Sede deltoidea, Iniezione intramuscolare

Iniezione intramuscolare

Indice

Iniezione intramuscolare: cos'è?

L’iniezione intramuscolare è una procedura mediante la quale una soluzione viene iniettata all’interno del corpo umano, nello specifico in una zona occupata da un muscolo.

Differenze tra iniezione intramuscolare, endovenosa e sottocutanea

L’iniezione intramuscolare si differenzia dall’iniezione sottocutanea e da quella endovenosa per la via di assimilazione.

Nell’iniezione sottocutanea la soluzione viene iniettata nello strato inferiore della cute, detto derma.

Iniezione sottocutanea

Nell’iniezione endovenosa la soluzione viene immessa direttamente nel torrente circolatorio del paziente.

Nell’iniezione intramuscolare invece la soluzione viene iniettata nel muscolo del paziente e l’assimilazione del farmaco avviene mediante assimilazione della sostanza da parte dei capillari che irrorano quel muscolo.

Questa metodologia è indicata nei casi in cui non sia possibile utilizzare la via orale, o per determinate classi farmacologiche, cosiddette “Depot”, che permettono un’assimilazione graduale e costante rispetto all’immediatezza della via endovenosa e garantendo allo stesso tempo il dosaggio prescritto. (1,5)

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I siti di iniezione intramuscolare

Sedi iniezione intramuscolare

Sono in totale 5 i siti d’iniezione idonei a questa procedura, nello specifico:

Sede Deltoidea

    • Difficoltà di accesso: Media
    • Pericolosità: Media
    • Dolore: Medio
    • Quantità di soluzione massima: 2 ml
Sede deltoidea, Iniezione intramuscolare

Situato sulla parte superiore del braccio, il deltoide è un muscolo di modiche dimensioni, formato da tre parti:

  • il deltoide scapolare (posteriore)
  • acromiale (centrale)
  • clavicolare (anteriore).

L’iniezione deve essere effettuata nella parte acromiale, zona più densa del muscolo. Date le dimensioni ridotte, non è consigliabile iniettare soluzioni con volume superiore ai 2 ml.

Sede Dorsogluteale

    • Difficoltà di accesso: Media
    • Pericolosità: Alta
    • Dolore: Alto
    • Quantità di soluzione massima: 4 ml
Sede dorsogluteale, iniezione intramuscolare

Nel caso della sede dorso-gluteale di iniezione intramuscolare, l’iniezione dovrebbe essere effettuata a livello del muscolo gluteo.

In particolare è indicato dividere idealmente lo stesso in quattro quadranti ed effettuare l’iniezione nel quadrante superiore esterno, al fine di evitare i grossi nervi, vasi e tessuto adiposo naturalmente presenti nella zona. In questa sede possono essere iniettati fino a 4 ml di soluzione.

→ ATTENZIONE! Tale sede è caldamente sconsigliata dall’O.M.S. in quanto è la sede con maggior rischio di complicanze. (2)

Sede Rettofemorale

    • Difficoltà di accesso: Bassa
    • Pericolosità : Bassa
    • Dolore: Alto
    • Quantità di soluzione massima: 5 ml
Sede Rettofemorale, iniezione intramuscolare

La sede rettofemorale di iniezione intramuscolare si individua tra la cresta iliaca superiore e la rotula, nel medio anteriore della coscia.

È una sede particolarmente dolorosa, permette un assorbimento maggiore rispetto alla sede dorsogluteale. In tale sede è possibile somministrare fino a 5 ml di soluzione.

Sede Vastolaterale

    • Difficoltà di accesso: Bassa
    • Pericolosità: Bassa
    • Dolore: Medio
    • Quantità di soluzione massima: 5 ml
Sede vastolaterale, iniezione intramuscolare

La sede vastolaterale di iniezione intramuscolare si trova nel terzo medio della coscia, tra il condilo femorale laterale del ginocchio e il grande trocantere. Presenta facilità di accesso e assenza di grossi vasi o nervi, pertanto è una sede particolarmente sicura.

Al fine di individuare correttamente la zona d’iniezione è possibile utilizzare diverse tecniche:

  • la prima prevede di far emergere il muscolo immobilizzandolo con la mano non dominante, quindi s’inserisce l’ago lungo l’asse della gamba in modo da iniettare il farmaco nel muscolo.
  • Una seconda tecnica prevede, coi medesimi punti di repere, di tendere la cute tra indice e pollice e inserire l’ago.
  • Come ultima tecnica è possibile dividere l’intera porzione in 9 quadranti, iniettando infine la soluzione nel quadrante centrale esterno.

