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Gonartrosi o artrosi del ginocchio

La gonartrosi, comunemente conosciuta come artrosi del ginocchio, è una condizione articolare debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine all’interno dell’articolazione del ginocchio, questa patologia può causare dolore, rigidità e limitazioni funzionali significative.

Scopriamo di più in questo articolo!

 

Epidemiologia della gonartrosi

La gonartrosi è una delle principali cause di disabilità e dolore cronico a livello del ginocchio, prevalentemente negli anziani. L’incidenza e la prevalenza della gonartrosi aumentano con l’età: è infatti più comune tra gli individui di età superiore ai 50 anni.

Le donne sono più colpite rispetto agli uomini, soprattutto dopo la menopausa, suggerendo un possibile legame tra la gonartrosi e gli ormoni estrogeni.

 

Eziologia della gonartrosi

L’eziologia della gonartrosi coinvolge una combinazione complessa di fattori genetici, meccanici, biochimici e ambientali che contribuiscono alla sua comparsa e progressione. Nello specifico:

  • Fattori genetici: l’ereditarietà gioca un ruolo significativo nella suscettibilità alla gonartrosi. Alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di geni associati alla predisposizione a questa condizione. Mutazioni o varianti genetiche possono influenzare la struttura e la composizione della cartilagine articolare, aumentando il rischio di sviluppare artrosi.
  • Stress meccanico: sovraccarico costante sulle articolazioni a causa di obesità, attività fisica intensa o lesioni croniche.
  • Disfunzione biochimica: alterazioni nel metabolismo dei condrociti (cellule della cartilagine), che possono compromettere la produzione e la riparazione della cartilagine.
  • Infiammazione cronica: processi infiammatori a livello articolare che contribuiscono alla degradazione della cartilagine.
  • Fattori meccanici: traumi precedenti, lesioni o anomalie anatomiche del ginocchio possono aumentare il rischio di sviluppare gonartrosi. L’instabilità articolare, causata da squilibri muscolari o legamentosi, può influenzare il carico distribuito sulle articolazioni, contribuendo all’usura della cartilagine.
  • Fattori biochimici e infiammatori: processi infiammatori cronici nell’articolazione possono contribuire all’infiammazione locale, provocando danni alla cartilagine nel tempo. Enzimi e citochine infiammatorie possono essere eccessivamente prodotti nell’articolazione, causando il deterioramento della cartilagine.
  • Obesità e stili di vita: l’obesità rappresenta un fattore di rischio significativo per lo sviluppo della gonartrosi, in quanto aumenta il carico meccanico sulle articolazioni del ginocchio. Alcuni stili di vita, come l’inattività fisica o il sovraccarico delle articolazioni a causa di lavori o attività ripetitive, possono contribuire al deterioramento articolare.
  • Fattori ambientali e occupazionali: alcuni ambienti lavorativi o attività che comportano movimenti ripetitivi del ginocchio possono aumentare il rischio di sviluppare gonartrosi.

Sintomatologia dell’artrosi del ginocchio

La gonartrosi può manifestarsi con diversi sintomi che tendono a peggiorare nel tempo. I sintomi principali includono:

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  • Dolore: è il sintomo più comune e caratteristico della gonartrosi. Di solito è localizzato nella zona articolare del ginocchio e può variare da lieve a grave. Il dolore può essere provocato dall’attività fisica, dalla deambulazione, dalla salita e discesa delle scale o può essere persistente anche a riposo.
  • Rigidità articolare: molte persone con gonartrosi sperimentano rigidità o blocco temporaneo dell’articolazione del ginocchio, soprattutto al mattino o dopo periodi di inattività. Tale rigidità può migliorare con il movimento.
  • Limitazioni funzionali: a causa del dolore e della rigidità, la gonartrosi può limitare la capacità di piegare, estendere o supportare il peso sul ginocchio colpito. Questo può influenzare la capacità di svolgere attività quotidiane come camminare, salire le scale o stare in piedi per lunghi periodi.
  • Influenza sulla qualità della vita: la gonartrosi può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, interferendo con le attività quotidiane, il sonno e la partecipazione alle attività sociali e lavorative.
  • Deformità articolare: in alcuni casi avanzati la gonartrosi può portare a una deformità visibile del ginocchio, come un’angolazione anomala o un ingrossamento dell’articolazione.
  • Crunch o scricchiolii: alcune persone possono percepire sensazioni di scricchiolio o crunch nell’articolazione del ginocchio durante il movimento, a causa della superficie articolare danneggiata.

È importante notare che la gravità e la presenza dei sintomi possono variare considerevolmente da persona a persona. Alcune persone possono sperimentare solo lievi sintomi, mentre altre possono affrontare una maggiore disabilità.

 

Diagnosi di gonartrosi

La diagnosi di gonartrosi viene generalmente effettuata da uno specialista ortopedico in base ai sintomi del paziente, l’esame fisico e gli esami diagnostici. Vediamoli insieme nel dettaglio.

Anamnesi

Nella gonartrosi l’anamnesi svolge un ruolo fondamentale nella diagnosi e nel trattamento. Ecco alcuni punti chiave:

  • Sintomi: il medico raccoglie informazioni riguardo ai sintomi principali come dolore, rigidità, gonfiore e limitazioni funzionali del ginocchio. Si chiede al paziente quando i sintomi sono iniziati, la loro durata, frequenza e fattori scatenanti, come movimenti specifici o attività quotidiane.
  • Storia del dolore: si cerca di comprendere la natura del dolore, se è localizzato, se si irradia altrove, se è costante o intermittente, e se è associato a particolari attività o posizioni. Si valuta l’intensità del dolore utilizzando scale di valutazione del dolore, aiutando a monitorare eventuali cambiamenti nel tempo.
  • Storia delle lesioni e dei traumi: si indaga sulla presenza di lesioni passate al ginocchio, come fratture, distorsioni o interventi chirurgici pregressi, che potrebbero essere correlate allo sviluppo della gonartrosi.
  • Storia medica e familiare: si esplorano condizioni mediche preesistenti, come l’obesità, il diabete, l’artrite reumatoide o altre patologie articolari, che possono essere correlate alla gonartrosi. Si valuta la presenza di storia familiare di artrosi o problemi articolari, poiché l’aspetto genetico può essere rilevante nella suscettibilità alla malattia.
  • Storia dell’attività fisica e dei fattori di rischio: si esamina lo stile di vita, comprese le attività lavorative o sportive che potrebbero influenzare il ginocchio, come movimenti ripetitivi o sollecitazioni eccessive. Si valutano i fattori di rischio come l’obesità, che può aumentare il carico sulle articolazioni del ginocchio, contribuendo alla progressione della gonartrosi.
  • Trattamenti precedenti e risposta ai farmaci: si raccolgono informazioni sui trattamenti medici o fisioterapici precedenti per la gonartrosi e la risposta del paziente a tali terapie. Si valuta l’uso di farmaci analgesici o anti-infiammatori e la loro efficacia nel gestire i sintomi.

 

Esame obiettivo

L’esame obiettivo nella valutazione della gonartrosi è un passaggio fondamentale per identificare segni fisici e funzionali che indicano la presenza e la gravità della condizione. Durante l’esame obiettivo, il medico si concentra su diversi aspetti, inclusi:

  • Ispezione e palpazione: viene esaminato il ginocchio per eventuali segni esterni come gonfiore, arrossamento o deformità visibili. La palpazione permette di individuare eventuali aree sensibili, gonfie o calde, valutando la temperatura e la consistenza dell’articolazione.
  • Valutazione della mobilità articolare: si valuta l’ampiezza dei movimenti del ginocchio, come la flessione e l’estensione, confrontando la gamma di movimento con il ginocchio non colpito. La limitazione della flessione o estensione può essere indicativa di gonartrosi avanzata.
  • Test specifici per la gonartrosi: il test di “grinding” o “crepitus” consiste nel muovere passivamente il ginocchio dell’individuo, ascoltando o avvertendo un suono o sensazione di scricchiolio durante il movimento, indicativo di danni alla cartilagine. Il test di “fluido” consiste nel cercare segni di accumulo di liquido nell’articolazione del ginocchio, che può essere associato a gonartrosi infiammatoria.
  • Forza muscolare e stabilità: si valuta la forza muscolare dei muscoli circostanti il ginocchio, poiché debolezze muscolari possono influenzare la stabilità articolare. Si esaminano i legamenti e la stabilità dell’articolazione durante diversi test di stress.
  • Valutazione della deambulazione e della postura: si osserva la camminata del paziente per identificare eventuali alterazioni della postura o della biomeccanica del ginocchio durante il movimento.

Esami diagnostici

Nella diagnosi e nel monitoraggio della gonartrosi, possono essere utilizzati diversi esami di laboratorio e strumentali per valutare la gravità della condizione e guidare il piano di trattamento. Ecco alcuni esami comuni:

  • Analisi del sangue: le analisi ematiche non sono specifiche per la diagnosi di gonartrosi, ma possono essere utilizzate per escludere altre condizioni come l’artrite reumatoide o l’infezione. Test reumatologici come la VES (velocità di eritrosedimentazione) o la PCR (proteina C-reattiva) possono essere lievemente alterati in caso di infiammazione articolare.
  • Prelievo di liquido sinoviale (puntura articolare): la puntura articolare per prelevare il liquido sinoviale può essere eseguita per escludere infezioni o per valutare segni di infiammazione. Il liquido sinoviale può presentare un aspetto chiaro o leggermente torbido, con un numero di cellule leggermente aumentato nella gonartrosi.
  • Radiografie: sono comunemente utilizzate nella diagnosi di gonartrosi. Possono mostrare lo spazio articolare ristretto, osteofiti (sporgenze ossee), sclerosi subcondrale e altre caratteristiche suggestive di artrosi.
  • Risonanza magnetica (RM): offre immagini dettagliate della cartilagine, dei legamenti, dei tessuti molli e dell’osso, consentendo una valutazione più approfondita delle lesioni articolari e della gravità della malattia. È particolarmente utile per valutare lo stato della cartilagine e identificare danni non visibili alla radiografia.
  • Ecografia: può essere utilizzata per valutare le strutture articolari, inclusi i tessuti molli, i tendini e i liquidi nelle articolazioni. È meno comune rispetto alle altre tecniche di imaging, ma può fornire informazioni utili in alcuni casi.

 

Diagnosi differenziale di artrosi del ginocchio

La diagnosi differenziale della gonartrosi implica l’individuazione e l’esclusione di altre condizioni mediche che possono manifestarsi con sintomi simili a quelli della gonartrosi. Alcune delle condizioni che potrebbero essere considerate nella diagnosi differenziale includono:

  • Artrite reumatoide: è una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, causando infiammazione, dolore e gonfiore. Si differenzia dalla gonartrosi perché coinvolge solitamente più articolazioni in modo simmetrico e può essere associata a rigidità mattutina prolungata.
  • Artrite settica: è un’infiammazione articolare causata da un’infezione batterica o virale. Può presentarsi con dolore articolare acuto, gonfiore e febbre, a differenza della gonartrosi che è una condizione degenerativa cronica.
  • Lesioni o traumi articolari: lesioni o traumi al ginocchio, come fratture, distorsioni o lesioni dei legamenti, possono causare sintomi simili alla gonartrosi. Tuttavia le lesioni articolari tendono a presentarsi con dolore acuto immediato dopo l’evento traumatico, mentre la gonartrosi si sviluppa gradualmente nel tempo.
  • Condromalacia della rotula: si tratta di una condizione in cui la cartilagine sotto la rotula si danneggia, causando dolore al ginocchio, soprattutto quando si piega o si stende l’articolazione. Sebbene possa condividere alcuni sintomi con la gonartrosi, la condromalacia rotulea è specificamente localizzata sotto la rotula.
  • Borsite del ginocchio: la borsite è l’infiammazione delle borse sinoviali (sacche di liquido) intorno all’articolazione del ginocchio. Si manifesta con dolore, gonfiore e sensibilità localizzata, ma è diversa dalla gonartrosi che coinvolge principalmente la cartilagine articolare.
  • Tumori ossei o tessuti molli: condizioni come tumori ossei, cisti ossee o tumori dei tessuti molli possono presentarsi con sintomi simili a quelli della gonartrosi.

