Labioplastica, vulvoplastica

Labioplastica: come funziona?

Indice

Cos'è la labioplastica?

La labioplastica, anche chiamata vulvoplastica, è un intervento di chirurgia estetica intima volto a modificare forma e dimensioni dell’apparato genitale femminile esterno.

L'apparato genitale femminile esterno: la vulva

I genitali esterni di una donna sono complessivamente indicati con il termine vulva. In questa definizione vengono incluse:

  • le grandi labbra
  • le piccole labbra
  • il clitoride
  • il vestibolo vulvare
  • l’orifizio uretrale
  • l’orifizio vaginale.

Anatomia della vulva, labioplastica

Labioplastica: a chi è consigliata e perché?

L’intervento di labioplastica solitamente viene richiesto in presenza di particolari condizioni, come ad esempio:

  • in caso di rilassamento delle piccole labbra o di ipertrofia delle stesse (invecchiamento, cause congenite, conseguenze del parto, ecc.)
  • quando la paziente avverte una sensazione di disagio relativa alla conformazione del proprio apparato genitale esterno, nello specifico:
    – in caso di scomodità durante l’attività sportiva;
    – per motivi estetici.

Sebbene questo tipo di intervento chirurgico sia particolarmente richiesto per modifiche alle piccole labbra (fino al 90% degli interventi [8]), nella valutazione pre-operatoria della paziente deve essere tenuta in considerazione l’intera regione anatomica, comprendente piccole e grandi labbra, cappuccio clitorideo, perineo e monte di Venere.

La maggior parte degli interventi richiesti è prevede la riduzione del volume delle aree interessate. Tuttavia, è possibile effettuare interventi sia di riduzione che di aumento

La labioplastica viene eseguita anche nell’ambito della chirurgia di riassegnazione sessuale, in caso di paziente transgender maschio-femmina. Questa procedura rappresenta generalmente lo stadio operativo successivo all’operazione di vaginoplastica, al fine di creare delle nuove labbra vulvari e un cappuccio clitorideo. 

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Quanto è frequente l'intervento?

È opportuno rilevare come il numero di pazienti che presenta delle piccole labbra di dimensioni significativamente sproporzionate sia basso (7).

In base alle ricerche effettuate sul tema (4), le donne analizzate presentavano nella quasi totalità dei casi delle labbra vulvari normodimensionate, attribuendo la volontà di eseguire un intervento a cause di natura estetica e comfort generale.

In merito, è stato rilevato che le pazienti interessate a sottoporsi a labioplastica riportano una frequenza significativa di comportamenti evitanti (11).

Complessivamente, secondo recenti studi, più del 65% delle pazienti ricercano un intervento di labioplastica per motivi almeno in parte legati a ragioni prevalentemente estetiche (9).

Tipi di piccole labbra, labioplastica

Prima, durante e dopo l'intervento di labioplastica

La valutazione iniziale

La paziente interessata all’intervento di labioplastica effettua una visita specialistica per valutare la possibilità di intervenire chirurgicamente.

Lo specialista esegue una valutazione esterna ed interna dei genitali della paziente, oltre a vagliare con essa considerazioni di carattere personale ed estetico.

Tecniche di labioplastica

La selezione della tecnica di labioplastica deve necessariamente considerare l’anatomia unica della paziente, oltre che le personali preferenze estetiche della stessa.

Le tre tecniche più utilizzate di riduzione delle piccole labbra sono:

  • escissione del bordo (10)
  • resezione a cuneo (1)
  • disepitelizzazione/escissione centrale (2). 

L'intervento chirurgico

La labioplastica o vulvoplastica è generalmente eseguita in sala operatoria con sedazione endovenosa, oppure in ambulatorio con anestesia locale.

La sedazione cosciente è una procedura anestesiologica che consente di svolgere interventi chirurgici o procedure diagnostico-terapeutiche in una condizione di blanda sedazione, ovvero da svegli, senza l'induzione di un sonno profondo artificiale, ma beneficiando di un rilassamento generale.

In genere l’intervento chirurgico è eseguibile in circa un’ora di tempo e solitamente non richiede il ricovero. 

In seguito alle considerazioni effettuate durante la visita specialistica e alle preferenze estetiche espresse dalla paziente, dopo un’attenta valutazione generale della regione interessata, in sede di intervento chirurgico lo specialista traccia dei segni per indicare il tessuto da rimuovere.

Tecnica di labioplastica, labioplastica

In seguito alla disinfezione viene applicata l’incisione utilizzando un bisturi classico. Sempre più spesso questo passaggio viene effettuato tramite l’utilizzo di dispositivi laser, a radiofrequenza o con elettrocauterio, utili per contenere il sanguinamento.

Dopo aver rimosso la pelle o il tessuto adiposo sottocutaneo, il chirurgo applica dei punti di sutura riassorbibili, così da ridurre sensibilmente l’insorgenza di cicatrici post-operatorie (6).

Post-operatorio labioplastica

Dopo l’operazione è consigliato un periodo di riposo di almeno una settimana, con cura antibiotica e/o antidolorifica, dipendentemente dal caso particolare.

Si sconsiglia l’attività sportiva e sessuale nelle prime 3-4 settimane post intervento.

Rischi e controindicazioni alla labioplastica

Questo tipo di intervento è generalmente caratterizzato da un’alta soddisfazione da parte delle pazienti e da un basso tasso di complicazioni (7).

Ci sono però alcune situazioni in cui la labioplastica viene sconsigliata alla paziente, come ad esempio in caso di:

  • malattia ginecologica attiva al momento dell’operazione, come in caso di infezione o neoplasia;
  • abitudine al fumo di sigaretta e indisponibilità a smettere in previsione dell’intervento e del periodo di riabilitazione, elementi indicati come possibile causa di limitata guarigione delle ferite post-operatorie;
  • ciclo mestruale in corso, a causa del maggiore potenziale di rischio di infezione (5).

Vi sono inoltre controindicazione di altra natura, come la volontà da parte della paziente di perseguire obiettivi chirurgici irrealistici. Alcuni specialisti consigliano in questi casi un’attività di counselling propedeutica all’intervento. 

Curiosità

Risulta importante valutare elementi relativi agli standard estetici promossi nella società e all’efficacia di metodi che favoriscano un’adeguata informazione del pubblico sul tema.

Significativo è in questo senso un caso del 2015, quando in Australia un intervento sanitario finanziato con fondi pubblici è stato promosso per informare la popolazione femminile sulle ampie variabilità naturali nella conformazione delle labbra vulvari.

Questa iniziativa ha determinato una riduzione del 28% nel numero di interventi di labioplastica eseguiti negli anni successivi (3).

Conclusioni

La labioplastica è un tipo di intervento generalmente caratterizzato da un basso tasso di complicazioni (7).

L’intervento chirurgico è eseguibile in circa un’ora di tempo e solitamente non richiede il ricovero.

Al fine del raggiungimento di un risultato chirurgico ottimale e di un’alta soddisfazione post-operatoria da parte della paziente, è necessaria una considerazione olistica della regione anatomica, delle motivazioni e dei desideri estetici della paziente stessa.

Bibliografia: fonti e note

  1. Alter G.J., Aesthetic Labia Minora and Clitoral Hood Reduction Using Extended Central Wedge Resection, Plast. Reconstr. Surg., 2008
  2. Choi H.Y., Kim K.T., A New Method for Aesthetic Reduction of Labia Minora (the Deepithelialization Reduction Labiaplasty), Plast. Reconstr. Surg., 2000.
  3. Corderoy A, Women Being ‘Upsold’ into Labiaplasty by Cosmetic Clinics, Say Health Experts, The Sydney Morning Herald, 29.08.2015.
  4. Crouch N.S., Creighton S.M., Deans R., Michala L., Liao L.M., Clinical Characteristics of Well Women Seeking Labial Reduction Surgery: a Prospective Study,  BJOG. 2011.
  5. Davison S.P. et al., Labiaplasty and Labia Minora Reduction, eMedicine.com, 23.06.2008.
  6. Richard Troy, Vulvoplastica: Intervento per il Rimodellamento delle Grandi Labbra Vaginali, 19.11.2020.
  7. Hunter J. G., Labia Minora, Labia Majora, and Clitoral Hood Alteration: Experience-Based Recommendations, Aesthetic Surgery Journal, vol. 36(1) 71–79, 2016.
  8. Hunter J.G., Cross K.J., Cosmetic Surgery of the Female External Genitalia, in “Current Cosmetic Surgery”, New York, McGraw-Hill, 2010.
  9. Miklos J.R., Moore R.D., Labiaplasty of the Labia Minora: Patients’ Indications for Pursuing Surgery, in “J Sex. Med.”, vol. 5, n. 6, 2008.
  10. Triana L,, Robledo A.M., Refreshing Labiaplasty Techniques for Plastic Surgeons, Aesthet Plast Surg., 2012.
  11. Veale D., Ellison N., Eshkevari E. et al., Psychological Characteristics and Motivation of Women Seeking Labiaplasty, Psychol. Med. 2014.