I FARMACI PER LA BPCO IN PAZIENTI FUMATORI NON AFFETTI MIGLIORANO I SINTOMI?
Introduzione
I pazienti che hanno una forte abitudine per il fumo sono più ad alto rischio di sviluppare la BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva, o BPCO¹. [1]
Tuttavia può capitare che alcuni fumatori, nonostante presentino tosse cronica e produttiva o lieve dispnea, non manifestano i segni diagnostici della BPCO, soprattutto all’esame spirometrico.
Nella pratica clinica, questi pazienti fumatori sintomatici non diagnosticati con BPCO, ricevono spesso trattamenti terapeutici con farmaci per contrastare la BPCO, sollevando alcuni dubbi in molti pneumologi.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio sperimentale controllato randomizzato.
- Luogo: Stati Uniti.
- Tipo di pazienti: Pazienti fumatori con sintomi respiratori e funzionalità polmonare conservata².
Progettazione dello studio
Il trial clinico controllato randomizzato in oggetto ha arruolato circa 530 pazienti fumatori, suddividendoli in due gruppi grossomodo uguali per numero:
- Il gruppo sperimentale ha ricevuto una terapia anti-BPCO³ per 12 settimane.
- Il gruppo di controllo ha invece ricevuto una dose di placebo per 12 settimane.
Scopo dello studio
Gli autori hanno voluto verificare se, trattando i pazienti fumatori sintomatici con i farmaci utilizzati per il trattamento della BPCO, si fossero registrati dei benefici come un miglioramento della sintomatologia respiratoria.
Risultati
I risultati emersi da questo studio sperimentale hanno posto in essere che:
- I pazienti del gruppo sperimentale hanno registrato un lieve miglioramento dei sintomi tanto quanto i pazienti del gruppo di controllo, ovvero 59% vs 56,5% sul totale del gruppo.
- La capacità inspiratoria è migliorata maggiormente nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo, ma con un rialzo abbastanza trascurabile.
Conclusioni
La terapia con doppio broncodilatatore, utile nei pazienti affetti da BPCO, non si è dimostrata vantaggiosa per trattare i sintomi di pazienti fumatori non affetti da BPCO, nei quali le prove spirometriche sono nella norma.
Pasquale Macirella, studente di medicina VI anno
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Fonti e note:
ARTICOLO ORIGINALE: Han M, Ye W, Wang D, White E, et al. Bronchodilators in Tobacco-Exposed Persons with Symptoms and Preserved Lung Function. New England Journal of Medicine. 2022;387(13):1173-1184.
[1] Centers for Disease Control and Prevention. Smoking and COPD. 2022.
Nota 1. La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, o BPCO, è una patologia cronica delle vie aeree, nella quale si assiste ad un’ostruzione di grado irreversibile delle vie aeree, comprovate dalla spirometria. I sintomi accusati sono piuttosto invalidanti per il paziente e si manifestano con tosse frequente e produttiva, dispnea e spossatezza.
Nota 2. I pazienti che sono stati arruolati nello studio sono fumatori con consumo di almeno 10 pacchi di sigarette all’anno, hanno almeno un punteggio di 10/40 nella scala di valutazione della BPCO e funzionalità preservata alla spirometria (FEV1 > 0,7).
Nota 3. La terapia anti-BPCO si è attuata somministrando due broncodilatatori: il glicopirrolato che è un anti-colinergico e l’indacaterolo, che agisce come agonista β2-adrenergico.