impetigine, infezioni batteriche

Impetigine

L’impetigine è un’infezione batterica della pelle molto comune, soprattutto nei bambini in età scolare. Può manifestarsi in varie forme e può essere causata da diversi tipi di batteri.

In questo articolo esploreremo i sintomi, le cause, la diagnosi e le diverse opzioni di trattamento della patologia.

Epidemiologia dell’impetigine

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L’epidemiologia dell’impetigine può variare in base alla zona geografica, all’età e allo stato di salute delle persone colpite.

Si tratta di una patologia comune nei bambini in età scolare, soprattutto tra i 2 e i 6 anni. Questo perché i bambini sono più soggetti a lesioni e condividono frequentemente oggetti, creando così un ambiente favorevole alla diffusione dei batteri.

L’impetigine può verificarsi in qualsiasi momento dell’anno, ma è più comune durante l’estate e l’autunno, poiché il clima caldo e umido favorisce la crescita dei batteri.

Le persone che hanno un sistema immunitario compromesso, come ad esempio i pazienti con diabete, HIV o altre malattie, presentano un rischio maggiore nel contrarre la patologia.

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Inoltre l’impetigine è più comune in zone sovrappopolate, come le scuole o i centri di accoglienza, dove la diffusione dei batteri può essere più facile.

Eziologia dell’impetigine

L’impetigine è causata principalmente da batteri: lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes.

Come tutte le malattie batteriche, è particolarmente contagiosa e si diffonde facilmente da una persona all’altra attraverso il contatto diretto con la pelle infetta o attraverso oggetti contaminati come asciugamani, vestiti o giocattoli.

Il modo in cui si manifesta dipende dal tipo di batterio coinvolto:

  • Staphylococcus aureus: produce una tossina che danneggia la pelle e causa l’infiammazione e la formazione di vesciche o croste sulla pelle.
  • Streptococcus pyogenes: produce enzimi che distruggono il tessuto cutaneo e causano una maggiore infiammazione e dolore.

Esistono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di contrarre l’impetigine, come la presenza di dermatite, poiché le lesioni facilitano l’ingresso dei batteri.

 

Sintomatologia dell’impetigine

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L’impetigine si manifesta con sintomi diversi a seconda del tipo di batterio e della gravità dell’infezione:

  • Lesioni cutanee: possono variare da piccole vesciche, a bolle piene di pus, a croste sulla pelle. Possono apparire in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni sul viso, sulle gambe e sulle braccia.
  • Prurito: le lesioni cutanee dell’impetigine causano prurito e irritazione della pelle.
  • Dolore: le vesciche possono causare dolore, specialmente quando si rompono o si infettano ulteriormente.
  • Febbre: in casi gravi l’impetigine può causare febbre e malessere generale.

Inoltre è possibile classificare l’impetigine in due tipi principali:

  • Impetigine bollosa: caratterizzata da bolle piene di pus.
  • Impetigine non bollosa: si manifesta con croste.

Diagnosi di impetigine

Trattandosi di una patologia che interessa principalmente bambini in età scolare, una diagnosi preliminare di impetigine può essere ricavata grazie a una visita pediatrica, volta a conoscere la modalità di comparsa e la durata dei sintomi, le possibili situazioni di contagio e la storia familiare del paziente.

Nel caso in cui il paziente affetto da impetigine sia in età adulta, è possibile rivolgersi al proprio medico di base o richiedere una visita dermatologica.

Vediamo quali sono i passaggi per giungere a una diagnosi definitiva della malattia.

Anamnesi

L’anamnesi dell’impetigine è l’insieme di informazioni raccolte dal medico sulle condizioni di salute del paziente, sui sintomi e sulla storia clinica pregressa, al fine di diagnosticare e trattare correttamente la malattia.

