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L’ipoglicemia è una condizione medica che si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue sono troppo bassi.
Il glucosio è la principale fonte di energia per il corpo umano ed è necessario un suo apporto adeguato perché il cervello funzioni correttamente. Quando i livelli di glucosio nel sangue scendono al di sotto dei valori normali, i nostri organi non ricevono sufficiente energia e possono manifestarsi complicanze.
In questo articolo scopriamo sintomi, cause e trattamenti per l’ipoglicemia.
Cosa si intende per ipoglicemia?
L’ipoglicemia è definita, secondo la triade classica di Whipple, come la contemporanea presenza di:
- glicemia bassa, al di sotto di 70mg/100ml;
- sintomi legati all’ipoglicemia (tremori, sudorazione, palpitazioni, debolezza, confusione mentale)
- risoluzione della sintomatologia ripristino di normali valori di glucosio nel sangue.
Quanto è frequente il calo di zuccheri?
L’ipoglicemia è un evento relativamente frequente nella popolazione. Tuttavia la sua probabilità può variare a seconda della causa sottostante e dei fattori di rischio coinvolti:
- L’ipoglicemia è molto frequente tra le persone con diabete.
- L’ipoglicemia è comune anche tra le persone che non hanno il diabete, in chi segue una dieta povera di carboidrati, o per un consumo eccessivo di alcol o di troppa attività fisica. Inoltre l’ipoglicemia reattiva, che si verifica dopo aver mangiato, può essere un segnale di iperinsulinemia.
- L’ipoglicemia è una condizione abbastanza comune tra i neonati, soprattutto se prematuri o nati da madri diabetiche. Le cause possono essere una produzione insufficiente di glucosio o un suo utilizzo eccessivo da parte del corpo, o anche una carenza di glicogeno epatico.
- Gli anziani sono soggetti a rischio in caso di un’assunzione di farmaci impropria o di una minore capacità del corpo di regolare i livelli di glucosio nel sangue.
- L’ipoglicemia è abbastanza comune anche in pazienti con malattie renali, epatiche o surrenaliche, così come in pazienti con insufficienza cardiaca.
Cause del calo di glucosio: eziologia
Le cause dell’ipoglicemia sono diverse e includono:
- Sovradosaggio di insulina L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a regolare il livello di glucosio nel sangue. Se una persona affetta da diabete assume troppa insulina rispetto alla quantità di carboidrati consumati, i livelli di glucosio nel sangue scendono e possono causare ipoglicemia.
- Sovradosaggio di altri farmaci per il diabete come le sulfaniluree e le meglitinidi, che stimolano il pancreas a produrre più insulina. Se queste medicine non vengono assunte correttamente, i livelli di glucosio diminuiscono.
- Fabbisogno energetico eccessivo: l’ipoglicemia può verificarsi se una persona consuma meno cibo di quanto il corpo richiede per le proprie esigenze energetiche. Questo accade, ad esempio, se si saltano i pasti o si pratica un’attività fisica intensa senza avere riserve di glucosio sufficienti nel sangue.
- Malattie epatiche come l’epatite, la cirrosi e il cancro al fegato, che interferiscono con la capacità del fegato di produrre glucosio.
- Insufficienza renale: questa condizione impedisce ai reni di filtrare adeguatamente il glucosio dal sangue.
- Eccessivo consumo di alcol, abitudine che interferisce con la capacità del fegato di produrre glucosio.
- Tumori del pancreas, che producono insulina in eccesso.
Inoltre, alcune persone possono essere maggiormente soggette all’ipoglicemia se soffrono di insufficienza surrenalica, ipotiroidismo e malnutrizione.
Sintomi dell'ipoglicemia
I sintomi più comuni sono:
- Sudorazione eccessiva, Tremori, Palpitazioni, Tachicardia, Pallore: sono tutti sintomi dovuti all’attivazione adrenergica in risposta all’ipoglicemia.
- Nervosismo e ansia: il calo di glucosio nel sangue influisce sull’umore e sul benessere mentale.
- Vertigini e stordimento: la riduzione dei livelli di glucosio induce malfunzionamento delle strutture nervose.
- Senso di Fame: il corpo cerca di aumentare il livello di glucosio assumendo cibo.
- Confusione e difficoltà di concentrazione: l’ipoglicemia può influire sulle normali funzionalità del cervello.
- Stanchezza e Sonnolenza
- Mal di testa: come per le vertigini, il calo di glucosio influisce sulla circolazione sanguigna al cervello.
