Iperplasia prostatica benigna, prostata

Iperplasia prostatica benigna

L’iperplasia prostatica benigna (IPB) è una condizione medica caratterizzata dalla crescita eccessiva delle cellule della ghiandola prostatica.

La prostata è una ghiandola che fa parte del sistema riproduttivo maschile ed è posizionata vicino all’uretra, il canale attraverso il quale passa l’urina dalla vescica all’esterno del corpo. Con l’invecchiamento la prostata tende ad aumentare di dimensioni. Questo è dovuto a un aumento del numero di cellule che compongono la ghiandola, da qui il termine “iperplasia“.

Sebbene l’IPB non sia un cancro e non aumenti il rischio di sviluppare il cancro alla prostata, può causare sintomi che influenzano la qualità della vita.

 

Quanto è frequente l’iperplasia prostatica benigna? Epidemiologia

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È una condizione molto comune e la sua prevalenza aumenta con l’età:

  • Circa il 50% degli uomini di età compresa tra 51 e 60 anni mostra segni di IPB.
  • Questa percentuale aumenta al 60-70% negli uomini di età compresa tra 61 e 70 anni.
  • Nell’intervallo di età tra 71 e 80 anni, l’incidenza dell’IPB sale all’80-90%.

L’IPB è considerato un problema di salute significativo soprattutto nei paesi industrializzati, in parte a causa della popolazione anziana. Nonostante sia una condizione molto comune, solo una percentuale di uomini affetti dall’IPB sperimenta sintomi significativi che richiedono trattamento medico.

 

Quali sono le cause dell’iperplasia prostatica benigna? Eziologia

L’eziologia non è ancora completamente compresa, ma coinvolge una combinazione di fattori, vediamo i principali:

  • Fattori ormonali: si ritiene che sia influenzata da un eccesso di diidrotestosterone (DHT), un metabolita del testosterone,  poiché la prostata sembra essere particolarmente sensibile a questo ormone. Il DHT stimola la crescita delle cellule prostatiche e può portare all’ingrossamento della ghiandola.
  • Fattori genetici: ci sono evidenze che suggeriscono un’associazione tra predisposizione genetica e rischio di sviluppare l’IPB. Gli uomini con parenti di primo grado (padre o fratelli) affetti da IPB potrebbero avere un rischio leggermente aumentato.
  • Fattori ambientali: l’IPB è strettamente correlata all’invecchiamento maschile. Man mano che gli uomini invecchiano, la ghiandola prostatica tende ad aumentare di dimensioni.
  • Infiammazione: alcuni studi hanno suggerito un legame tra infiammazione cronica della prostata (prostatite cronica) e lo sviluppo dell’IPB. L’infiammazione può causare cambiamenti cellulari che contribuiscono all’ingrossamento della prostata.
  • Apoptosi alterata: è il processo di morte cellulare programmata. Nei pazienti con IPB ci potrebbe essere un’alterazione di questo processo nelle cellule prostatiche, contribuendo alla loro crescita eccessiva.
  • Stile di vita e altri fattori: l’obesità è stata associata a un aumentato rischio di IPB, poiché gli ormoni prodotti dal tessuto adiposo potrebbero influenzare la crescita prostatica. Inoltre alcune evidenze suggeriscono che uno stile di vita attivo e l’esercizio fisico regolare potrebbero ridurre il rischio di sviluppare l’IPB.

 

Quali sono i sintomi dell’iperplasia prostatica benigna? Sintomatologia

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I sintomi sono principalmente legati al fatto che la ghiandola prostatica ingrossata può esercitare pressione sull’uretra, il canale attraverso il quale passa l’urina dalla vescica all’esterno del corpo, influenzando il flusso urinario. 

