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Il fenomeno dell’endoteliopatia sembrerebbe essere il principale responsabile dei sintomi a lungo termine presenti nella sindrome Long COVID. Vediamo insieme di cosa si tratta in questo recente studio sul tema.
La sindrome da Long-Covid-19 e l'endoteliopatia
Una larga quota dei pazienti che hanno contratto il COVID-19 ha poi sviluppato, a distanza di tempo, un insieme di sintomi, aggregati inizialmente con l’acronimo PASC, ovvero Post Acute Sequelae of COVID-19.
Questi sintomi consistono soprattutto nel provare affanno, dispnea lieve-moderata e una facile esauribilità fisica in seguito a esercizio e costituiscono la base clinica di quella condizione che oggi è nota come Sindrome Long COVID [1].
Gli studi di laboratorio condotti sul plasma di pazienti affetti da questa sindrome hanno spesso rilevato la presenza di molecole pro-coagulanti, che giustifica la condizione di micro-trombosi, evidente soprattutto a livello vascolare polmonare.
Varie ricerche, una volta individuate le sostanze maggiormente responsabili dei fenomeni di micro-coagulazione, si stanno dunque concentrando nel tentare di utilizzare tali sostanze come biomarcatori della gravità della malattia.
Il fenomeno della micro-trombosi sembra essere collegato alla presenza di alcune molecole infiammatorie presenti in elevate quantità nel plasma di pazienti con sindrome Long COVID.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio osservazionale caso-controllo.
- Luogo: Repubblica d’Irlanda.
- Tipo di pazienti: Pazienti affetti da COVID-19 nel periodo di convalescenza.
Scopo dello studio: l'endoteliopatia è la causa più importante nella manifestazione a lungo termine dei sintomi Long Covid?
Attraverso questo studio osservazionale, i ricercatori hanno voluto tentare di rapportare i sintomi tipici della sindrome Long COVID ai fenomeni di micro-trombosi, riscontrabili a livello biologico.
Risultati
Lo studio in questione si è basato sull’osservazione di cinquanta pazienti affetti dal COVID-19 nel periodo di convalescenza, dopo la risoluzione dei sintomi o la dimissione dall’ospedale, comparati con un gruppo di controllo.
Le analisi condotte sul plasma dei pazienti hanno evidenziato che:
- La trombina si genera molto più rapidamente e raggiunge un picco più elevato nei pazienti affetti da COVID-19.
- Alcune sostanze pro-coagulanti, quali il fattore di von Willebrand e il fattore VIII della coagulazione, sono più concentrate nel plasma dei pazienti affetti da COVID-19 rispetto al controllo.
- La gravità dell’endoteliopatia è risultata più marcata nei pazienti anziani e con comorbidità, precedentemente ospedalizzati.
Conclusioni: l'endoteliopatia potrebbe essere responsabile dei sintomi Long Covid a lungo termine
L’endoteliopatia, ossia l’attivazione in senso pro-coagulante dell’endotelio nei pazienti in fase di risoluzione dal COVID-19 è un fenomeno molto comune, confermato dalle analisi condotte sul plasma dei pazienti stessi.
Questa attivazione endoteliale rende conto dei vari eventi micro-trombotici a carico soprattutto del sistema vascolare polmonare e potrebbe essere il principale responsabile dei sintomi a lungo termine, presenti nella sindrome Long COVID.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Fogarty H, Townsend L, Morrin H et al. Irish COVID-19 Vasculopathy Study (iCVS) investigators. Persistent endotheliopathy in the pathogenesis of long COVID syndrome. J Thromb Haemost. 2021 Oct;19(10):2546-2553.
[1] Taquet M, Dercon Q, Luciano S et al. Incidence, co-occurrence, and evolution of long-COVID features: A 6-month retrospective cohort study of 273,618 survivors of COVID-19. PLoS Med. 2021 Sep 28;18(9):e1003773.