In casi più gravi, l’ipoglicemia può causare sintomi come convulsioni, perdita di coscienza e coma.
Diagnosi di ipoglicemia
La diagnosi di ipoglicemia viene solitamente posta da un medico di base dopo un’anamnesi e degli esami che confermino la condizione.
Vediamoli nel dettaglio:
Anamnesi
L’anamnesi consiste nella raccolta di informazioni dettagliate sulle condizioni mediche, i farmaci assunti e gli stili di vita del paziente. Vediamo insieme quali sono i punti salienti:
- Sintomi: Il medico chiederà al paziente di descrivere i sintomi che ha sperimentato, compresi i tempi di insorgenza, la loro durata e l’intensità.
- Storia medica: Il professionista chiederà al paziente se ha una storia di diabete, di malattie epatiche, renali o surrenaliche, nonché disturbi dell’alimentazione o malnutrizione.
- Farmaci: è necessario conoscere tutti i farmaci che il paziente sta assumendo, compresi integratori vitaminici e farmaci senza prescrizione medica, in modo da identificare quei medicinali che possono causare l’ipoglicemia come effetto collaterale.
- Stile di vita: Verrà valutato lo stile di vita del paziente, compresi i suoi modelli alimentari e di esercizio fisico.
- Storia familiare: Il medico potrà chiedere al paziente se nella sua famiglia ci sono stati casi di diabete o altre malattie, in modo da identificare eventuali fattori di rischio genetici.
- Eventi specifici: È necessario indagare se si sono verificati eventi specifici come un sovradosaggio di insulina o un cambiamento nella dieta o nella routine di esercizio fisico.
Esame obiettivo
L’esame obiettivo prevede una serie di valutazioni fisiche per identificare i sintomi e le possibili cause dell’ipoglicemia, tra cui:
- Misurazione della pressione arteriosa.
- Controllo del peso corporeo: aiuta ad identificare problemi di alimentazione o malnutrizione.
- Esame fisico generale.
- Valutazione neurologica: identifica eventuali problemi neurologici associati all’ipoglicemia come la perdita di sensibilità o la debolezza muscolare.
- Valutazione cardiaca.
- Esame degli occhi: aiuta ad identificare problemi di vista associati all’ipoglicemia come la visione offuscata o la perdita della visione periferica.
- Monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue.
Esami diagnostici
Vediamo insieme i principali esami di laboratorio e strumentali utili per la diagnosi dell’ipoglicemia, che si svolgono nel caso di un’ipoglicemia duratura nel tempo:
- L’esame del sangue per la glicemia, per misurare i livelli di zucchero nel sangue.
- Il test di tolleranza al glucosio, per monitorare dei livelli di glucosio dopo che il paziente ha bevuto una soluzione zuccherina.
- Misurazione dei livelli degli ormoni: gli ormoni come l’insulina e il glucagone regolano i livelli di glucosio. Può essere utile per determinare se il paziente ha una malattia endocrina che contribuisce all’ipoglicemia.
- Esami di imaging come la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata , utilizzati per identificare eventuali tumori o lesioni che possono causare l’ipoglicemia.
- Monitoraggio continuo della glicemia: si tratta di un dispositivo portatile che fornisce una valutazione in tempo reale della glicemia.
- Valutazione degli enzimi epatici, utile per determinare se il paziente ha una malattia al fegato che contribuisce all’ipoglicemia.
Il tipo di esame strumentale utilizzato dipende dalla causa sospetta dell’ipoglicemia e dalle condizioni mediche del paziente.
Diagnosi differenziale di ipoglicemia
La diagnosi differenziale serve a riconoscere altre malattie o condizioni che comportano sintomi simili all’ipoglicemia.
Vediamole insieme:
- Sincope: la sincope, o svenimento, si presenta quando il flusso di sangue al cervello viene temporaneamente ridotto o interrotto, causando la perdita di coscienza. Può essere causata da fattori diversi come l’insufficienza cardiaca o la stenosi aortica.
- Convulsioni: si tratta di contrazioni involontarie dei muscoli causate da attività elettrica anomala nel cervello. Possono essere causate dall’epilessia, la meningite, l’encefalite e la sindrome di West.
- Ictus: in caso di ictus cerebrale il flusso di sangue al cervello viene interrotto o ridotto, causando la morte delle cellule cerebrali. Può essere causato da malattie come l’arteriosclerosi, l’ipertensione arteriosa e l’embolia cerebrale.