Ecco alcuni dei sintomi più comuni:

  • Minzione frequente: la necessità di urinare con maggiore frequenza, sia di giorno che di notte (nicturia), e questo può disturbare il sonno.
  • Difficoltà a iniziare la minzione: il flusso urinario può risultare debole o richiedere più tempo per iniziare.
  • Debole flusso urinario: il getto urinario può essere meno potente rispetto a prima.
  • Sensazione di incompleto svuotamento: dopo aver urinato si può avvertire la sensazione che la vescica non sia completamente svuotata.
  • Gocciolamento post-minzionale: dopo aver finito di urinare possono verificarsi gocce di urina che fuoriescono involontariamente.
  • Sforzo per urinare: si può avvertire la necessità di sforzarsi o spingere per urinare.
  • Sensazione di urgenza: un improvviso e forte desiderio di urinare che può essere difficile da trattenere.
  • Flusso intermittente: il flusso urinario può diventare interrotto, con pause durante la minzione.
  • Infezioni del tratto urinario: può aumentare il rischio di infezioni del tratto urinario a causa di una minzione incompleta che può lasciare batteri residui nella vescica.

 

Diagnosi di iperplasia prostatica benigna

La diagnosi coinvolge una valutazione medica completa, che può includere esami fisici, analisi delle urine, esami del sangue e talvolta test di imaging come l’ecografia prostatica.

Una diagnosi accurata è fondamentale per pianificare il trattamento adeguato e migliorare la qualità di vita del paziente.

 

Anamnesi

L’anamnesi è la raccolta delle informazioni mediche, storiche e personali del paziente. Questa fase è essenziale per comprendere il quadro clinico complessivo e guidare il processo diagnostico e di gestione.

Durante l’anamnesi il medico potrebbe raccogliere informazioni su:

  • Sintomi: il paziente viene intervistato per raccogliere dettagli sui sintomi e sulla loro intensità, durata e frequenza.
  • Storia medica: vengono esplorati dettagli riguardanti la storia medica del paziente, come precedenti condizioni di salute, interventi chirurgici, farmaci in uso e patologie preesistenti.
  • Storia familiare: si indagano eventuali casi di IPB o problemi urologici tra parenti di primo grado, come padre o fratelli.
  • Storia urologica: vengono esplorate informazioni riguardanti la funzione urinaria del paziente, ad esempio la presenza di infezioni del tratto urinario, episodi di ritenzione urinaria o altri problemi urinari.
  • Stile di vita: si valutano fattori di stile di vita come l’attività fisica, la dieta e l’assunzione di liquidi, che possono influenzare i sintomi e la gravità della condizione.

 

Esame obiettivo

L’esame obiettivo comprende una serie di procedure fisiche e test clinici condotti dal medico per raccogliere dati oggettivi sullo stato di salute del paziente.

Possono essere effettuati:

  • Esame fisico generale: il medico esegue un esame fisico per valutare lo stato generale di salute del paziente e identificare eventuali segni di condizioni mediche concomitanti.
  • Esame genitourinario: l’esame genitourinario è focalizzato sulla valutazione della prostata e dell’apparato urinario. Il medico può utilizzare la palpazione rettale digitale per valutare le dimensioni, la forma e la consistenza della prostata.
  • Esame dei linfonodi: il medico può verificare la presenza di ingrossamento dei linfonodi nell’area inguinale, poiché tale ingrossamento potrebbe indicare altre condizioni.
  • Valutazione delle condizioni cutanee: a volte possono essere presenti condizioni cutanee o altri segni che possono essere indicativi di problemi medici correlati.

 

Esami strumentali

Gli esami strumentali sono importanti strumenti diagnostici utilizzati per ottenere informazioni più dettagliate sullo stato della prostata e del tratto urinario.

Alcuni esami strumentali comunemente utilizzati includono:

  • Ecografia prostatica: è un esame che utilizza ultrasuoni per ottenere immagini della prostata. Questo esame può rilevare l’ingrossamento della prostata e valutarne le dimensioni e la struttura.
  • Uroflussometria: l’uroflussometria è un test che misura la velocità e il volume del flusso urinario durante la minzione e può rivelare eventuali ostruzioni.
  • Cistoscopia: la cistoscopia è un esame che coinvolge l’inserimento di un sottile tubo flessibile (cistoscopio) attraverso l’uretra per esaminare la vescica e l’uretra. Questo esame può rivelare eventuali anomalie nel tratto urinario.
  • Risonanza magnetica prostatica: è un esame di imaging più avanzato che può fornire immagini dettagliate della prostata e dei tessuti circostanti. Può essere utilizzato per escludere altre condizioni e ottenere informazioni dettagliate sulla struttura prostatica.

