Iposmia e anosmia nel Covid-19
In questo articolo focalizziamo l’attenzione su iposmia e anosmia che sono due sintomi correlati al Covid-19.
I sintomi del Covid-19 sono ormai noti. Tuttavia ci sono altri sintomi meno noti che possono risultare in relazione al Covid-19. Ne avevamo indicati alcuni come impressione clinica iniziale in un precedente articolo. Uno studio clinico di cui riferiamo oggi ce ne dà la precisa conferma: l’iposmia e anosmia sono ufficialmente tra i sintomi del Covid-19.
Lo studio, condotto a Padova, ha preso in esame sei soggetti del tutto asintomatici che hanno manifestato l’iposmia come unico o principale sintomo.
Che cos’è l’iposmia?
Di cosa si tratta esattamente? Stiamo parlando di diminuzione (iposmia) o perdita completa (anosmia) dell’olfatto (2).
Lo studio sull’iposmia
Tutti i sei pazienti presi in esame in questo studio erano stati classificati come “persone sane”, ma era stato fatto loro uno screening perché entrati a stretto contatto con almeno un caso confermato di COVID-19. Nessuno di loro infatti ha riportato una malattia delle vie aeree superiori acuta, cronica o stagionale prima dell’infezione.
Ci sono state però manifestazioni di alcuni sintomi “tradizionali”:
- uno dei casi ha manifestato febbre quattro giorni dopo l’inizio dell’iposmia;
- due pazienti hanno riportato mialgia, cioè dolore muscolare, il giorno prima dell’inizio dell’iposmia, e una lieve tosse secca dopo l’iposmia.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un test olfattivo speciale, chiamato “le nez du vin” (3), basato sull’odorare campioni di vino. Il test ha confermato, in tutti i sei casi, che i soggetti non erano in grado di percepirne l’odore! Il che, peraltro in Veneto, è davvero un’onta!
In aggiunta all’incapacità di percepire gli odori questi soggetti presentavano anche una riduzione significativa del senso del gusto, che è risultato diminuito in quasi tutti i casi.
I dati dei pazienti e le caratteristiche cliniche sono riassunti nella tabella riportata di seguito:
Fever: febbre
Cough: tosse
Cold: sensazione di freddo
Sore throat: Dolore alla gola
Myalgias: dolori muscolari
Hyposmia: iposmia
Hypogeusia: riduzione del senso del gusto
N: no
Y: sì
wa: risposte sbagliate al Nez Du Vin
Conclusione
Lo studio in questione ci dà conferma di un dato che, a livello di impressione clinica, era già noto.
Come possiamo interpretare la conferma dell’iposmia come sintomo di Covid-19? Di certo non tanto come risvolti clinici, ma piuttosto come ricadute di tipo epidemiologico. Al fine di contenere i contagi è di estrema importanza identificare i pazienti asintomatici, perché questa parte della popolazione è uno dei principali fattori che contribuiscono alla diffusione della malattia.
Uno dei metodi per identificare dei pazienti asintomatici è proprio identificare l’iposmia come indizio, a volte, unico, di infezione.
L’inizio dell’iposmia durante un focolaio di COVID-19 deve essere perciò considerato come un segnale di avvertimento, che richiede un test diagnostico per COVID-19. Oltre a questo, per i soggetti che presentano il sintomo è indicata la quarantena anche dei contatti stretti del paziente.
Saranno necessari studi più approfonditi per valutare la frequenza dell’iposmia tra i pazienti COVID-19, la sua patogenesi, la durata e il ruolo potenziale come fattore indice della progressione della malattia.
Dott. Marco De Nardin
Bibliografia:
(2) Doty RL. The olfactory system and its disorders. Semin Neurol 2009;29:74-81
(3) McMahon C, Scadding GK. Le Nez du Vin – a quick test of olfaction. Clin Otolaryngol Allied Sci 1996;21:278-80
Per approfondire: