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Un recente studio sembra aver confermato l’efficacia del farmaco semaglutide per aiutare gli adolescenti con problemi di obesità a perdere peso ed evitare le possibili conseguenze legate all’eccesso ponderale.
Obesità negli adolescenti: un farmaco per perdere peso
L’obesità infantile è una condizione che si sta prefigurando come una vera e propria “emergenza mondiale”.
Si calcola infatti che più di un quinto degli adolescenti tra i 12 e i 19 anni sia obeso negli Stati Uniti e il fenomeno non risparmia nemmeno i più piccoli, colpendo finanche circa il 13% di tutti i bambini nella fascia di età 2-5 anni. [1]
L’obesità infantile e dell’adolescenza reca con sé altre vistose conseguenze per l’organismo, tra cui il rischio aumentato di sviluppare una malattia metabolica cronica come il diabete mellito e la dislipidemia.
Attualmente la procedura maggiormente consigliata a livello mondiale per favorire il contrasto all’obesità negli adolescenti è rappresentata dalla perdita di peso e dalla conseguente riduzione dell’indice di massa corporea, o BMI¹.
Tuttavia la sola perdita di peso non è sempre un obiettivo facilmente raggiungibile, soprattutto nel lungo termine, per cui uno dei farmaci utilizzati per lo scopo è la liraglutide, approvato sia dalla FDA che dall’EMA.
Diversi studi stanno testando l’efficacia di altri farmaci, simili all’azione della liraglutide, ovvero analoghi del GLP-1, per constatare il possibile migliore controllo della disglicemia nei pazienti obesi adolescenti.
Approfondimento: indice di massa corporea (IMC o BMI)
L'indice di massa corporea (IMC) è un indicatore utilizzato per misurare il grasso corporeo e per valutare il rischio di malattie correlate all'obesità.In questo articolo esploreremo l'IMC, analizzando la sua definizione, come calcolarlo e cosa può dirci sul nostro stato di salute.
Caratteristiche dello studio
- Tipo di studio: Studio clinico controllato randomizzato.
- Luogo: Austria, Regno Unito.
- Tipo di pazienti: Soggetti adolescenti tra i 12 e i 18 anni di età, con BMI superiore all’85° percentile.
Scopo dello studio: la semaglutide è un farmaco efficace nel combattere l'obesità negli adolescenti?
Gli autori dello studio hanno voluto verificare l’efficacia del farmaco semaglutide² nell’aiutare i pazienti adolescenti a combattere l’eccessiva perdita di peso, per ottenere una riduzione dell’indice di massa corporea, il BMI.
Procedimento
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi:
- Il primo gruppo, sperimentale, ha ricevuto la somministrazione della semaglutide per via sottocutanea ogni settimana per quasi 10 mesi.
- Il secondo gruppo, di controllo, ha invece ottenuto la somministrazione di un placebo per tutto il periodo dell’indagine clinica.
Una volta terminata la fase di somministrazione del farmaco (o del placebo) è seguita una fase di follow-up di 7 settimane.
Risultati: il semaglutide riduce il BMI e il peso degli adolescenti
- Il gruppo sperimentale ha ottenuto una significativa riduzione, del 17% circa, del BMI rispetto al valore di partenza rispetto al gruppo di controllo che ha invece registrato mediamente un lieve aumento del BMI stesso.
- Alcuni fattori di rischio metabolico, come la circonferenza della vita e l’emoglobina glicata, sono migliorati maggiormente nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo.
- I pazienti del gruppo sperimentale hanno però registrato un minor numero di rischi avversi di natura gastrointestinale.
Conclusioni
Questo intervento farmacologico, di concerto con un controllo più attento e responsabile dello stile di vita, può sicuramente fare la differenza nel prevenire i fenomeni nocivi correlati all’eccesso ponderale negli adolescenti.
Bibliografia: fonti e note
[1] Centers for Disease Control and Prevention. Childhood Obesity Facts. 2022.
Nota 1. Il BMI, ovvero l’indice di massa corporea, è una misura antropometrica che si calcola dividendo il peso (espresso in kg) di una persona per il quadrato della sua altezza (espressa in cm).
Nota 2. La semaglutide, così come la liraglutide, è un farmaco analogo del GLP-1, che favorisce uno stimolo positivo alla secrezione dell’insulina da parte delle cellule β del pancreas.