In tale sede possono essere somministrati fino a 5 ml di soluzione.

Sede Ventrogluteale

    • Difficoltà di accesso: Media
    • Pericolosità: Bassa
    • Dolore: Basso
    • Quantità di soluzione massima: 5 ml
Sede ventrogluteale, iniezione intramuscolare

Sede preferenziale per questa procedura, data assenza di nervi e vasi sanguigni. Si localizza ponendo la mano opposta alla sede scelta sul trocantere del paziente, con l’indice rivolto verso la spina iliaca anteriore e il medio divaricato verso la cresta iliaca. L’area che verrà a crearsi tra le due dita indica la sede d’iniezione.

Anche in tale sede è possibile somministrare soluzioni fino a 5 ml. (1,5)

Iniezione intramuscolare: il materiale occorrente

Al fine di poter effettuare correttamente la procedura e la somministrazione della sostanza è necessario utilizzare:

  • Guanti monouso (non sterili)
  • Garza o batuffolo di cotone
  • Disinfettante cutaneo
  • Ago da 22-25 G (la lunghezza dell’ago deve essere determinata dallo stato muscolare del paziente)
  • Siringa del calibro minore possibile. (1,5)

Tecnica di iniezione intramuscolare

Fasi preliminari

Disinfezione della cute

Prima di procedere alla tecnica di somministrazione vera e propria è necessario procedere alla disinfezione della cute, per ridurre al minimo il rischio infettivo.

Verifiche di sicurezza

Viene garantita la sicurezza del paziente mediante la corretta identificazione dello stesso paziente, del farmaco prescritto e acquisendo il consenso informato per l’effettuazione della procedura.

Tecnica standard di iniezione intramuscolare

Questa tecnica prevede l’estensione della cute sopra la sede d’iniezione e nell’introduzione dell’ago a 90°, attraverso un movimento rapido finalizzato a minimizzare il dolore.

Tale tecnica non è più raccomandata in quanto vi possono essere perdite del farmaco lungo il tratto dell’ago e nel tessuto sottocutaneo.

Tecnica di iniezione intramuscolare “Z-Track”

Prevede tre fasi:

  • Tensione della la cute per 3-4 cm da un lato o verso il basso rispetto al sito d’inserzione.
  • Inserimento dell’ago con un’inclinazione pari a 90° con un movimento rapido.
  • Rilascio della cute, occludendo di fatto il percorso creato dall’ago e impedendo la fuoriuscita del farmaco somministrato.
Z track iniezione intramuscolare

Ad oggi la tecnica “Z-Track” o Tecnica Z è maggiormente consigliata rispetto alla standard, in quando vi è minore rischio di perdita del farmaco e di conseguenza maggiore sicurezza nella somministrazione del dosaggio terapeutico prescritto.

L’iniezione della soluzione dovrebbe avvenire con una durata di circa 10 secondi per ciascun ml somministrato; successivamente l’ago deve essere rimosso rapidamente e, se necessario, tamponare con un batuffolo di cotone o garza disinfettata la sede che dovesse presentare una piccola perdita di sangue. È sconsigliato massaggiare la sede al termine della procedura, in quanto potrebbe determinare una risalita del farmaco e di conseguenza una riduzione del dosaggio terapeutico. (1,5)

Aspirazione prima della procedura di iniezione intramuscolare

La tecnica di Lesser, che prevede l’aspirazione in seguito al raggiungimento dell’ago nella sede prescelta, è sconsigliata. Tale procedura veniva indicata nella sede dorsogluteale al fine di determinare il corretto posizionamento dell’ago, dato che vi è rischio, come già accennato, di colpire inavvertitamente un vaso sanguigno.

Dato che la sede è sconsigliata e che nelle altre questo rischio è irrisorio, anche questa tecnica non è più necessaria. (1) Secondo uno studio inoltre tale tecnica comporta un maggior dolore per il paziente, oltre a essere sconsigliata al pari dell’unica sede dove avrebbe effettivamente una validità. (2)

I rischi dell'iniezione intramuscolare

I rischi legati a questa procedura comprendono:

  • Emorragia in soggetti con disturbi della coagulazione
  • Dolore
  • Infezioni
  • Infiammazioni.

