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In questo articolo parleremo dell’ematocrito, che rappresenta la percentuale del volume di sangue occupata dai globuli rossi, e ne spiegheremo l’utilità.
Cos’è l’ematocrito
Per capire cos’è l’ematocrito bisogna innanzitutto sapere da cosa è costituito il sangue. In media, in un uomo adulto, sono contenuti 5,5 litri di sangue. Il plasma ne rappresenta il 55% ed è costituito da proteine, acqua e prodotti di scarto.
Gli elementi corpuscolati, che sono le cellule, formano il restante 45% del sangue e sono distinti in tre tipi principali: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
L’ematocrito (HCT) è la percentuale di volume occupato dai globuli rossi rispetto al sangue intero. È un test molto semplice, utilizzato per riconoscere condizioni patologiche come l’anemia o la policitemia e anche per monitorare la risposta a eventuali terapie. Non è mai studiato da solo, ma fa parte delle analisi dell’emocromo.
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Valori di riferimento
L’ematocrito di un uomo adulto in buone condizioni di salute oscilla tra il 40% e il 54%, per scendere al 36-48% nelle donne. Questo perché, negli uomini, il testosterone in circolo stimola una maggior produzione di globuli rossi.
Esistono diverse condizioni parafisiologiche in cui questi valori possono distaccarsi leggermente da quelli sopra indicati:
Ematocrito nel neonato
I neonati hanno un ematocrito tendenzialmente più alto, che diminuisce poi progressivamente nel periodo neonatale;
Ematocrito in gravidanza
In gravidanza l’ematocrito è più basso perché, specie durante il terzo trimestre, la madre produce sangue più diluito, con un aumento percentuale maggiore di plasma.
Ematocrito in alta quota
In alta quota il numero di globuli rossi aumenta per far fronte alla scarsità di ossigeno presente nell’atmosfera; per questo, il sangue diventa più viscoso e l’ematocrito si alza.
Ematocrito elevato
Un ematocrito alto indica la presenza di sangue più denso rispetto al normale, che scorre nel torrente circolatorio con più difficoltà. Un aumento relativo dei globuli rossi può essere riscontrato in corso di disidratazione, a causa della riduzione del volume plasmatico. È una condizione nota come emoconcentrazione, che riconosce, tra le sue cause, uso di farmaci come metildopa e gentamicina, ustioni, vomito e diarrea, tumori del rene e del fegato ed esercizio fisico estremo.
Un aumento assoluto dei globuli rossi è tipico della policitemia vera, in cui il midollo osseo produce più cellule rispetto al normale, anche se non necessario. La policitemia secondaria è, invece, un meccanismo compensatorio dovuto alla presenza in circolo di un ridotto apporto di ossigeno ai tessuti. In questo caso, il midollo funziona correttamente e produce più cellule semplicemente per cercare di sopperire alla carenza nutritiva dei vari organi. È tipico delle malattie cardiopolmonari, così come di chi vive e quindi soggiorna continuativamente in alta quota, dove l’aria è normalmente più carente in ossigeno.
Un sangue troppo denso circola con maggiori difficoltà; il cuore, di conseguenza, deve contrarsi con forza maggiore per permettergli di raggiungere i vari distretti corporei. Per questo, un ematocrito alto è particolarmente problematico in pazienti con patologie cardiovascolari preesistenti, in quanto può aggravare la loro condizione. Inoltre, un sangue più viscoso permette la più facile formazione di coaguli e placche trombotiche, predisponendo all’insorgenza di infarti e ictus.
Ematocrito basso
Un ematocrito basso è spia di un sangue più diluito. Questa condizione può essere associata a:
- Sanguinamenti cronici, come ad esempio del tratto digestivo
- Malattie infiammatorie croniche
- Tumori
- Diminuita produzione di emoglobina, come in corso di talassemia.
Più comunemente, un ematocrito basso si riscontra in corso di anemia, in cui il numero di globuli rossi presenti in circolo diminuisce.
Di fronte a una anemia dobbiamo chiederci se sia secondaria a un difetto di produzione (iporigenerativa) o a un difetto di distribuzione (iperrigenerativa, perché il midollo funziona anche più del dovuto) dei globuli rossi.
In generale, le cause più comuni sono:
- difetti carenziali (di ferro, vitamina B12, B9 e B6)
- perdite acute (emorragie)
- tumori ematologici e difetti di sintesi dell’emoglobina
- inibizione dei meccanismi di eritropoiesi (infiammazione cronica, malattie autoimmuni).
Per indagare l’eziologia di queste malattie, lo studio dell’ematocrito è associato a quello di altri parametri: valore assoluto di globuli rossi ed emoglobina; MCV, che classifica i globuli rossi in base alla loro dimensione; RDW, ad essa complementare, che li distingue in base al volume; MCH, che è il contenuto cellulare medio di emoglobina; infine, MCHC, cioè la concentrazione percentuale media di emoglobina per ciascun eritrocita.
Come si svolge la misurazione dell'ematocrito
Per studiare l’ematocrito è sufficiente prelevare un campione di sangue, di solito da una vena dell’avambraccio. Il campione di sangue è quindi centrifugato in modo da separare il plasma dai suoi elementi corpuscolati.
Più precisamente, dopo la centrifugazione, il sangue si separa in tre parti; dal basso verso l’alto gli strati sono: uno strato di globuli rossi, uno strato di globuli bianchi e piastrine e uno strato di plasma. Il calcolo dell’ematocrito è quindi ottenuto dividendo la lunghezza dello strato dei globuli rossi per la somma della lunghezza delle cellule totali e di quella del plasma. Poiché è un rapporto, non ha alcuna unità di misura ed è espresso in percentuale.
Conclusioni
L’ematocrito è un test fondamentale, parte delle analisi del sangue di routine, per studiare le condizioni generali di salute del paziente. Se i suoi valori si discostano dalla normalità, è importante rivolgersi al proprio medico, per impostare l’iter diagnostico più appropriato a individuarne la causa sottostante.
Bibliografia: fonti e note
- Himel Mondal; Deepa P. Budh. Hematocrit
- Garrett K: Red blood cell counts.in George-Gay B, Chernecky C (eds): Clinical Medical-Surgical Nursing.
- Pearson TC, Guthrie DL, Simpson J, Chinn S, Barosi G, Ferrant A, Lewis SM, Najean Y. Interpretation of measured red cell mass and plasma volume in adults: Expert Panel on Radionuclides of the International Council for Standardization in Haematology. Br
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