro lavoro, che pose le basi della più importante tecnica di indagine sui disturbi del cuore, nel 1924 William Einthoven vince il Premio Nobel per la Medicina. Inutile dire che ad oggi questo strumento, evolutosi parecchio nei decenni, è presente in tutti gli ospedali e centri sanitari del mondo.

 

Come funziona l’elettrocardiogramma? 

L’elettrocardiogramma funziona per mezzo di diversi elettrodi le cui estremità, seguendo una logica precisa, devono essere collegate alla macchina ed al petto del paziente. Una volta collegati tutti gli elettrodi, inizia il rilevamento dell’attività cardiaca. Vengono misurati diversi parametri durante l’analisi, tra cui tutte le fasi consequenziali che compongono il battito e che di norma tendiamo a dare per scontate, ma che sono molte e rilevanti.

Oltre a questi, vengono rilevati il ritmo, la frequenza cardiaca, la conduzione dagli atri ai ventricoli e la loro morfologia e voltaggio.

 

Quando si utilizza?

L’elettrocardiogramma è consigliato in tutti i casi in cui si sospetti un’attività insolita del cuore, ma anche per controlli sportivi ed analisi pre-operatorie. In particolare, viene poi usato per lo screening di soggetti ad alto rischio, per sorvegliare i pazienti che utilizzano farmaci con effetti cardiaci noti e per coloro che soffrono di malattie cardiovascolari. Questi ultimi casi sono delicati, per cui serve un’interpretazione avanzata dei risultati dell’ECG in modo tale da minimizzare i rischi legati alle patologie: errori nell’analisi possono portare a diagnosi errate con conseguente ritardo nel trattamento appropriato.

 

Possibili controindicazioni dell’elettrocardiogramma (ECG)

Non ci sono controindicazioni legate a questa tecnica in senso assoluto. Possono riscontrare problemi coloro che sono allergici al gel o all’adesivo che entrano in contatto con la pelle durante l’esame. Sono segnalati casi sporadici di peggioramento delle condizioni di pazienti affetti da psoriasi.

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La Redazione di Med4Care

 

Fonti: