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Le infezioni possono allenare le nostre cellule a combattere i tumori?

In questo studio sembrerebbe essere stato messo in luce il possibile ruolo dei macrofagi alveolari precedentemente attivati da infezioni nella risposta contro i tumori.

Infezioni e tumori

I macrofagi tissutali sono una delle sorgenti principali dei tumor associated macrophages (TAM) attori fondamentali nello sviluppo di tumori, in quanto possono facilitare o contrastare l’oncogenesi a seconda dell’attivazione che ricevono.

Questi possono infatti promuovere l’angiogenesi e l’immunosoppressione a livello tissutale, e quindi agevolare la progressione dell’oncogenesi, o contrariamente essere attivati con funzioni antitumorali, come il riconoscimento di antigeni tumorali e fagocitosi di cellule tumorali, oltre che la secrezione di fattori antitumorali.

I TAM svolgono quindi un ruolo cruciale a livello tissutale nell’oncogenesi. Essendo i polmoni sede sia di tumori primari che metastatici, ed avendo una popolazione di macrofagi alveolari che svolgono un ruolo cruciale nelle neoplasie, sono stati studiati gli effetti dell’influenza A sull’immunità antitumorale.

 

Scopo dello studio: le infezioni possono aiutare a combattere i tumori?

Lo studio sperimentale su modelli animali (topi) è andato a vedere l’immunità antitumorale acquisita dai macrofagi alveolari nei soggetti precedentemente infettati da influenza A.

 

Progettazione

I topi sono stati divisi in gruppo controllo e gruppo sperimentale. Questi ultimi sono stati infettati con un’iniezione intra-nasale di un ceppo di influenza A, che ha fatto il suo decorso arrivando a guarigione.

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Dopo 30 giorni dall’iniezione sono poi state inoculate cellule tumorali nei polmoni ad entrambi i gruppi.

È stato inoltre effettuato un altro esperimento causando la deplezione dei linfociti T nei topi inoculati con le cellule tumorali, per escludere un coinvolgimento nella risposta antitumorale.

I macrofagi alveolari sono stati studiati mediante sequenziamento dell’espressione genica (RNA-seq) per confermarne il coinvolgimento, in entrambi i gruppi.

Risultati

Gli autori di questo studio hanno ottenuto i seguenti risultati:

  • il gruppo sperimentale ha avuto una risposta immunitaria localizzata notevolmente migliore rispetto al gruppo controllo, che ha avuto una sopravvivenza inferiore.
  • Non c’è stata differenza nella risposta tra la parte del gruppo sperimentale che ha mantenuto i linfociti T e quella a cui sono stati rimossi, dimostrando il loro non coinvolgimento nella risposta antitumorale localizzata.
  • L’RNA-seq ha confermato la presenza di sottopopolazioni di macrofagi alveolari nel gruppo sperimentale, associati ad una aumentata fagocitosi e azione antitumorale.
  • L’azione antitumorale dei macrofagi alveolari è risultata dipendente dai valori di interferon-gamma e cellule NK.

Conclusioni

I risultati ottenuti dimostrano il possibile ruolo dei macrofagi alveolari precedentemente attivati da infezioni acquisite nella risposta antitumorale. L’induzione di queste cellule potrebbe quindi essere una strategia antitumorale in futuro.

 

Riferimenti:

ARTICOLO ORIGINALE: Wang, T., Zhang, J., Wang, Y. et al. Influenza-trained mucosal-resident alveolar macrophages confer long-term antitumor immunity in the lungsNat Immunol 24, 423–438 (2023).