Quanto è sicura la gestione non operatoria dell’appendicite acuta: ultime evidenze

Studente di Medicina e Chirurgia

Agosto 20, 2024

Gli autori di questo studio hanno cercato di comparare la sicurezza e l’efficacia della gestione operatoria e non operatoria dell’appendicite acuta.

Appendicite acuta: gestione e modalità di intervento

L’appendicite acuta consiste nell’infiammazione acuta dell’appendice vermiforme, ossia di quel piccolo segmento intestinale connesso al cieco, in genere non più lungo di 8-9 centimetri.

Molto spesso l’appendicite acuta rappresenta una causa frequente di addome acuto soprattutto nei bambini, e deriva dall’ostruzione intraluminale del viscere, il cui contenuto può ristagnare e suppurare, fino a evolvere nella perforazione dell’organo.

La diagnosi dell’appendicite acuta è il più delle volte clinica: si basa sull’interpretazione dei sintomi riferiti dal paziente, che riporta sovente dolorabilità in fossa iliaca destra, febbre e talvolta nausea. Nei casi di più difficile riconoscimento ci si può servire dell’ecografia e di alcuni marcatori aspecifici di infiammazione, i quali possono frequentemente elevarsi nel sangue.

Nella maggior parte dei casi l’appendicectomia consiste nell’intervento terapeutico risolutivo per questa condizione, e si esplica nell’asportazione dell’appendice tramite intervento open o in laparoscopia. Tuttavia è dibattuto anche il ruolo della gestione incruenta dell’appendicite acuta, che prevede il posticipo dell’operazione chirurgica e il solo management farmacologico, che è da attuarsi soprattutto in relazione allo stato del paziente e alle sue comorbidità.

Caratteristiche dello studio

Tipo di studio: Studio osservazionale retrospettivo.
Luogo: USA.
Tipo di pazienti: Soggetti diagnosticati con appendicite acuta, con o senza comorbidità.

Scopo dello studio: è più efficace una gestione operatoria o non operatoria in caso di appendicite acuta?

Gli autori dello studio hanno cercato di comparare l’efficacia della gestione chirurgica immediata dell’appendicite acuta rispetto alla gestione incruenta, distinguendo gli effetti del trattamento in relazione alle comorbidità dei vari pazienti.

Progettazione

A questo studio di coorte retrospettivo hanno preso parte circa 370.000 pazienti adulti, tutti affetti da appendicite acuta, non complicata da ascesso, perforazione o peritonite.

Successivamente tutti questi pazienti hanno affrontato una suddivisione in due grandi gruppi, a seconda che avessero subito una gestione operatoria dell’appendicite acuta o non operatoria. Per gestione operatoria si è inteso l’effettuazione dell’intervento chirurgico entro un giorno dal ricovero del paziente, mentre la gestione non operatoria equivaleva al mancato intervento chirurgico eseguibile tra il giorno 0 e il giorno 1 dal ricovero.

Una volta applicata la suddivisione, venivano eseguiti dei calcoli statistici per determinare il tasso di complicanze postoperatorie dei vari pazienti, studiando anche la mortalità e i costi sanitari dovuti alle varie procedure.

Risultati

I risultati dello studio osservazionale hanno indicato che:

la gestione non operatoria dell’appendicite acuta ha prodotto un lieve decremento della probabilità di sviluppo di complicanze postoperatorie per i pazienti con varie comorbidità, ma un piccolo aumento del tasso di mortalità;
la gestione operatoria ha indotto un globale risparmio sulla spesa sanitaria ospedaliera e un minor tempo di ospedalizzazione del paziente.

Conclusioni

Il presente studio, sebbene il limite che sia stato effettuato per lo più su ragazzi giovani, ha dimostrato che gli outcomes associati alla gestione operatoria o non operatoria dell’appendicite acuta variano a seconda delle comorbidità che interessano il paziente, influenzando il tasso di mortalità e di complicanze post-operatorie.