 

Trattamento della gonartrosi

Ci sono diverse opzioni terapeutiche disponibili per gestire la gonartrosi, che mirano a ridurre il dolore, migliorare la funzionalità articolare e rallentare la progressione della malattia. Queste terapie possono essere divise in terapie non farmacologiche, terapie farmacologiche e interventi chirurgici, a seconda della gravità dei sintomi e della risposta individuale al trattamento. Scopriamole nel dettaglio.

Terapie non farmacologiche

Le terapie non farmacologiche sono trattamenti che si concentrano su interventi e cambiamenti nello stile di vita senza l’uso di farmaci. Queste terapie mirano a migliorare la funzionalità del ginocchio, ridurre il dolore e rallentare la progressione della malattia. Eccone alcune:

  • Esercizio aerobico e di forza: gli esercizi aerobici a basso impatto come il nuoto o il ciclismo aiutano a migliorare la resistenza cardiovascolare senza mettere eccessivo stress sulle articolazioni. Gli esercizi di forza mirati ai muscoli delle gambe, in particolare quelli attorno al ginocchio, possono migliorare la stabilità articolare e ridurre il carico sull’articolazione colpita.
  • Fisioterapia: mira a migliorare la flessibilità, la forza muscolare e la mobilità articolare attraverso esercizi specifici, terapie manuali, elettroterapia e ultrasuoni. La terapia può essere personalizzata in base al livello di gravità della gonartrosi e alle esigenze individuali del paziente.
  • Ozonoterapia: è un trattamento non invasivo che può essere utilizzato per alleviare i sintomi della gonartrosi. Questo approccio sfrutta l’uso di una miscela di ossigeno e ozono, che viene iniettata nell’articolazione o nei tessuti circostanti.
  • Dieta equilibrata: adottare una dieta sana ed equilibrata può aiutare a perdere peso e a mantenere un peso corporeo ottimale per ridurre il carico sulle articolazioni del ginocchio. L’apporto di nutrienti essenziali come vitamina D, calcio e omega-3 può favorire la salute delle articolazioni. Insieme alla dieta, l’aumento dell’attività fisica, anche con esercizi a basso impatto, può sostenere il controllo del peso e migliorare la salute delle articolazioni.
  • Ortesi e fasce: l’utilizzo di ortesi o fasce specifiche per il ginocchio può fornire sostegno, stabilizzazione e sollievo dal dolore durante l’attività fisica o le attività quotidiane.
  • Bastoni da passeggio o ausili per la deambulazione: l’uso di bastoni da passeggio o altri ausili può ridurre il carico sul ginocchio affetto, migliorando la stabilità e riducendo il dolore durante la deambulazione.
  • Evitare attività ad alto impatto: limitare o evitare attività che esercitano un carico eccessivo sul ginocchio, come salti, corse su superfici dure o sollecitazioni ripetitive.
  • Adeguamenti ambientali: modifiche nell’ambiente domestico o lavorativo, come l’uso di sedie adeguate, corrimano sulle scale o superfici antiscivolo, possono ridurre il rischio di cadute e lesioni al ginocchio.
  • Integratori alimentari: integratori di glucosamina e condroitina, comunemente combinati, possono promuovere la salute delle articolazioni e ridurre i sintomi della gonartrosi.