 

Esami di laboratorio

Gli esami di laboratorio possono aiutare a escludere altre patologie, valutare la funzionalità prostatica e monitorare eventuali cambiamenti nel tempo.

Alcuni esami di laboratorio comunemente eseguiti includono:

  • Antigene prostatico specifico (PSA): il test del PSA è un esame del sangue che misura il livello dell’antigene prostatico specifico. Sebbene non sia specifico solo per l’IPB e possa essere aumentato anche in caso di cancro alla prostata o altre condizioni, un aumento del PSA può essere un indicatore da valutare insieme ad altri fattori.
  • Emocromo completo: è un esame del sangue che misura i diversi componenti del sangue, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo test può aiutare a escludere altre condizioni mediche.
  • Esame delle urine: l’esame delle urine può rilevare la presenza di infezioni del tratto urinario o altre anomalie.
  • Funzionalità renale: gli esami che misurano i livelli di creatinina e azoto ureico nel sangue possono fornire informazioni sulla funzionalità renale, poiché i problemi renali possono influenzare la salute del tratto urinario.
  • Profilo lipidico: misura i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Può fornire informazioni sullo stato di salute generale e su eventuali fattori di rischio cardiovascolare.

 

Diagnosi differenziale dell’iperplasia prostatica benigna

La diagnosi differenziale coinvolge l’identificazione di altre condizioni mediche con sintomi simili a quelli dell’IPB.

È importante escludere queste possibili alternative durante il processo di valutazione, come:

  • Cancro alla prostata: può causare sintomi simili a quelli dell’IPB, come difficoltà a urinare e minzione frequente. Il test dell’antigene prostatico specifico e l’esame rettale digitale sono utilizzati per escludere o confermare questa condizione.
  • Prostatite: è un’infiammazione della prostata che può causare sintomi urinari simili a quelli dell’IPB. Tuttavia è spesso associata a sintomi di dolore pelvico e febbre.
  • Stenosi uretrale: è un restringimento dell’uretra che può causare difficoltà nella minzione. Questa condizione può verificarsi a seguito di lesioni, interventi chirurgici o altre cause.
  • Calcoli urinari: la presenza di calcoli o calcoli nella vescica o nell’uretra può causare sintomi urinari.
  • Diabete: può causare aumento della minzione e sete eccessiva, che possono essere confusi con sintomi dell’IPB.
  • Malattie neurologiche: condizioni neurologiche come la sclerosi multipla possono influenzare la funzione vescicale e causare sintomi urinari.
  • Effetti collaterali dei farmaci: alcuni farmaci, come quelli utilizzati per il trattamento dell’ipertensione, possono influenzare la funzione vescicale e causare sintomi simili all’IPB.
  • Ipertrofia del collo vescicale: un ingrossamento del collo della vescica può causare sintomi simili all’IPB, poiché può influenzare il flusso urinario.

 

Trattamento dell’iperplasia prostatica benigna

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Il trattamento varia in base alla gravità dei sintomi e alle esigenze individuali del paziente. Le opzioni terapeutiche includono modifiche dello stile di vita, terapie farmacologiche per ridurre i sintomi, interventi chirurgici minimamente invasivi, o nei casi più gravi interventi chirurgici per ridurre l’ingrossamento della prostata.

La scelta del trattamento dipende dalla consultazione con un medico e dalla valutazione approfondita della condizione del paziente.

 

Terapie farmacologiche

Le terapie farmacologiche sono spesso considerate come una prima opzione per gestire i sintomi lievi o moderati.

Esistono diverse classi di farmaci che possono essere prescritti per alleviare i sintomi dell’IPB e migliorare la qualità della vita del paziente:

  • Alfa-bloccanti: questi farmaci rilassano i muscoli della prostata e del collo vescicale, migliorando il flusso urinario e riducendo i sintomi come la difficoltà a urinare e la debolezza del getto urinario.
  • Inibitori della 5-alfa reduttasi: questi farmaci riducono la produzione di diidrotestosterone (DHT), un ormone che contribuisce all’ingrossamento della prostata. Ciò può rallentare la crescita della ghiandola e alleviare i sintomi.
  • Farmaci combinati: a volte una combinazione di alfa-bloccanti e inibitori della 5-alfa reduttasi può essere prescritta per massimizzare gli effetti e ottenere un sollievo più completo dai sintomi.
  • Farmaci antimuscarinici: questi farmaci agiscono sul muscolo della vescica, aiutando a controllare i sintomi di urgenza e frequenza urinaria.

