Indice
Cos'è l'artrite reumatoide?
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia a carattere autoimmune che si manifesta con un’infiammazione cronica delle articolazioni, che tendono a irrigidirsi.
L’artrite reumatoide esordisce in genere con le piccole articolazioni, specialmente quelle della mano fino ad estendersi a tutte le articolazioni prossimali.
Lo stato infiammatorio cronico all’interno dell’articolazione a lungo andare determina il disfacimento e la progressiva erosione dei capi articolari, fino a rendere il paziente progressivamente disabile.
Allo stato attuale non vi sono metodi di laboratorio che rendono certa la diagnosi di artrite reumatoide, però consentono di orientare significativamente la diagnosi e il monitoraggio della malattia. In questo articolo vediamo di quali si tratta.
Quanto è frequente? Epidemiologia dell’artrite reumatoide
Si stima che la prevalenza attuale dell’artrite reumatoide si attesti sullo 0,25% della popolazione mondiale, colpendo con una frequenza circa doppia le donne rispetto agli uomini.
È stato anche determinato che l’artrite reumatoide si manifesta nelle fasce di età più avanzate, raggiungendo il picco di incidenza tra i 65 anni e gli 80 anni. [1]
Test di laboratorio anticorpali per l'artrite reumatoide
Poiché l’artrite reumatoide è una patologia cronica che si sviluppa su base autoimmune, i test di laboratorio che valutano il dosaggio di alcuni anticorpi si rivelano molto utili nell’inquadramento diagnostico della malattia.
I test anticorpali più eseguiti sono:
Fattore reumatoide
Il fattore reumatoide è un complesso anticorpale, formato da un anticorpo che riconosce e lega altri anticorpi dell’organismo, ritenendoli nocivi.
Questo complesso anticorpale è così denominato in quanto viene maggiormente sintetizzato dalle plasmacellule del liquido sinoviale ed è per tale ragione molto spesso associato all’artrite reumatoide.
Il fattore reumatoide è positivo nel 45-75% dei pazienti affetti da artrite reumatoide conclamata ed è inoltre positivo anche in altre condizioni, quali infezioni croniche e connettiviti.
Il valore normale del fattore reumatoide nel siero è inferiore alle 20-30 U/mL.
Anticorpi anti-citrullina (anti-CCP) nell'artrite reumatoide
Gli anticorpi anti-citrullina sono delle molecole anticorpali scoperte assai di recente e per questo non ancora ben caratterizzate sul piano biologico.
Questi anticorpi vanno a legare particolari peptidi ciclici, definiti “citrullinati”, in quanto contengono la citrullina, un amminoacido non essenziale.
Poiché i peptidi ciclici citrullinati solitamente abbondano nelle articolazioni dei pazienti affetti da AR, in circa il 50% dei pazienti con artrite precoce gli anticorpi anti-CCP si rivelano positivi.
Il valore normale degli anticorpi anti-CCP nel siero è inferiore alle 10-20 U/mL.
Quando sia il fattore reumatoide che gli anticorpi anti-CCP si rivelano positivi la specificità e la sensibilità della diagnosi di artrite reumatoide aumentano notevolmente.
Anticorpi antinucleo (ANA) nell'artrite reumatoide
Gli ANA sono degli autoanticorpi diretti contro componenti proprie del nucleo delle cellule eucariote come il DNA, le ribonucleoproteine e gli istoni.
Questi autoanticorpi sono quasi sempre positivi nei pazienti affetti da Lupus Eritematoso (LES) e, se di concerto con gli esami di laboratorio si rilevano artrite e rash cutanei, la diagnosi di LES è assai probabile.
Gli ANA possono rivelarsi positivi anche nei casi di AR ma sono indici meno affidabili rispetto ai precedenti.
Il valore normale degli ANA nel siero è in genere inferiore alle 1-5 U/mL. [1].
Rilevazione degli indici di flogosi per l'artrite reumatoide
Per la diagnosi dell’artrite reumatoide può essere molto utile procedere alla valutazione degli indici di flogosi, come:
Oltre a questi indici di flogosi aspecifici, nella maggior parte dei casi si procede anche alla richiesta dell’esame della conta emocromocitometrica, al fine di rilevare una possibile anemia o, eventualmente, uno stato di trombocitosi. [1]
Analisi del liquido sinoviale per l'artrite reumatoide
Il liquido sinoviale, cioè il liquido presente dentro un’articolazione, presenta spesso delle alterazioni patologiche significative che possono ricondursi a un quadro di artrite reumatoide.
Il liquido sinoviale, prelevato tramite puntura diretta nell’articolazione interessata, in genere presenta nei pazienti affetti da AR queste caratteristiche:
- Cellulato, con conta leucocitaria compresa tra 1500 e 25000/mm³;
- Bassi livelli delle componenti C3 e C4 del complemento;
- Composizione poco limpida, tendente al torbido. [1],[2]
Conclusioni: ruolo degli esami di laboratorio nell'artrite reumatoide
Gli esami di laboratorio, consistenti soprattutto nella determinazione dei titoli anticorpali specifici, si rivelano molto utili per indirizzare la diagnosi verso la condizione di artrite reumatoide.
La diagnosi effettiva giunge poi con la conferma radiografica, ecografica e tramite RMN del progressivo restringimento della rima articolare e le erosioni graduali di cartilagine e osso.
Bibliografia: fonti e note
Ferraccioli G. Manuale di reumatologia. Napoli: EdiSES; 2019.
[1] Chauhan K, Jandu JS, Goyal A, et al. Rheumatoid Arthritis. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022