Emorragia dopo iniezione intramuscolare

Il rischio emorragico è maggiormente legato a pazienti con disturbi della coagulazione, ma anche a coloro che attualmente presentano una, seppur transitoria, modifica della capacità coagulativa.

Prendiamo per esempio un paziente post-operato, sotto eparina per la prevenzione delle trombosi venosa e quindi dell’embolia polmonare. Anche in questo caso l’iniezione intramuscolare è sconsigliata, in quanto il rischio emorragico è elevato: a prescindere dall’attenzione posta dal professionista nell’effettuazione della procedura, la modifica dei normali valori della coagulazione può determinare il generarsi un ematoma o di un’emorragia secondaria alla lesione intrinseca alla procedura.

Dolore dopo iniezione intramuscolare

Relativamente al dolore, uno studio recente ha dimostrato come una pressione manuale o un picchiettio ritmico sulla zona d’iniezione prima dell’inserimento dell’ago permetta di ridurre il dolore provato dal paziente (3).

Secondo un ulteriore studio la riduzione del dolore può avvenire anche mediante ghiaccio spray o mediante dei dispositivi detti “ShotBlocker“.

Shotblocker

Questi sono dei dispositivi con delle piccole punte che vengono posti al di sopra del sito d’iniezione in genere, e determinano una riduzione del dolore tramite la teoria neurologica del cancello (Gate Control) in quanto le fibre nervose nella zona dell’iniezione vengono stimolate da tali punte e di conseguenza i segnali di dolore vengono sovrapposti. (4)

Infezione dopo iniezione intramuscolare

Dato che vi è una soluzione di continuità nella cute, secondaria all’ingresso dell’ago nel muscolo, vi è un rischio di infezione.

Chiaramente questo rischio deve venire ridotto attraverso la migliore pratica clinica e attuando i comportamenti idonei per evitarlo, come:

  • utilizzare materiale sterile
  • disinfettare la cute con attenzione
  • garantire l’effettuazione della corretta procedura durante tutto il processo.

Infiammazione dopo iniezione intramuscolare

Le possibili infiammazioni sono legate all’infiammazione del nervo sciatico, che decorre lungo la gamba e di conseguenza, per quanto limitatamente, copre diverse sedi individuate per tale procedura. (1)

FAQ sull'iniezione intramuscolare

È opportuno massaggiare la sede di iniezione dopo un'iniezione intramuscolare?

Si sconsiglia di massaggiare la sede al termine della procedura, in quanto potrebbe determinare una risalita del farmaco e di conseguenza una riduzione del dosaggio terapeutico.

Qual è la tecnica di iniezione intramuscolare più sicura?

La tecnica “Z-Track” è maggiormente consigliata poiché vi è un minore rischio di perdita del farmaco e maggiore sicurezza nella somministrazione del dosaggio terapeutico prescritto.

Quali sono le sedi più sicure per un'iniezione intramuscolare?

Sono da preferire la sede vastolaterale, la sede ventrogluteale o la sede rettofemorale.

È utile aspirare con l'ago prima di fare l'iniezione intramuscolare?

No, si sconsiglia di aspirare con l’ago prima di fare l’iniezione intramuscolare.

Bibliografia: fonti e note

  1. Opi Vicenza – le iniezioni intramuscolari
  2. Aspirating during the intramuscular injection procedure: a systematic literature review; Helen Sisson, JCN , Gennaio 2015.
  3. The effect of intramuscular injection technique on injectionassociated pain; a systematic review and meta-analysis, Oluseyi Ayinde, Rachel S. Hayward, Jonathan D., C. Ross, PLOS ONE; Maggio 2021.
  4. Comparison of the efficacy of ShotBlocker and cold spray in reducing intramuscular injectionrelated pain in adults A prospective, randomized, controlled trial; Sedat Bilge, Attila Aydin, Cem Gun, Hasan Aldinc, Yahya A. Acar, Serpil Yaylaci, Orhan Cinar, Veysel Balci. Saudi Med Journal, 2019, Vol. 40.
  5. Intramuscular injection technique: an evidence-based approach, Nursing Standard. 29, 4, 52-59, luglio 2014.