- Altre malattie metaboliche come l’insufficienza surrenalica, quella epatica, la carenza di tiamina o l’insufficienza renale.
- Ansia e attacchi di panico sono condizioni accompagnate da sintomi come la sudorazione eccessiva, la tremarella, la vertigine e la confusione.
Trattamento d'emergenza-urgenza per l'ipoglicemia
Il trattamento di emergenza dell’ipoglicemia dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante. In caso di ipoglicemia grave, è necessario un intervento rapido per evitare il rischio di danni cerebrali o di coma.
Trattamento ipoglicemia grave, con paziente incosciente: emergenza
- Assistenza medica: Se il paziente è in uno stato di incoscienza o non è in grado di deglutire, è necessario l’intervento medico di emergenza. In questo caso, possono essere somministrati farmaci o soluzioni di glucosio per via endovenosa.
- Iniezione di glucagone: Il glucagone è un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue. In caso di ipoglicemia grave, il glucagone può essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea (1 fiala, 1 mg)
- Infusione di glucosio: In caso di ipoglicemia grave, può essere necessario un trattamento più intensivo, come l’infusione endovenosa di glucosio. Questo trattamento viene solitamente effettuato in ospedale.
Il trattamento di emergenza deve essere seguito da una valutazione medica completa per identificare la causa sottostante dell’ipoglicemia e prevenire future ricorrenze.
Trattamento ipoglicemia non grave, persona vigile, cosciente: urgenza
- Assunzione di zucchero: Se il paziente è ancora cosciente e in grado di deglutire, può assumere zucchero rapido per aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue. Ad esempio, il paziente può assumere una bevanda zuccherata, come un succo di frutta, o mangiare caramelle o dolcetti:
- 2 bustine o 2 zollette di zucchero
- una bibita zuccherata
- un succo di frutta
Dopo circa 15 minuti dall’assunzione, misurare di nuovo la glicemia.
- In caso di glicemia ancora <70mg/dl e peggioramento dei sintomi, situazione di emergenza: chiamare i soccorsi e tornare alla sezione TRATTAMENTO DI EMERGENZA.
- Se la glicemia è ancora <70 mg/dl, ma con sintomi stabili, allora assumere la stessa quantità di zucchero.
- Se i valori sono >70 mg/dl e mancano ancora alcune ore al pasto, assumere una quantità di zucchero a lento assorbimento, consumando pane, crackers o grissini.
Trattamenti per l'ipoglicemia non urgenti o emergenti
Vediamo insieme quali sono i trattamenti più comuni per curare l’ipoglicemia:
Alimentazione per la cura dell'ipoglicemia
- Fare pasti regolari aiuta a mantenere i livelli di glucosio nel sangue stabili. Il medico o il dietista possono consigliare il numero e la frequenza dei pasti in base alle esigenze individuali del paziente.
- I carboidrati sono la principale fonte di energia per il corpo e possono aiutare a prevenire l’ipoglicemia. Il medico o il dietista possono consigliare di modificarne l’assunzione preferendo quelli con indice glicemico favorevole, per esempio gli zuccheri complessi come quelli provenienti dalla frutta, verdura, cereali integrali, legumi e tuberi, perché vengono digeriti più lentamente.
- Ridurre l’assunzione di zuccheri semplici come quelli contenuti negli alimenti dolci, perché la loro assunzione può causare una rapida caduta dei livelli di zucchero nel sangue.
- Bere acqua aiuta a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue.
- Monitorare la glicemia può aiutare a prevenire l’ipoglicemia e identificare eventuali problemi precocemente. Trovate su questo link qualche apparecchio utile allo scopo.
Trattamento per l'ipoglicemia causata da farmaci
Vari farmaci possono essere coinvolti nell’insorgenza dell’ipoglicemia in diversi modi.
Alcuni farmaci possono interferire con il normale processo di regolazione della glicemia, mentre altri possono aumentare l’effetto dell’insulina o ridurre la produzione di glucosio nel fegato.
Ecco alcuni esempi di farmaci che possono causare ipoglicemia:
- Insulina e farmaci antidiabetici: L’insulina e i farmaci antidiabetici, come le sulfoniluree e le meglitinidi, sono progettati per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Tuttavia, se la dose è eccessiva o se i pasti vengono saltati o ridotti, può verificarsi un abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue.
- Beta-bloccanti: I beta-bloccanti, usati per trattare l’ipertensione e altre condizioni cardiache, possono mascherare i sintomi dell’ipoglicemia e ostacolare il processo di recupero.
