In questa revisione della letteratura si è cercato di capire quali possano essere cambiamenti che avvengono a livello muscolare in seguito all’emiplegia nel primo anno post-ictus.
Emiplegia e conseguenze motorie post-ictus cerebrale
L’ictus cerebrale rappresenta a livello globale la seconda causa di morte per prevalenza. Allo stesso tempo le sequele post-ictus rendono questa condizione come una delle più importanti cause di disabilità permanente e di comorbidità.
L’ictus espone a svariate complicazioni mediche, delle quali alcune si manifestano precocemente come polmonite e disfagia, mentre altre come la trombosi venosa profonda e le piaghe da decubito tendono a presentarsi più tardivamente. Chiaramente l’anzianità e la disabilità pre-ictus costituiscono degli ulteriori ostacoli al pieno recupero funzionale del paziente.
Tra le complicazioni possibili che possono insorgere in seguito a uno stroke, quelle muscoloscheletriche come l’emiplegia sono abbastanza frequenti e si traducono in un maggiore rischio di frattura dell’anca o di dolore diffuso a livello delle articolazioni.
Il percorso di riabilitazione dopo l’evento acuto deve pertanto mirare sia ad attenuare o prevenire la manifestazione delle complicanze che a garantire un recupero funzionale soddisfacente del paziente, anche relativamente al suo stato muscolare e alla capacità di deambulare.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Revisione sistematica della letteratura.
- Luogo: Francia.
- Tipo di pazienti: Soggetti adulti colpiti da ictus e che hanno sviluppato successivamente un’emiplegia.
Scopo dello studio: quali cambiamenti comporta l’emiplegia post-ictus?
Gli autori di questa revisione della letteratura hanno indagato sui cambiamenti funzionali e istologici che si verificano a livello muscolare in seguito all’emiplegia nel primo anno post-ictus e a come questi possono influenzare il recupero funzionale dei pazienti.
Progettazione e risultati
Nella revisione sistematica sono stati presi in considerazione quasi 12.800 articoli dalla letteratura medica, tutti aventi come oggetto di ricerca la relazione tra emiplegia post-ictus e atrofia con annessi cambiamenti patologici neuromuscolari.
Dall’iniziale e vasto insieme di articoli ne sono stati selezionati solo 27, molti dei quali hanno indagato anche le variazioni a livello biochimico che si sono registrate in seguito all’emiplegia.
Nel primo anno di emiplegia post-ictus sono stati documentati i seguenti risultati emergenti dalla revisione della letteratura:
- in termini neurofisiologici, nei muscoli colpiti dalla paralisi si è registrata una progressiva diminuzione delle unità motorie, ossia dell’associazione funzionale tra i motoneuroni e le fibre muscolari scheletriche da essi innervate.
- A livello biochimico le cellule muscolari si sono infarcite di depositi anomali di lipidi e di glicogeno, al di sotto della membrana cellulare.
- Tutte queste manifestazioni patologiche sembrano comparire già nelle prime settimane seguenti l’ictus e sono più evidenti nel lato paretico.
Conclusioni
Questa revisione della letteratura ha messo in luce come sia fondamentale attivare tempestivamente un percorso di riabilitazione e attivazione muscolare nei pazienti colpiti da ictus e che hanno sviluppato emiplegia.
Infatti poiché le modificazioni patologiche si rivelano precocemente, è opportuno puntare subito sul processo di riabilitazione, concentrandosi sulla messa in atto di esercizi specifici che favoriscano il recupero neuroplastico dei distretti interessati.
Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Aze OD, Ojardias E, Akplogan B et al. Structural and pathophysiological muscle changes up to one year after post-stroke hemiplegia: a systematic review. Eur J Phys Rehabil Med 2023;59:474-87.
[1] Kumar S, Selim MH, Caplan LR. Medical complications after stroke. The Lancet Neurology. 2010;9(1):105–18.