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Secondo questo studio l’uso perioperatorio dei farmaci FANS per gestire il dolore non sembrerebbe provocare un aumento della recidiva endoscopica della malattia di Crohn.
Malattia di Crohn: uso postoperatorio dei FANS
La Malattia di Crohn è una patologia che fa parte delle cosiddette MICI, ossia delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Tale affezione si traduce in uno stato infiammatorio pressoché cronico di uno o più segmenti gastrointestinali e colpisce più tipicamente l’ultima porzione dell’intestino tenue (ileo) e il colon prossimale.
Il tipo di infiammazione della Malattia di Crohn è subdolo, dal momento che può interessare tutti gli strati della parete gastrointestinale: si definisce pertanto transmurale. Anche se nella maggior parte dei casi si configura come un’ileocolite, in realtà la Malattia di Crohn può colpire qualsiasi segmento gastrointestinale, anche in maniera intervallata e non continua.
I pazienti affetti dalla Malattia di Crohn sperimentano dei segni e sintomi piuttosto invalidanti, riconducibili all’alterata funzione intestinale, come:
- crampi addominali;
- diarrea;
- sangue nelle feci (ematochezia o melena);
- calo ponderale;
- affaticamento globale e astenia.
Approfondimento: il Morbo di Crohn
Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino. Si tratta di una patologia complessa, che può essere difficile da diagnosticare e gestire, ma con il trattamento adeguato i pazienti possono controllare i sintomi e prevenire le complicanze della malattia.
In questo articolo esploreremo il morbo di Crohn, i sintomi, le cause, le opzioni di trattamento e le strategie di gestione dello stile di vita.
Molti pazienti con Malattia di Crohn si sottopongono a interventi chirurgici di resezione delle anse intestinali interessate dall’infiammazione cronica, come nell’ileocolectomia, dove vengono asportati in serie l’ileo e la porzione prossimale del colon.
Per evitare il ricorso a farmaci oppioidi e per tenere a bada il dolore, nella terapia postoperatoria sono spesso prescritti farmaci FANS. Sebbene l’efficacia analgesica sia alta, alcuni autori ritengono che il meccanismo d’azione di questi farmaci contribuisca a indurre una recidiva della Malattia di Crohn, dimostrabile endoscopicamente.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: studio osservazionale retrospettivo.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: soggetti maggiorenni affetti dalla Malattia di Crohn e sottoposti a intervento di resezione ileocolica.
Scopo dello studio: l'uso postoperatorio dei FANS aumenta la percentuale di recidiva endoscopica della malattia di Crohn?
Gli autori dello studio hanno provato a verificare l’ipotesi secondo cui l’utilizzo postoperatorio dei FANS porterebbe a una recidiva della Malattia di Crohn nei pazienti affetti da tale patologia e sottoposti a resezione ileocolica.
Progettazione e risultati
L’indagine osservazionale retrospettiva si è svolta dapprima selezionando e reclutando 107 pazienti maggiorenni, affetti dalla Malattia di Crohn e sottoposti a intervento di ileocolectomia con anastomosi¹ delle anse residue.
Tutti questi pazienti sono stati studiati nelle loro caratteristiche demografiche (provenienza, sesso, età , etc.) e abitudinarie (consumo di alcol, fumo di sigaretta, attività fisica).
Alla fine della selezione, al 75% dei soggetti reclutati è stata somministrata una terapia endovenosa a base di FANS entro 72 ore dall’intervento di resezione ileocolica, al contrario del restante 25%.
I risultati dell’osservazione hanno indicato che:
- quasi il 30% di tutti i pazienti reclutati ha sviluppato una recidiva endoscopica della Malattia di Crohn.
- Il dosaggio dei FANS somministrati non ha influito sul tasso di recidiva della malattia.
- La somministrazione profilattica postoperatoria dei FANS non ha causato un aumento della recidiva della Malattia di Crohn a due anni dall’intervento.
Conclusioni
L’uso perioperatorio dei farmaci FANS per gestire il dolore non provoca un aumento della recidiva endoscopica della Malattia di Crohn nei pazienti affetti da tale patologia e sottoposti a resezione ileocolica con anastomosi delle anse.
Il presente studio è stato tuttavia condotto in modalità retrospettiva e i dati sono apparsi piuttosto eterogenei per cui è necessario indagare più a fondo tale correlazione in maniera prospettica e con coorti più ampie.
Approfondimento: Morbo di Crohn, cosa mangiare?
Cosa mangiare se si è affetti da morbo di Crohn e cosa evitare di inserire nella propria dieta? Questa è una delle domande più frequenti per chi si trova a convivere con questa malattia.
In questo articolo vedremo alcune indicazioni e suggerimenti nutrizionali per chi è affetto da morbo di Crohn o altra malattia infiammatoria cronica intestinale.
Bibliografia: fonti e note
ARTICOLO ORIGINALE: Gaytan-Fuentes IA, Ore AS, Vigna C et al. Perioperative use of NSAIDs and the risk of short-term endoscopic recurrence in crohn’s disease patients: A retrospective cohort study. The American Journal of Surgery. 2023;225(6):1045–9.
[1] National Health System. Crohn’s Disease. Overview. 2021.
[2] Crohn’s & Colitis Foundation. Overview of Crohn’s Disease. 2023.
Nota 1. L’ileocolectomia con anastomosi delle anse è un intervento chirurgico che coinvolge la rimozione di una parte dell’intestino tenue chiamata ileo e una parte del colon. Dopo la rimozione, i due segmenti dell’intestino sono poi riuniti mediante un’operazione chiamata anastomosi delle anse. Questa procedura è generalmente eseguita per trattare diverse condizioni mediche, come malattie infiammatorie intestinali o tumori dell’intestino tenue o del colon. L’obiettivo principale dell’ileocolectomia con anastomosi delle anse è rimuovere la parte malata o danneggiata dell’intestino e ripristinare la normale funzionalità del tratto intestinale.
Nota 2. La recidiva endoscopica nella Malattia di Crohn si verifica quando si osservano nuovi segni di infiammazione o lesioni nel tratto gastrointestinale di una persona precedentemente sottoposta a intervento chirurgico per la Malattia di Crohn. Per valutare l’estensione e la gravità della recidiva endoscopica nella Malattia di Crohn dopo l’intervento chirurgico, si utilizza il punteggio di Rutgeerts. Il punteggio di Rutgeerts è assegnato in base alla presenza e all’estensione di ulcere, stenosi o fistole nel tratto intestinale dopo l’intervento chirurgico. Il punteggio varia da 0 a i2, dove 0 indica assenza di recidiva, i2 indica una recidiva grave e i valori intermedi indicano una recidiva di gravità intermedia.