Durante l’anamnesi il medico potrebbe fare domande riguardo a:

  • Sintomi: quali sono i sintomi che il paziente sta sperimentando, tra cui la comparsa di bolle, vesciche o croste sulla pelle, il prurito o il dolore; inoltre il medico si informerà sulla loro modalità di comparsa e sulla durata.
  • Fattori scatenanti: come l’esposizione a oggetti o persone infette, oppure se si sono verificati episodi di graffi o lesioni della pelle.
  • Storia medica e familiare: il medico potrebbe chiedere al paziente se soffre di altre condizioni della pelle o altre malattie croniche che potrebbero aumentare il rischio di contrarre la patologia, e se si sono verificati casi di impetigine nella propria famiglia.
  • Trattamenti precedenti: se il paziente ha già assunto farmaci o segue altre terapie per i sintomi dell’impetigine.

Esame obiettivo

L’esame obiettivo dell’impetigine è una procedura medica che consiste nel valutare le lesioni cutanee tipiche della malattia, attraverso le seguenti procedure:

  • Esame visivo: il medico ispezionerà la pelle alla ricerca di lesioni cutanee come vesciche, bolle piene di pus o croste, valutandone l’estensione su tutto il corpo.
  • Palpazione: il medico potrebbe toccare leggermente le lesioni cutanee per valutare la consistenza e la sensibilità della zona interessata.
  • Sintomi associati: verrà valutata la presenza di eventuali sintomi associati, come il prurito, il dolore o la febbre.
  • Stato generale di salute: verranno considerati il livello di idratazione, la presenza di altri segni di infezione o di altre condizioni mediche.

Esami diagnostici

Gli esami di laboratorio e strumentali sono spesso utilizzati per diagnosticare l’impetigine e per identificare il batterio responsabile dell’infezione.

Tra i più comuni troviamo:

  • Esame colturale: il test più utilizzato per la diagnosi di impetigine. Consiste in un prelievo di tessuto dalla pelle infetta che il medico invierà in laboratorio per identificare il batterio responsabile dell’infezione tramite coltura.
  • Test del DNA: tramite questo esame, il campione di tessuto prelevato dalla pelle infetta viene analizzato per individuare la presenza di DNA batterico specifico.
  • Esame al microscopio: il medico potrebbe utilizzare un microscopio per esaminare un campione di tessuto prelevato dalla pelle infetta alla ricerca di segni del batterio responsabile.
  • Esame del sangue: in alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere un esame del sangue per verificare la presenza di un’infezione batterica.
  • Radiografia: se l’impetigine si diffonde in profondità nella pelle, il medico potrebbe prescrivere una radiografia per verificare la presenza di un’ulteriore infezione interna.
  • Ecografia: l’ecografia può essere utilizzata per valutare la profondità dell’infiammazione e per escludere la presenza di un’eventuale complicazione.

Diagnosi differenziale di impetigine

La diagnosi differenziale è il processo attraverso il quale il medico esclude altre possibili cause dei sintomi del paziente al fine di arrivare a una diagnosi corretta. In caso di impetigine la diagnosi differenziale potrebbe includere le seguenti patologie:

  • Dermatite atopica: causa eruzione cutanea e lesioni pruriginose.
  • Herpes zoster: noto anche come fuoco di Sant’Antonio, è una malattia virale che causa dolorose eruzioni cutanee.
  • Varicella: una malattia infettiva che causa eruzioni cutanee pruriginose.
  • Psoriasi: causa la comparsa di chiazze spesse e rossastre sulla pelle.
  • Eczema: si manifesta con chiazze rosse e pruriginose.

Trattamento dell’impetigine

Ci sono diverse terapie disponibili per l’impetigine che variano a seconda della gravità dell’infezione e del tipo di batterio responsabile. In generale il trattamento prevede la somministrazione di farmaci antimicrobici e la cura delle lesioni cutanee.

Antibiotici topici

Gli antibiotici topici sono farmaci che vengono applicati direttamente sulla pelle per trattare le infezioni batteriche cutanee. Agiscono uccidendo i batteri e riducendo così l’infiammazione e il rischio di complicanze.