 

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico è considerato quando i sintomi sono più gravi o non rispondono adeguatamente alle terapie farmacologiche.

Ci sono diverse opzioni chirurgiche disponibili, ciascuna con vantaggi e considerazioni specifiche:

  • Resezione transuretrale della prostata: è una procedura in cui una parte della prostata ingrossata viene rimossa attraverso un endoscopio inserito nell’uretra.
  • Enucleazione prostatica con laser: questa tecnica utilizza un laser per rimuovere il tessuto prostatico ingrossato. È meno invasiva rispetto alla resezione e può essere efficace anche per prostate molto grandi.
  • Ablazione con radiofrequenza: in questo trattamento l’energia a radiofrequenza viene utilizzata per distruggere il tessuto prostatico in eccesso, migliorando il flusso urinario.
  • Incisione transuretale della prostata: questa procedura comporta piccole incisioni nella prostata per ampliare l’uretra e migliorare il flusso urinario.
  • Embolizzazione delle arterie prostatiche: questo è un trattamento relativamente nuovo che coinvolge l’inserimento di particelle microscopiche nelle arterie che nutrono la prostata. Questo riduce il flusso sanguigno alla prostata, portando alla riduzione dei sintomi.
  • Prostatectomia: in alcuni casi, quando la prostata è eccessivamente ingrossata o ci sono complicazioni, potrebbe essere necessaria una prostatectomia completa, in cui la ghiandola prostatica viene rimossa chirurgicamente.

 

Cambiamento dello stile di vita

Apportare cambiamenti allo stile di vita può giocare un ruolo significativo nel migliorare i sintomi e nella gestione generale della condizione.

Ecco alcuni consigli:

  • Bere liquidi in modo adeguato: assicurarsi di bere liquidi a sufficienza durante il giorno, ma evitare di bere grandi quantità di liquidi prima di andare a letto per ridurre la nicturia.
  • Limitare l’assunzione di caffeina e alcol: possono irritare la vescica e peggiorare i sintomi urinari. Ridurne l’assunzione può portare a un miglioramento dei sintomi.
  • Evitare la ritenzione di urina: non trattenere l’urina quando si sente il bisogno di urinare per non peggiorare i sintomi.
  • Esercizio fisico regolare: mantenere un livello di attività fisica adeguato può migliorare la salute generale e la funzione vescicale.
  • Gestione dello stress: lo stress può peggiorare la condizione. Si può cercare di gestire lo stress, tramite esercizio fisico e tecniche di rilassamento.
  • Alimentazione salutare: mantenere una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e fibre può promuovere una buona salute generale e aiutare a controllare il peso.
  • Controllo del peso: l’obesità può aggravare i sintomi dell’IPB. Mantenere un peso sano può avere un impatto positivo sui sintomi.

 

Iperplasia prostatica benigna: cosa ricordare?

L’iperplasia prostatica benigna (IPB) è una condizione comune che colpisce molti uomini anziani e può influenzare la qualità della vita a causa dei sintomi urinari associati. Questo ingrossamento non canceroso della ghiandola prostatica può portare a difficoltà nella minzione, flusso urinario debole e altri disagi.

La diagnosi coinvolge una valutazione medica completa, che può includere esami fisici, analisi delle urine, esami del sangue (come il PSA) e talvolta test di imaging come l’ecografia prostatica. La valutazione aiuta a confermare la presenza dell’IPB, escludere altre condizioni simili e determinare l’entità dei sintomi. Una diagnosi accurata è fondamentale per pianificare il trattamento adeguato e migliorare la qualità di vita del paziente.

L’IPB può essere gestita con successo attraverso una combinazione di cambiamenti dello stile di vita, terapie farmacologiche e nei casi più gravi interventi chirurgici.