 

Terapie farmacologiche

Le terapie farmacologiche mirano a ridurre il dolore, l’infiammazione e migliorare la funzionalità dell’articolazione colpita. In basso alcune terapie comunemente utilizzate:

  • Analgesici: il paracetamolo è un antidolorifico comune usato per il trattamento del dolore leggero o moderato associato alla gonartrosi. Può essere una scelta appropriata per i pazienti che non possono assumere farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per motivi di salute.
  • Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): Ibuprofene, Naproxene, Diclofenac, ecc., agiscono riducendo il dolore e l’infiammazione associati alla gonartrosi. Possono essere somministrati per via orale o sotto forma di creme/gel da applicare localmente sull’articolazione.
  • Iniezioni intra-articolari: le iniezioni di corticosteroidi direttamente nell’articolazione possono fornire un rapido sollievo dal dolore e ridurre l’infiammazione, ma l’effetto può essere temporaneo e ripetere frequentemente questo tipo di trattamento può comportare effetti collaterali. Le iniezioni di acido ialuronico nell’articolazione hanno lo scopo di migliorare la lubrificazione e l’ammortizzazione dell’articolazione, riducendo il dolore.
  • Crema o gel topici: le creme o i gel contenenti farmaci anti-infiammatori o antidolorifici possono essere applicati direttamente sull’articolazione per ridurre il dolore e l’infiammazione localizzati.

 

Chirurgia

Gli interventi chirurgici per l’artrosi del ginocchio vengono presi in considerazione quando le terapie conservative non forniscono più sollievo dai sintomi e la malattia ha causato un’importante compromissione della qualità della vita del paziente. Ecco alcuni degli interventi chirurgici comunemente eseguiti per la gonartrosi:

  • Artrocentesi: un intervento in cui viene inserito un ago nell’articolazione del ginocchio per aspirare il liquido sinoviale in eccesso. Riduce il gonfiore, allevia la pressione nell’articolazione e fornisce sollievo temporaneo dal dolore.
  • Chirurgia conservativa:
    • Debridement articolare: durante questa procedura il tessuto danneggiato o irritante nell’articolazione del ginocchio viene rimosso chirurgicamente.
    • Microfrattura: si esegue facendo piccole perforazioni nell’osso per promuovere la crescita di nuovo tessuto cartilagineo.
  • Osteotomia: il chirurgo può correggere l’asse del ginocchio rimodellando l’osso per spostare il carico dalle zone danneggiate dell’articolazione a zone meno colpite. Migliora la distribuzione del peso sull’articolazione e riduce la pressione sulle aree danneggiate della cartilagine.
  • Sostituzione articolare (artroplastica del ginocchio): viene sostituita l’articolazione del ginocchio con una protesi artificiale. Migliora significativamente la funzionalità, riduce il dolore e ripristina la mobilità in pazienti con grave gonartrosi.
  • Trapianto di cartilagine: il prelievo di piccoli pezzi di cartilagine sana dal ginocchio del paziente o da una fonte donatrice per impiantarli nelle aree danneggiate. Promuove la crescita di nuovo tessuto cartilagineo e il ripristino delle funzionalità dell’articolazione.

 

Gonartrosi: l’artrosi del ginocchio in breve

La gestione della gonartrosi rappresenta una sfida che coinvolge molteplici approcci terapeutici, dalla terapia non farmacologica e farmacologica agli interventi chirurgici. Tuttavia la diagnosi precoce, l’adozione di stili di vita sani e il trattamento mirato possono contribuire significativamente a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e rallentare la progressione della malattia.

È fondamentale un’attenta valutazione medica e una pianificazione terapeutica personalizzata per fornire sollievo ottimale ai pazienti affetti da gonartrosi, migliorando la loro qualità di vita nel lungo termine.