Tra i più utilizzati per trattare l’impetigine si trovano:

  • Mupirocina: utilizzata per il trattamento dell’impetigine causata da batteri come lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes. Questo farmaco agisce bloccando la sintesi proteica dei batteri e impedendo loro di riprodursi.
  • Acido fusidico: il funzionamento è lo stesso della mupirocina, ovvero blocca la sintesi proteica dei batteri così che non si riproducano.
  • Neomicina: uccide i batteri responsabili dell’infezione e previene la loro diffusione bloccandone la produzione proteica.

Gli antibiotici topici devono essere applicati sulla pelle pulita e asciutta.

Antibiotici per via orale

Gli antibiotici per combattere l’impetigine possono essere somministrati anche oralmente, e vengono solitamente prescritti quando l’infezione è aggravata o diffusa ad altre parti del corpo.

Alcuni degli antibiotici orali più utilizzati sono:

  • Penicillina: utilizzato per trattare l’impetigine causata dal batterio Streptococcus pyogenes; agisce uccidendo il batterio.
  • Cefalosporine: un gruppo di antibiotici utilizzati per trattare l’impetigine causata dal batterio Staphylococcus aureus.
  • Macrolidi: agiscono su entrambi i batteri potenzialmente responsabili della malattia.

Gli antibiotici assunti per via orale possono causare effetti collaterali, come nausea, diarrea e reazioni allergiche.

Drenaggio delle lesioni

Il drenaggio delle lesioni è un procedimento medico che consiste nella rimozione del pus o di altri liquidi presenti all’interno delle eruzioni cutanee. Viene utilizzata per trattare l’impetigine quando le lesioni sono molto grandi o quando sono presenti accumuli di pus.

Può essere eseguito dal medico utilizzando una siringa o un bisturi, avendo cura di applicare una soluzione anestetica e disinfettante per ridurre il dolore e prevenire eventuali infezioni.

In seguito alla rimozione del pus, il medico applicherà una medicazione sterile sulla lesione per prevenire la contaminazione batterica e favorire la guarigione.

 

Pulizia delle lesioni

La pulizia delle lesioni è un passaggio importante per il trattamento dell’impetigine. È fondamentale pulire il più possibile la pelle infetta per evitare ulteriori complicazioni e favorire la guarigione.

Si utilizzano solitamente soluzioni detergenti o antisettiche, come il cloruro di benzalconio o l’acido ipocloroso.

La pulizia dovrebbe essere eseguita almeno due volte al giorno o secondo le istruzioni del medico. I passaggi fondamentali prevedono:

  • lavarsi le mani con acqua e sapone prima di iniziare;
  • rimuovere eventuali crosticine presenti sulla lesione con una garza sterile imbevuta di soluzione detergente;
  • pulire delicatamente la lesione con una garza sterile imbevuta di soluzione disinfettante, partendo dal centro verso l’esterno, evitando di sfregare la pelle e di danneggiare la ferita;
  • risciacquare con acqua tiepida e asciugare delicatamente con una garza sterile;
  • applicare una medicazione sulla lesione, se indicato dal medico;
  • lavare le mani nuovamente con acqua e sapone.

Impetigine: punti salienti

L’impetigine è un’infezione della pelle che può essere fastidiosa e potenzialmente pericolosa se non trattata correttamente. Colpisce principalmente i bambini in età scolare e i pazienti con sistema immunitario compromesso.

È provocata da batteri che entrano nell’organismo attraverso lesioni della pelle come graffi o escoriazioni, e provoca infiammazione, pustole piene di pus, croste e prurito intenso.

Può colpire qualsiasi parte del corpo, ma si manifesta principalmente sul viso.

Con il giusto trattamento, che può includere antibiotici, drenaggio e pulizia delle lesioni, la patologia può essere curata completamente.