- Chinoloni e sulfamidici: I chinoloni e i sulfamidici sono antibiotici che possono interferire con la produzione di glucosio nel fegato.
- Salicilati: I salicilati, come l’aspirina, possono aumentare l’effetto dell’insulina e aumentare il rischio di ipoglicemia.
Il trattamento dell’ipoglicemia causata da farmaci dipende dalla gravità dei sintomi e dal tipo di farmaco coinvolto.
In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare di modificare la dose del farmaco o di sostituirlo con un altro farmaco. In altri casi, potrebbe consigliare di monitorare attentamente i livelli di glucosio nel sangue e di fare pasti più frequenti per evitare la condizione.
Trattamento per l'ipoglicemia causata da terapia insulinica
La terapia insulinica è uno dei principali fattori di rischio per l’ipoglicemia.
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue. La terapia insulinica è utilizzata per trattare il diabete mellito, una condizione in cui il corpo non produce sufficiente insulina o non è in grado di utilizzarla in modo efficace.
Ecco alcuni dei fattori che possono aumentare il rischio di ipoglicemia in pazienti che assumono insulina:
- Errata somministrazione: L’ipoglicemia può verificarsi quando viene somministrata accidentalmente una dose di insulina superiore a quella necessaria.
- Pasti saltati o ritardati: La mancata assunzione di cibo o il ritardo nella somministrazione dei pasti può causare una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue, aumentando il rischio di ipoglicemia.
- Attività fisica eccessiva: L’attività fisica può abbassare i livelli di glucosio nel sangue. In alcuni casi, l’insulina può abbassare i livelli di zucchero nel sangue ancora di più.
- Alcol: L’alcol può causare una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue e aumentare il rischio di ipoglicemia.
Il trattamento dell’ipoglicemia causata dalla terapia insulinica dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante.
In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare di ridurre la dose di insulina o di modificare la terapia, o anche di monitorare attentamente i livelli di glucosio nel sangue e di fare pasti più frequenti.
Inoltre, il paziente dovrebbe essere educato sulla corretta somministrazione dell’insulina e sull’importanza di monitorare regolarmente i livelli di glucosio nel sangue e dovrebbe anche essere consapevole dei sintomi dell’ipoglicemia e di come gestire la situazione in caso di necessità.
Trattamento per l'ipoglicemia dopo chirurgia del pancreas
L’ipoglicemia può verificarsi anche a seguito di interventi chirurgici che coinvolgono il pancreas, in particolare la rimozione chirurgica del tumore delle cellule delle isole di Langerhans (l’insulinoma) che sono le cellule del pancreas responsabili della produzione di insulina.
Alcuni dei fattori che possono aumentare il rischio di ipoglicemia dopo un intervento chirurgico al pancreas includono:
- Insulinoma: La presenza di un insulinoma aumenta il rischio di ipoglicemia dopo l’intervento chirurgico.
- Estensione dell’intervento chirurgico: Un intervento chirurgico più esteso, che coinvolge una maggiore quantità di tessuto pancreas, aumenta il rischio di ipoglicemia.
- Infiammazione del pancreas: L’infiammazione del pancreas può compromettere la capacità del pancreas di produrre insulina e aumentare il rischio di ipoglicemia.
In alcuni casi, il medico può consigliare di monitorare attentamente i livelli di glucosio nel sangue e di fare pasti più frequenti per evitare l’ipoglicemia, oppure potrebbe consigliare di assumere farmaci che aumentano i livelli di glucosio nel sangue, come il glucagone o il diazossido.
Conclusioni
L’ipoglicemia è una condizione che si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono. Questo può accadere per varie ragioni, tra cui la dieta, il diabete, l’assunzione di farmaci o l’intervento chirurgico al pancreas. I sintomi variano da lievi a gravi e includono sudorazione, tremori, vertigini, confusione e, solo in casi estremi, coma.
La diagnosi di si basa sui sintomi del paziente e sui livelli di glucosio nel sangue.
Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere modifiche alla dieta, farmaci o interventi chirurgici. In casi più gravi può essere necessario un trattamento di emergenza, come l’assunzione di zucchero, la somministrazione di glucagone o l’infusione endovenosa di glucosio.
È importante prevenire l’ipoglicemia attraverso una corretta alimentazione, l’assunzione corretta di farmaci e il monitoraggio regolare dei livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, è fondamentale educare il paziente sui sintomi dell’ipoglicemia e sulla gestione dell’eventuale emergenza.