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L’idroclorotiazide può essere utile per prevenire la recidiva di calcoli renali?

Indice

In questo studio si è cercato di capire se il diuretico tiazidico idroclorotiazide possa essere efficace per la prevenzione delle recidive di calcoli renali.

Recidiva di calcoli renali: il possibile ruolo dell'idroclorotiazide

La nefrolitiasi è il termine medico che indica la presenza dei calcoli renali, ovvero di quelle concrezioni cristalline che vengono a formarsi all’interno dei calici renali e che non sempre producono sintomi.

I calcoli renali rappresentano il fenomeno patologico che più di frequente interessa le vie urinarie e, ad oggi, si stima che il 12% della popolazione mondiale ne sia affetto, con una prevalenza circa doppia negli uomini rispetto alle donne.

La maggior parte dei pazienti colpiti dalla nefrolitiasi presenta per lo più calcoli di calcio, ma sono di comune riscontro anche i calcoli formati da acido urico o struvite. Il rischio di sviluppare e poi di manifestare la nefrolitiasi aumenta quando il paziente è diabetico, sedentario, affetto da gotta o ipertensione e quando presenta infezioni ricorrenti delle vie urinarie.

Attualmente la categoria di farmaci più spesso utilizzata nella prevenzione delle recidive di calcoli renali è rappresentata dai cosiddetti diuretici tiazidici: tra questi abbiamo appunto l’idroclorotiazide.

Questi diuretici, oltre a essere impiegati con successo nella terapia dell’ipertensione, in questo caso promuovono una ridotta escrezione di calcio nelle urine e dunque una minore probabilità di formare dei calcoli di calcio.

Approfondimento: Calcoli renali, calcolosi delle vie urinarie

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I calcoli renali sono dei sassolini che si formano all’interno del rene, composti da minerali presenti nelle urine.Il termine “calcolo” deriva da calcolus, che in latino significa “sasso”.
In termine medico, la calcolosi renale si definisce Nefrolitiasi o litiasi renale, che significa “presenza di calcoli renali”

Caratteristiche dello studio

  • Tipo di studio: Trial clinico controllato randomizzato.
  • Luogo: Svizzera.
  • Tipo di pazienti: Pazienti maggiorenni affetti da nefrolitiasi con calcoli di calcio.

Scopo dello studio: il diuretico idroclorotiazide può essere impiegato con efficacia nel trattamento delle recidive dei calcoli renali?

Gli autori di questa analisi in doppio cieco, condotta in Svizzera, hanno voluto testare la supposta efficacia del diuretico tiazidico idroclorotiazide¹ nel prevenire la recidiva di calcoli renali in pazienti affetti da nefrolitiasi.

Progettazione

Questo studio controllato randomizzato è stato progettato reclutando 416 pazienti affetti da nefrolitiasi con calcoli di calcio almeno due volte negli ultimi 10 anni. Sono stati esclusi i pazienti che presentavano la formazione di calcoli renali dovuta a cause secondarie come l’assunzione di alcuni farmaci.

Successivamente i pazienti sono stati suddivisi in quattro gruppi e seguiti per circa 3 anni dall’inizio del trial:

  • i pazienti del primo gruppo hanno ricevuto la somministrazione di 12,5 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
  • I pazienti del secondo gruppo hanno ricevuto la somministrazione di 25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
  • I pazienti del terzo gruppo hanno ricevuto la somministrazione di 50 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
  • I pazienti del quarto gruppo hanno ricevuto la somministrazione di placebo una volta al giorno.

Risultati

I risultati dello studio clinico hanno messo in luce che:

  • Quasi il 60% dei partecipanti a ciascun gruppo ha manifestato una recidiva di calcoli renali.
  • Non è stato rilevato alcun effetto terapeutico dell’idroclorotiazide (a crescenti dosaggi) nella prevenzione della recidiva di calcoli renali rispetto al placebo.
  • Effetti avversi come ipokaliemia, gotta, allergia e diabete mellito di nuova insorgenza sono stati più comuni nei pazienti dei gruppi sperimentali, in terapia giornaliera con l’idroclorotiazide.

Conclusioni

L’utilizzo del diuretico tiazidico idroclorotiazide non ha prodotto nessuna efficacia nella prevenzione della recidiva dei calcoli renali, valutata clinicamente o radiologicamente.

Sebbene il farmaco agisca riducendo con successo l’escrezione urinaria di calcio, pare che esso agisca su altri meccanismi escretori (come quello del citrato), non producendo l’effetto sperato e anzi aumentando il rischio di effetti avversi.

Bibliografia: fonti e note

ARTICOLO ORIGINALE: Dhayat NA, Bonny O, Roth B et al. Hydrochlorothiazide and prevention of kidney-stone recurrence. New England Journal of Medicine. 2023;388(9):781–91.

[1] Nojaba L, Guzman N. Nephrolithiasis. [Aggiornato l’8 Agosto 2022]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023.

Nota 1. L’idroclorotiazide è un farmaco diuretico tiazidico utilizzato principalmente per trattare l’ipertensione arteriosa connessa ad alcune condizioni mediche come l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza renale e la cirrosi epatica. Il farmaco funziona aumentando l’eliminazione di acqua e sale attraverso l’urina. Viene generalmente assunto per via orale sotto forma di compresse e può essere prescritto da un medico in base alle specifiche esigenze del paziente.